Le migliori piattaforme p2p – Ottobre 2021

Come ad ogni inizio di trimestre ho aggiornato la mia “classifica” delle migliori piattaforme di p2p lending, basata sulle mie personali valutazioni. Ho modificato qualche posizione sulla base degli aggiornamenti. E credo ci possa essere qualche sorpresa :=/.

Abbastanza peso nell’aggiornamento hanno avuto negli ultimi mesi l’ottenimento di extra licenze di società di investimento ottenute da varie piattaforme baltiche. Oltre a questo, in una stagione caratterizzata da un ribasso generale dei rendimenti, vediamo chi ha “ceduto alla tentazione” di seguire il trend e chi invece è rimasto sulle proprie posizioni.

Potete trovare tale ranking in questa pagina: Le migliori piattaforme.

Ricordo poi che, come nelle migliori puntate di 4 ristoranti, queste sono le 6 “caratteristiche” su cui baso i miei voti che possono confermare o ribal…. no decidono proprio loro e basta:

  • Rendimento: il rendimento atteso per un investitore che investe con una buona dose di valutazione dei rischi e dei progetti. NON è il rendimento di un investitore casuale che seleziona con poca attenzione. Quello per forza di cose sarà molto minore e varierà a seconda della diversificazione di ambiti e di livelli di rischio della singola piattaforma.
  • Coperture finanziarie: lo stato di salute degli intermediari che offrono il buyback nella piattaforma e/o dei soggetti che gestiscono la piattaforma stessa assicurandone la continuità.
  • Esperienza team: uno degli elementi fondamentali per l’affidabilità nella gestione della piattaforma, sia attuale che in prospettiva di continuità futura, trovo sia l’esperienza pregressa del team in ambito di successo in p2p lending o in ambito comunque finanziario (o immobiliare se parliamo di crowdlending immobiliare).
  • Trasparenza: indica il livello di informazioni che la piattaforma mette a disposizione agli investitori, e la loro affidabilità, affinché possano valutare la situazione in essere nel modo migliore possibile e il più vicino possibile alla realtà dei fatti.
  • User friendly: quanto la piattaforma è semplice da utilizzare e quanto le funzionalità presenti permettono di investire centrando gli obiettivi che ci si è prefissato. Inoltre, quanto permettono di monitorare nel tempo l’andamento dei propri investimenti.
  • Diversificazione: le reali possibilità, all’interno della singola piattaforma, di diversificare correttamente i propri investimenti, su diversi settori, nazioni, gradi di rischio, eccetera.

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Non vi resta che andare alla relativa pagina, raggiungibile anche nell’apposita sezione della home!

6 commenti
    • p40l0m4r
      p40l0m4r dice:

      Grazie della segnalazione! Ora ho corretto. Non abbiamo ancora concluso il passaggio di hosting e fra backup e ripristini mi sto perdendo 😀

      Rispondi
  1. Mauro
    Mauro dice:

    Ora non da più errore 404 ma “Oops! La pagina non è stata trovata”
    Il link nella mail di newslettee invece è funzionante

    Rispondi
  2. andrea
    andrea dice:

    ciao,
    leggendo i report di twino ho notato una discrepanza tra i bilanci della piattaforma (non bellissimi nel 2020) e di twino group (decisamente migliori). E’ pur vero che c’è stato di mezzo il Covid e personalmente ho avuto la possibilità di ritirare il mio capitale in pochissimo tempo senza problemi ma volevo sapere cosa pensavi di questa differenza.
    grazie

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    • p40l0m4r
      p40l0m4r dice:

      Ciao. Il motivo della differenza è stato lo spostamento di parte del business (russia se non erro) dalla stessa società che si occupa della gestione piattaforma (di cui vedi il bilancio singolo) ad un’altra società che fa parte del medesimo gruppo finanziario twino. Questo è il motivo dello spostamento degli utili che non si vedono nel separato. La cosa che si fa star relativamente tranquilli sull’operazione è quando si vede la quota di utili di proprietà del gruppo nel bilancio consolidato, che tiene sempre conto anche di quelli russi (almeno per la grande maggioranza). Cosa che, a livello di bilancio non fa produrre grossi effetti da questo spostamento di business. Quindi ad oggi direi che tale spostamento non genera particolari preoccupazioni. Non ne conosco il motivo ancora, ma le coperture per chi investe non cambiano sostanzialmente.

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