Apre la sezione Equity Crowdfunding

Con questo articolo annuncio a tutti i lettori che il blog di P2P-Italia si espande! Come da titolo, amplierà da oggi i suoi argomenti trattati, iniziando a parlare di un asset di investimento che molti di voi già conoscono o quanto meno hanno già sentito: l’equity crowdfunding aziendale!

Ho avuto l’occasione di conoscere tramite i vari canali del blog un investitore esperto del settore, Furio, che ha accettato di pubblicare articoli regolari su P2P Italia. In questo articolo vi presenterò quindi Furio e l’idea che abbiamo costruito assieme.

L’equity crowdfunding, è un asset di investimento molto diverso dal p2p lending. L’investitore qui non “presta” soldi ai richiedenti… ma ne diventa direttamente socio!

Per questi motivi, era opportuno dedicare una sezione specifica del blog, che presto troverete in home parallela alle altre due di cui siete già abituati. Inoltre, era molto importante che fosse qualcuno di diverso da noi due (io e Reinvest) a trattare l’argomento.

Nell’immobiliare il comparto equity è già ampiamente, e con molto successo, tenuto da Reinvest. Tratteremo in dettaglio nella nuova sezione l’area di crowdfunding in startup ed aziende.

I portali relativi sono molti e diversi da quelli del lending: alcuni esempi sono Crowdfundme, Mamacrowd, Wearestarting e altri di cui parleremo. Le logiche di selezione e di investimento in qualche modo diverse, e pure le modalità di riconoscimento di profitti si discostano molto a quello da cui siamo stati negli investimenti finora trattati nelle pagine del blog.

Furio, un investitore esperto, che da molti anni segue il settore, vedrete sarà la persona giusta per tale ruolo e diventerà anche lui un vostro punto di riferimento. Da qui in avanti terrà articoli in questa nuova sezione dedicata!

Dando quindi il benvenuto a Furio, che scriverà i suoi articoli con lo pseudonimo “FAS”. Credo l’occasione migliore per conoscerlo un attimo sia una sua stessa presentazione. Gli lascio quindi la parola, metaforicamente: ci dirà direttamente qualcosa su di lui.

Presentazione di Furio (FAS)

P2P-Italia: Beh Furio, ancora benvenuto! Dicci qualcosa su di te!

Furio: Ciao, mi chiamo Furio, evitando tediosi particolari sulla mia vita privata, ho incominciato a risparmiare a 8 anni tramite un libretto di risparmio bancario, a 12 ho chiesto a mio padre di investire i miei risparmi in titoli di stato, avviando così il mio percorso nell’ambito degli investimenti. A 19 ho iniziato a investire in borsa affiancando mio padre. A inizio 2022, avendo previsto il calo della borsa di Milano, ho deciso di spostarmi verso altri investimenti in attesa di rientrare ai minimi. Le cose non sono andate così perché ho scoperto l’equity crowdfunding.

P2P: Da quanto tempo investi in equity crowdfunding? Come ti sei approcciato a questa tipologia di investimento? Sei finora soddisfatto?

Furio: Il calo della borsa, ma anche la pandemia e le vicissitudini personali, hanno guidato la mia decisione di rivedere completamente la mia strategia d’investimento nel 2022. Ho abbandonato il mercato azionario tradizionale per esplorare l’equity crowdfunding. Un settore che mi ha permesso di investire in imprese reali, ma con una minore esposizione alla volatilità esogena tipica della borsa.

Il mio approccio è stato cauto come dovrebbe essere per qualsiasi investimento, ho passato mesi a leggere tutto quello che trovavo in rete sull’argomento, in particolare mi sono posto il problema di come valutare delle società appena create con un grande potenziale, ma anche con una probabilità di fallimento a loro sfavore. Dopo aver esaminato vari metodi di analisi e aver visionato centinaia di proposte su varie piattaforme, ho concluso che la capacità di leggere un bilancio e di valutare i fondamentali di un’impresa poteva essere l’approccio più solido e da queste basi ho incominciato ad investire.

Quanto alla soddisfazione, credo che il verdetto finale debba ancora arrivare e dovremo aspettare altri quattro o cinque anni. Nel frattempo, posso affermare con soddisfazione che le quattro società in cui ho investito lo scorso anno sono ancora in piedi – almeno i fondatori non sono scappati con i soldi degli investitori! – e considero ciò un segnale positivo verso il successo futuro. In effetti, una di esse ha recentemente completato con successo un secondo round di finanziamento, confermando ulteriormente la solidità del mio approccio all’equity crowdfunding.

P2P: Nel tuo portafoglio ci sono altre tipologie di investimento oltre all’equity crowdfunding?

Furio: Sì, come accennavo in precedenza, dopo aver liquidato il portafoglio azionario, ho adottato un approccio ponderato nell’equity crowdfunding. Tuttavia, desideravo ottimizzare ulteriormente le mie risorse, evitando di lasciare una considerevole quantità di liquidità sul conto corrente. Questo ha portato alla mia esplorazione di opportunità di investimento a breve termine.

Inizialmente, ho riflettuto sul ritorno ai titoli di stato, ma l’alta inflazione e i rendimenti reali negativi mi hanno spinto a cercare ulteriormente. La mia attenzione è stata catturata dal P2P lending, una forma di investimento a breve termine che si è dimostrata adatta alle mie esigenze.

Ho scoperto anche che gestire un investimento a breve nel P2P lending e un investimento di lungo periodo nell’equity crowdfunding richiede molto meno impegno rispetto a quello richiesto da un investimento azionario. Ritrovandomi con del tempo libero, ho cominciato a studiare le criptovalute, argomento complesso forse di più delle borse valori. Mi sono concentrato sul ridurre le perdite iniziali entrando in un investimento nuovo e complesso. La soluzione l’ho trovata nelle cripto gratuite da move to earn, learn to earn e faucet vari che mi hanno consentito di imparare le basi e iniziare ad investire senza timore di perdere parte del capitale, in quanto questi token sono stati acquisiti gratuitamente.

Vale la pena notare che, sebbene non siano investimenti finanziari, ho iniziato ad esplorare il mondo delle rendite passive, guadagnando un basso rendimento senza sforzo diretto da parte mia, a parte il tempo speso nella ricerca iniziale. Tuttavia, comprendo che questo argomento possa andare al di là del focus del tuo blog.

Infine, ho in mente di rientrare nel mercato azionario in futuro, magari sfruttando le opzioni, una volta che riterrò che le condizioni siano favorevoli. Questa rappresenta la prossima tappa della mia strategia di investimento.

P2P: Cosa porterai qui sul blog? Cosa si può attendere il lettore?

Furio: All’inizio del mio percorso su questo blog, mi concentrerò su articoli introduttivi. Spiegherò i termini chiave che un potenziale investitore incontrerà, condividerò siti utili per semplificare la ricerca di opportunità di investimento e affronterò varie metodologie di valutazione per le start-up.

In modo trasparente e forse un po’ audace, mi impegnerò anche a criticare e analizzare i vari metodi di valutazione esistenti, esponendo le conclusioni a cui sono giunto nel corso delle mie ricerche. Ritengo che la critica costruttiva sia essenziale per lo sviluppo di approcci più solidi e ponderati nell’ambito dell’equity crowdfunding.

Successivamente, tradurrò queste nozioni in azione, applicando le conclusioni alle analisi di società coinvolte in raccolte fondi. Sarà un percorso in evoluzione, e solo il tempo potrà confermare la validità delle mie conclusioni. Spero di offrirvi una prospettiva unica e stimolante sull’equity crowdfunding e gli investimenti in società giovani ed innovative. Continuate a seguire il blog per approfondimenti sul mondo dell’equity crowdfunding e, cosa più importante, per apprendere e crescere assieme nel mondo degli investimenti.

P2P: So che a breve uscirà un articolo dedicato. Ma quali sono secondo te, in poche righe, i vantaggi ed i problemi attuali da risolvere sugli investimenti in equity?

Furio: Con l’entrata in vigore lo scorso 11 novembre del nuovo regolamento europeo, le piattaforme italiane avranno il vantaggio di poter proporre in raccolta fondi anche società europee e non più solo italiane, migliorando le opportunità di investimento offerte. Dall’altro lato, oltre a subire la concorrenza delle piattaforme europee, bisogna vedere quali e quante piattaforme italiane otterranno la licenza per continuare a operare nel mercato del crowdfunding. Riducendo in questo modo la competizione esistente nel mercato italiano.

Dal lato investitori, con l’introduzione della categoria dell’investitore non sofisticato e del questionario di appropiatezza, la piattaforma potrà porre dei limiti agli investimenti. Qualora questi non risultassero appropriati alla situazione patrimoniale e reddituale dell’investitore, aumentando così le tutele esistenti. Questo è un passo significativo per garantire la sicurezza e la consapevolezza degli investitori nel mondo dell’equity crowdfunding.

Grazie mille Furio per esserti unito alla combriccola di P2P-Italia. Il blog sicuramente incrementerà la qualità degli argomenti trattati avendoti a bordo!

A breve uscirà il suo primo articolo di presentazione del settore di investimento, un grande in bocca al lupo! Per voi lettori basterà tenervi aggiornati nel blog per approfittare dei suoi scritti (iscrivetevi alla newsletter se ancora non l’avete fatto!)

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