Risultati Aprile 2020
Sono arrivato al quindicesimo mese di investimenti, da quando ho aperto il blog.
L’attività di Grupeer ormai è ferma. Non avendo più personale operativo in suo corpo, lo status è simile ad “uno zombie che mantiene in piedi un sito internet fino a quando non si sa”.
La cosa ovviamente passerà in mano alle carte bollate e, come per Envestio e Kuetzal, già la class action di investitori si sta formando e stanno per nascere le prime strategie per procedere ad un recupero degli investimenti che ci auguriamo sia il più soddisfacente possibile. La situazione di Grupeer, come già accennato, non è la stessa di Kuetzal ed Envestio, dove sembra buona parte dei progetti fosse in realtà sotto la diretta gestione responsabili dei e messi sul sito per far numero e raccogliere denaro dagli investitori. Su Grupeer convivevano una serie di prestiti reali a loan originator reali (da verificare casomai le modalità con cui venivano presentati agli investitori, se in linea o meno con quello che veniva dichiarato agli stessi loan originator) ed una parte di loan originator “fasulli” o “di dubbia operatività”, cosa che dovrà essere verificata appena si attiveranno le eventuali indagini.

I conti correnti di Grupeer sembrano congelati, quindi è probabile che una parte dei loan originator “reali” non sia riuscita a rimborsare le proprie obbligazioni con Grupeer. Qualche loan originator (Monify, Cube Founder, Ibancar), ha avuto (ovvi) problemi a contattare lo staff di Grupeer e sta attendendo anche lui novità per decidere sul proseguimento.
La situazione, come intuite, si sta pian piano definendo, ma ancora in stato di evoluzione. Cosa quindi ho deciso di fare per quel che riguarda i miei report:
Innanzitutto ho deciso di portare a perdita tutti i miei crediti relativi ai loan originator che sembrano fake o comunque non realmente operativi (per fortuna sono caduto “solo” su Lion Lender per 200€) ed i prestiti diretti ai loan originator collegati alla struttura societaria di Grupeer (Finsputnik e Primo Invest), per altri 4.600€. Il totale di questo stralcio ammonta a 4.800€, riportato a perdita nel mese di marzo. Non nascondo che non ho 0 speranze di rivedere qualcosina dei prestiti nei progetti immobiliari di Primo Invest, ma essendo molto grigia la sua operatività, è tutto ancora da verificare.
La restante parte dei miei investimenti in Grupeer invece, altri 5.800€, destinati a prestiti in loan originator che invece sono confermati reali (ad oggi chi più chi meno espressamente collaborativi nel non rimborsare più Grupeer in attesa dell’evolversi della situazione) li devo invece parcheggiare fuori da portafoglio p2p, in quanto non daranno sicuramente più profitti fino all’eventuale (sperato) rientro, ma ci vorranno tempi lunghi.
Per la restante parte del mio portfolio p2p, Aprile è stato un mese di ridimensionamento. Gli effetti economici della crisi finanziaria e del blocco delle attività, che ad inizio mese è stato esteso anche a quasi tutte le nazioni dell’est europa, e non solo, dove si concentra l’offerta di prestiti al consumo, credo si faranno sentire nei prossimi mesi, aumentando il rischio di questa classe di asset. La possibilità di avere molti prestiti a breve e brevissimo termine, nonostante i vari ritardi che già hanno subito vari loan originator, e che hanno traslato agli invetitori, ha permesso di liquidare già buona parte del mio target di prelievo. Credo a maggio continuerò, con meno importi, questo trend di ridimensionamento, lasciando ai mesi successivi solo qualche aggiustamento. Tutti queste modifiche (Grupeer compreso) le si possono vedere nella pagina “i miei investimenti”.
Per il resto, il riassunto dei miei risultati di Aprile (a cui aggiungo lo stralcio di Grupeer, che non ho potuto inserire a Marzo), è la seguente: in totale ho ottenuto 382€ da interessi, meno 4.800€ di stralcio capitale Grupeer, che portano ad un totale di -4.418€:
Interessi | Investito | int. ann.to aprile | ||
MINTOS | 184 € | 10.206 € | 13,5% | |
GRUPEER | -4.800 € | |||
CROWDESTOR | 1 € | 6.533 € | 0,2% | congelamento rate |
SWAPER | 29 € | 2.574 € | 13,5% | |
VIAINVEST | 52 € | 4.855 € | 12,9% | |
ROBOCASH | 25 € | 6.587 € | 4,6% | prestiti bullet a medio termine |
PEERBERRY | 42 € | 2.299 € | 21,9% | |
CROWDESTATE | 18 € | 1.908 € | 11,3% | |
IUVO | 15 € | 3.870 € | 4,7% | ritardi |
FASTINVEST | 1 € | 0 € | ||
VIVENTOR | 12 € | 4.043 € | 3,6% | ritardi |
ESTATEGURU | 3 € | 704 € | 5,1% |
Di seguito i principali avvenimenti a cui ho assistito nelle varie altre piattaforme:
MINTOS
Mintos è stata la piattaforma dove più di tutte ho optato per il prelievo a scopo del momentaneo ridimensionamento della mia quota nel p2p lending. In totale ho comunque ottenuto 184€ di profitti ad Aprile.
La situazione nei vari loan originator su Mintos è molto piena, difficile descriverla in un articolo, data anche la grande complessità di offerta che si può trovare su questa piattaforma. Comunque, a parte il costante aggiornamento offerto dalla piattaforma a riguardo delle novità sui vari loan originator che sono stati delistati nei mesi precedenti per ritardi nell’invio di pagamenti (Varks, Alexcredit per citare quelli su cui ho io investito, dove per ora sono riuscito a recuperare il 50% su Varks ed il 20% su Alexcredit), Mintos sta offrendo anche un aggiornamento settimanale sulla situazione dei pending payments, cioè tutti quei pagamenti di prestiti che sono stati già rimborsati dai richiedenti, ma non ancora arrivati all’investitore. Tale situazione di ritardo ha raggiunto grosse proporzioni nelle ultime settimane, soprattutto su determinati loan originator. Ritengo importante seguire tali aggiornamenti per avere coscienza di quale sia la situazione sia per il rimborso dei propri capitali, sia per il futuro investimento su ciascuno dei loan originator su cui è più presente questo problema!
Personalmente, ho deciso per la quota che terrò di investire solamente in loan originator con bilanci solidi e che possano dare più garanzie di tenuta nei mesi di crisi che verranno. Cercherò però, per quanto possibile, di non cedere ad investire in prestiti a lungo termine, cosa che rappresenta un diktat per me in questa piattaforma.
Ciò vuol dire che toglierò le mie quote, attendendo i rimborsi e in alcuni casi le mie vendite nel secondario, che ho su tutti i piccoli loan originator che fanno capo ai brand Finko e Sun Finance e su qualche altra finanziaria che tenevo come filler del mio portfolio Mintos. Non ho ancora deciso la corretta collocazione, la stabilirò fra maggio e giugno, ma in mio fondamentale aiuto arriveranno i vari bilanci che è già in programma verranno pubblicati nelle prossime settimane, per avere una visione più aggiornata sullo stato di salute di ciascuna.
PS: in tutto questo, una notizia positiva, Iutecredit Kosovo ha riottenuto la possibilità di listare i propri prestiti su Mintos in seguito alla totale copertura dei vecchi prestiti effettuata dal groupguarantee di Iutecredit. Da vedere come si comporteranno in futuro a causa della perduta licenza in Kosovo.
CROWDESTOR
Come è logico, in seguito alla decisione di congelare per 3 mesi il rimborso delle rate dei prestiti, applicato sulla grande maggioranza dei prestiti offerti su Crowdestor, ha portato al fatto di quasi azzerare i miei proventi su Aprile in questa piattaforma, situazione che si ripeterà anche per i due mesi prossimi. In totale ho quindi ottenuto la bellezza di…. 1 €.
Crowdestor, in vera controtendenza con tutti i prudenziali rallentamenti delle attività di prestito, ha informato di due grosse novità che vanno invece in senso opposto:
- il lancio di una campagna di sottoscrizione di capitale di Crowdestor, con rendimento atteso del 26% annuo per gli investitori interessati, per raccogliere fondi, a loro dire, per l’espansione delle attività della piattaforma
- L’assunzione come responsabile per il portafoglio prestiti p2p alle piccole medie imprese di Artur Geisari, conosciuto ai più per essere il fondatore ed il Ceo della finanziaria Monify, che ha listato prestiti in Viventor, IUVO e in precedenza anche Grupeer.
Queste due mosse le giudico come una reazione alla crisi presa “di petto” da parte di Crowdestor, rischiando quando molti altri stanno temporaneamente calando le offerte per diminuire invece rischio e rendimento.
Molto particolare invece, a mio avviso, l’assunzione del CEO di una società che a conti fatti è una concorrente di Crowdestor (e che manterrà tale ruolo anche dopo l’inizio del suo nuovo ruolo); quest’ultimo punto è un segno della grande correlazione che c’è fra le piattaforma marketplace e le finanziarie, che come prevedevo anch’io, stanno cercando di “fare gruppo e consolidarsi fra loro” per resistere meglio a quelli che saranno gli effetti futuri della crisi.

Mi lascia però allo stesso tempo degli spazi di penombra nelle mie sensazioni, in quanto sono mosse che molto spesso non sono fatte senza secondi fini e, comunque, senza degli effetti limitativi della naturale concorrenza fra appunto le stesse piattaforme, naturale concorrenza che lavora a favore degli investitori.
VIAINVEST
Viainvest ha reagito molto neutrale a questa situazione, in modo passivo contando sulla loro storicità di successo. A mio avviso il mio punto di vista è che non cambia la strategia, ne verranno fuori anche se potrebbero subire un forte aumento nei ritardi dei prestiti, sarà fisiologico.
Ho ritirato anche su questa piattaforma finora circa 1/5 della mia quota di inizio anno. Ad Aprile ho ottenuto qui 52€.
FASTINVEST
Sono in attesa degli ultimi 140€ di prelievo, da quasi 4 settimane, in linea con i tempi di attesa di molti altri investitori, spero di salutarla il prima possibile.
VIVENTOR
Anche su Viventor, come in molte altre piattaforme, sto notando un rallentamento nella regolarità dei rimborsi . Qui prevedevo già che l’importo obiettivo del mio prelievo a diminuzione quota sarebbe stato posticipato nel tempo, perchè ho una durata media dei prestiti qui più lunga rispetto allo standard delle altre piattaforme comparabili. Ciò nonostante questi ritardi che stan subendo i loan originator su cui investo prevedo allungheranno un po’ di più i tempi.
SWAPER E PEERBERRY
Queste due piattaforme hanno avuto una reazione simile alla crisi, aumentando le promo per attrarre investitori/fidelizzare gli esistenti. Non sono ancora piattaforme consolidate e hanno quindi scelto di aumentare la loro leva per crescere. È una scelta rischiosa, per questo limiterò ancora le quote (non uscendo). Nel frattempo, ad Aprile, ho ottenuto 29€ di profitti su Swaper e 42€ di profitti su Peerberry.
ROBOCASH
Anche da ultimi bilanci pubblicati (per ora solo in forma interna) Robocash è ormai diventata una delle realtà più consolidate, e ho avuto feedback positivi da molti lati. Hanno ampi margini nella loro operatività e non credo saranno molto toccati dalla crisi. Questo mese ottengo qui altri 25€.
IUVO
Iuvo prevedo subirà molti ritardi e quindi, dato che è prevista la maturazione degli interessi calerà nel suo rendimento.
Con mio disappunto KFP, il loan originator polacco su cui ho circa la metà delle mie quote su IUVO, ha comunicato una sospensione di 3 mesi sul rimborso del capitale, causata a loro dire dagli effetti negativi della situazione polacca per quanto riguarda i rimborsi dei prestiti al consumo (sono comunque cosciente che la situazione economica post crollo finanziario in Polonia sia fra quelle attualmente più colpite). KFP è stata de listata dalle possibilità di inserimento nuovi prestiti da IUVO fino alla risoluzione di tale situazione, visto però la relativa solidità del bilancio, conto nella positiva soluzione del processo (anche se, ovviamente, di questi tempi, non si può più essere sicuri di nulla!).
VARIE
Si è concluso il primo mese della Masterclass. E’ stato un primo mese più di testing della nuovo servizio, di cui ringrazio assolutamente tutti i partecipanti (pochi ma buoni!!) che hanno voluto condividere con me questo inizio di avventura.

Il secondo giro di Masterclass è previsto iniziare l’11 maggio, ci sono ancora dei posti, quindi nel caso foste interessati vi invito a leggere l’articolo di presentazione Masterclass, e di contattarmi per avere informazioni aggiuntive o iscriversi!
Thank you Paolo!
Iuvo : even if I have not much invested with them, I must say that the interests are quite stable from month to month from my part. Of course it not only depends on the health of the platform itself. But also on the originators of you loans. I think (I don’t speak Italian) that you had back luck to have KFP loans. But from my part, I must say that for the moment I am quite happy with Iuvo (my first platform is Mintos, like you).
As always, thank you for your monthly updates 👍
Enjoy your long weekend 🙂
Hi Centrino.
Yes it is true.
By now, I’ve got more or less half of my investments in IUVO in KFP loans, and that’s the main reason I’ve resulted a so low interest rate this month. About its situation (suspension of the offer made by IUVO, in consequence of retards in repaying, after changed in an agreement of 3 months posticipation of all principals payments) I’m not so worried (yet), because in Poland the situation of recovering is struggling in general, due also to national regulations. But let’s see what’s the prosecution.
Leggo di investimenti in ben 12 piattaforme, tutte straniere che ovviamente investono in aziende, tutte straniere. Non se ne conosce la proprietà, le regole a cui devono attenersi, gli enti regolatori che devono vigilare e quali siano le loro politiche. Si parla molto di class action e di aggregazione di altri investitori per rafforzare le ragioni in un’eventuale causa. Mi resta ignoto il perchè non si investa, invece, in piattaforme italiane, regolamentate e vigilate dagli Enti Regolatori italiani e che investono in PMI italiane e che offrono, da sempre, rendimenti superiori al 5% al netto delle perdite. Se qualcuno sapesse rispondermi gliene sarei grato.
Ciao, sinceramente ho provato a investire in piattaforme che finanziano aziende italiane reali e dell’europa occidentale ma i rendimenti che ho ottenuto sono di gran lunga più bassi del 5% netto di cui tu parli.
Anche in quella piattaforma ci sono aziende che smettono di pagare e in quel caso i soldi sono persi, io tra guadagni (interessi lordi dichiarati in media del 6%), perdite per insolvenza delle aziende e tasse se va bene andrò in pari, ma con la situazione Covid quasi sicuramente andrò in perdita.
E soprattutto non esiste mercato secondario e quindi investimenti di 48, 30 60 mesi fatti ad aziende (non ci sono investimenti a breve termine) me li trascinerò per anni e anni senza possibilità di uscita.
Sinceramente non vedo un buon rapporto rischio/rendimento.
Ciao Valentina e grazie della risposta.
Io parlavo di un 5% al netto delle perdite (cioè della percentuale di aziende che vanno in default) ma al lordo della tassazione che su investimenti di questo tipo sono al 26%.
In questa percentuale sono già comprese anche le aziende che non pagano e quindi, qualora tu fossi esposta su esse, non andresti a diminuire il tuo rendimento che è sempre ricompreso in quel 5% che citavo io.
Riguardo al “secondario”, nel caso dell’azienda per la quale lavoro io (BorsadelCredito.it) esiste, eccome se esiste, si può quindi “uscire” dall’investimento in qualsiasi momento a prescindere dalla durata dei finanziamenti sottostanti. Unico limite, nel “secondario” non possono essere negoziati e quindi riassegnati a terzi i finanziamenti che non sono in bonis, ma mi sembra anche giusto così. Ti ricordo che vige sempre il principio dell’alto frazionamento delle somme impiegate nei confronti di ogni azienda. Non si può investire più del 1% delle somme investite in una singola azienda, così si mitiga il rischio di insolvenza e l’impatto sui rendimenti è irrisorio.
Spero di esserti stato utile. Ciao
Buongiorno Gianfranco, ti ringrazio di esserti firmato, in quanto commento “interessato”.
Lascio a chiunque abbia voglia di rispondere (so che molti investitori nel p2p mixano anche con piattaforme italiane), quindi ti dico a grandi linee della MIA scelta PERSONALE, visto che mi citi “leggendo di investimenti in 12 piattaforme etc.”.
Il 5% al netto delle perdite (ma al lordo della tassazione se ricordo bene i feedback ricevuti da molti) è comunque più che raggiungibile nel lungo periodo nel p2p estero, anche in seguito agli stralci (molto alti, per me) dei capitali Grupeer, più tempi di recupero non remunerati. Stiamo comunque sopra con l’estero. Senza stralci (minimizzabili con ottimizzazione dell’allocazione) col solo rendimento effettivo non c’è partita, ad oggi.
Chiaro che per chi non ha voglia/tempo di informarsi, ottimizzare il mix dei propri investimenti p2p gestendo le varie situazioni di rischio, può trovare “più comodo”, ed in quel senso, “più sicuro”, investire nelle piattaforme italiane, che mitigano la cosa (ma non la annullano) fornendo un ritorno effettivo minore, ma a causa di normative e mercato italiane.
Non vedo a convenienza il confronto p2p italia e p2p estero, perchè sono proprio mercati differenti, con regole differenti e rischi/rendimenti differenti. E di conseguenza se nel caso, sarebbe da paragonare il mercato piattaforme italiane (regolamentate) allo stesso modo con etf, portafogli azionari, operazioni immobiliari etc., con rendimenti che si conoscono.
Ciao, ti ringrazio per questa pubblicazione, purtroppo sono rimasto fregato anche io con Grupeer e ti vorrei chiedere gentilmente se mi puoi dare qualche dritta su come poter recuperare l’importo.. ti ringrazio 🙂
Ciao Nicola!
Per tentare di recuperare almeno una parte dell’importo la migliore opzione secondo me è quello di seguire la causa che stanno organizzando la class action di investitori (simile a quella vs kuetzal ed Envestio). non è ancora partita, ma nel caso si voglia aderire ci sono delle operazioni preliminari da eseguire.
Per fare ciò il modo più efficiente è seguire il canale telegram ufficiale: @grupeerdiscussion1, o il corrispondente in italiano: @GrupeerItalia.
E’ poi stato aperto un sito apposito con il riassunto di tutte le informazioni relative e i costi in caso di volontà di partecipare (all’incirca ad oggi l’1,8% dell’investito da recuperare): https://sites.google.com/view/grupeerarmada