Risultati Febbraio 2022
Sono arrivato al 37^ mese di investimenti, da quando ho aperto il blog.
Per motivi di scalette (e impegni lavorativi) ho dovuto ritardare l’uscita del mio solito report mensile. Un report che stavolta devia un pò dal “rigido protocollo” che mi sono sempre dato nella sua struttura.
In totale, a Febbraio, i profitti complessivi da interessi sono stati di 463€, ripartiti fra 380€ da p2p “classico” e 83€ da staking/lending in cripto.
Purtroppo questo mese non è stato un mese qualsiasi. La guerra iniziata dai russi in Ucraina ha sollevato questioni riguardanti le possibili conseguenze sui nostri investimenti in crowdlending nella zona est europea. Per questo motivo, per una volta nel report non mi sono concentrato tanto sulle mie strategie di portafoglio (che vi anticipo non si sono granchè modificate), ma su descrivere quello che penso possano essere le conseguenze dell’attuale situazione nei nostri investimenti.
Lascio intanto subito qui la classica tabella di dettaglio dei rendimenti, per poi riprendere il punto:

GUERRA IN UCRAINA
Come anticipato, le ultime settimane sono state un possibile punto di svolta per la vita di due paesi a noi non così lontani. Non voglio qui parlare di questioni di geopolitica o di pro e contro della guerra per ciascuna delle parti coinvolte. Ci sono molte altre fonti più autorevoli dove informarsi sul punto. E dove potrete avere migliori informazioni sui motivi per cui un’azione militare di questo genere, in un mondo sempre più interconnesso a livello economico, abbia ben più chance di essere un suicidio finanziario di lungo termine anzichè la soluzione per tenere a distanza probabili disturbatori di interessi economici di breve.
Volevo provare invece ad ipotizzare quali potevano essere le conseguenze per i nostri investimenti in p2p lending nel prossimo futuro (perchè diciamocelo, se avete aperto l’articolo, è questo ciò che vi aspettate 😉 ).
Vedo di raccogliere le mie idee in due punti:
1 I baltici NON sono Russia.
Diciamocelo, la cortina di ferro, che vedeva Lituania, Lettonia ed Estonia dal lato rosso della barricata, è crollata più di 30 anni fa. Oggi tutte e tre sono dentro l’Unione Europea (altrimenti, col cavolo che vi avreste potuto investire i vostri risparmi nelle piattaforme di crowdlending). Per loro, l’entrata nella UE è stata una manna dal cielo, un volano per ripartire dopo la fame patita nell’ultimo periodo critico dell’ex uniome sovietica.
Certo, per ragioni storiche e di vicinanza geografica, sono ancora molteplici i rapporti economici con la Russia, ma ricordate anche che di mezzo ora fra loro ci sono dogane, cosa che non hanno con l’europa (e sono dentro a Shengen).
La diffusione della possibile futura crisi economica russa (possibile, perchè oggi gli esiti reali di questa guerra sono ben lontani da essere definiti) sarà rallentata in europa dalla “distanza” relativa che la Russia ha con la UE (e con quindi i tre paesi baltici). Ci potranno essere momenti di scarsità di aprovvigionamenti energetici e materie prime, ma qualche problema momentaneo di risorse non è causa sufficiente a mettere in ginocchio un sistema.
Le piattaforme baltiche sono basate in queste tre nazioni, non in Russia. Questo vuol dire che i loro business non sono direttamente coinvolti dalle sanzioni che stanno fioccando, e saranno applicate, nei confronti dell’assalitore col colbacco.
I rischi che casomai coinvolgeranno i nostri investimenti sono indiretti:
– che investimenti hanno queste piattaforme in Russia (cioè, i loan originator russi, quanto incidono nella loro attività)?
– in caso di finanziamenti a business (p2b) i progetti che andiamo a finanziare hanno rapporti rilevanti con la Russia?
Quindi, ancora una volta, direi che abbiamo l’azione nelle nostre mani: è importante sapere dove realmente stiamo investendo. Capito che non stiamo investendo in piattaforme russe o ucraine, è importante comprendere quali hanno esposizioni rilevanti in questi paesi, attraverso le loro finanziarie lì residenti e operative. E capire quale è la % del nostro portafoglio che possiamo accettare di avere in queste finanziarie. Se decidiamo comunque di investire in loan originator russi o ucraini, poi, almeno accertiamoci di farlo per un rendimento che possa sostenere il rischio che si sta fronteggiando (col cavolo che mi accontenterei del 12%).

2 Le conseguenze si devono vedere anche nel medio lungo termine.
Premetto che è ben possibile che qualche loan originator russo o ucraino poco solido, o appena partito, possa dichiarare default a momenti dall’oggi al domani nel caso di forti contraccolpi alla loro base richiedenti, (continuate ad investire in mintos lasciandovi guidare dal caso? Buona fortuna).
Ammetto che non vorrei essere in una finanziaria di prestiti ucraina ora (recupero crediti in questo periodo, ma ve lo immaginate?), ma nemmeno in una russa, se le sanzioni messe in campo dalla UE (e non solo) saranno messe in pratica nel proseguio. Perchè, un periodo sanzionatorio di qualche settimana inciderà poco. La botta la daranno i mesi e mesi di blocchi e penalità.
MA le cose non finiranno col finire della guerra. La guerra è solo l’inizio di una fase economica, è un punto di rottura. Che nessuno pensi che quando i carrarmati torneranno in garage, qualsiasi sia stato l’esito politico, le attività per quei due paesi torneranno quelle di un tempo la mattina seguente. Questo è un classico errore dell’investitore che vive alla giornata. Se ci saranno conseguenze economiche serie, nel mercato prestiti inizieranno a scaricarsi nell’arco di 6-12 mesi. Sempre al netto dei default iniziali di cui parlavo prima dettati da valutazioni preventive che già “scontano” i deterioramenti futuri dei portafogli aperti.
L’andamento macroeconomico di uno/due anni sarà la chiave per capire se queste due nazioni riusciranno a riprendersi (sempre dando per ipotesi la Russia in ginocchio finanziario, cosa non certa al 100% ancora).
Dall’altro lato, per provare a farsi un’idea sulle effettive conseguenze nel mercato COMPLESSIVO del p2p, andrei a vedere anche quali sono stati gli effetti dell’ultima crisi economica nel settore, e cioè quella avvenuta allo scoppio della pandemia ad inizio 2020. Escludendo l’exit scam di Grupeer/Envestio/Kuetzal, dove il covid era solo una scusa al livello di “vado a prendere le sigarette” per sparire (a proposito, la class action di Kuetzal ha permesso di recente di riavere quota dei capitali incagliati, ne parlerò in altro articolo), le conseguenze gravi ci sono state SOLO per i loan originator non solidi, e si sono concentrate nei momenti iniziali della pandemia.
Al netto di tutto, revisioni di strategie e regolamentazioni comprese, il mercato p2p non ha subito grossi contraccolpi a causa delle chiusure 2020. Si è trasformato, adattandosi alla situazione, passando in mano a soggetti più affidabili e con strutture più rassicuranti (che infatti non si fanno problemi a propinarci anche oggi prestiti al 7% lordo…). Ma escludendo gli scam e i default della prima ora, poche conseguenze in termini di perdite di capitale sono state scaricate sugli investitori nei trimestri seguenti. E stavamo lì parlando di una crisi economica europea a livello globale, ben più capillare rispetto a quella che si prospetta nelle due nazioni russofone.
Per questi motivi, nonostante credo che i loan originator ucraini e russi si troveranno di fronte ad un periodo veramente difficile, non sono oggi a prevedere una effettiva diffusione a tutto il sistema di lending europeo di eventuali buchi di liquidità di quelle zone. Occorrerà selezionare bene in questo periodo ma, con le notizie attuali, una propagazione della crisi russa la vedo difficile. Spero di non sbagliarmi.
Nel frattempo, riprendo da qui la routine solita dei report mensili, concentrandomi quindi su quali sono state le mie reazioni nelle varie piattaforme dove ci può essere un qualche coinvolgimento:
..
P2P LENDING E CROWDLENDING
.
MINTOS
In Mintos avevo solo un piccolo prestito in Revo technology, ormai come scritto in precedenza la quasi totalità è su ElevingGroup. Per questo prestito russo sta arrivando il buyback per ritardo, quindi non mi preoccupato granchè di liquidarlo. Sì, Mintos offre prestiti anche in molte altre finanziarie russe e ucraine, ma se avete ben letto in passato (o mi avete seguito) sulle analisi dei bilanci, voi non ci avete investito :), quindi nessun problema.
..
ROBOCASH
Che dire su Robocash? Sappiamo tutti che il team operativo si concentra in Russia, MA nessun loan originator russo offre prestiti nella piattaforma di p2p lending e nessun loan originator russo è o usufruisce della group guarantee che coinvolge le finanziarie che operano sulla piattaforma online. Però nel gruppo gran parte dei volumi sono generati dalla consociata Zaymer, che offre servizi di prestito più “tradizionali” (i baracchini fisici e microprestiti personali non p2p). Vedo l’attività di questa consociata aumentare il rischio intrinseco dopo le sanzioni. Per ora non mi muovo ma seguo l’andamento.
Parliamo invece del fatto che, prima di tutti questi avvenimenti, Robocash ha deciso di rivedere ancora una volta al ribasso la scaletta dei tassi di interesse. Ormai non trovo più granchè conveniente investire in questa piattaforma su prestiti a breve termine. Può essere modificherò la mia strategia ed inizierò a vedere i miei investimenti qui come investimenti a medio termine. Per fare ciò però diminuirò la quota del mio portafoglio qui investita.

Ecco, sarà per quest’ultimo motivo che ritirerò una parte dei miei fondi da Robocash nelle prossime settimane (decisione in realtà già maturata nel pre-guerra), non per la crisi russa.
In tutto questo, a gennaio ho incassato qui 62€ di interessi.
.
TWINO
Twino, fra tutte le piattaforme del mio portafoglio è quella che più di tutte è esposta su loan originator russi. Ed è anche la piattaforma dove ho la gran parte della mia esposizione in prestiti russi. Da metà febbraio ho iniziato ad alleggerire la mia posizione in questi, vendendo a leggero sconto nel secondario. Per il fatto che ritengo il rischio piattaforma di Twino sostanzialmente aumentato, ho deciso inoltre di diminuire la mia esposizione e prelevare dei fondi. Gli interessi incassati nel mese sono stati 39€.
Terrò monitorato in futuro le comunicazioni sulle controreazioni dei gestori Twino per far fronte alla situazione, credo che qualche rivisitazione delle loro strategie sia necessaria. Ricordo poi che anche il rublo si sta svalutando parecchio in questo periodo, e dubito parecchio il trend correggerà nel breve periodo. Per cui mi sento tranquillo di sconsigliare fortemente qualsiasi investimento in prestiti in valuta russa (non euro, ma rubli), anche se dovessero alzare i rendimenti fino al 25/30%.
.
LENDERMARKET
Ad oggi ritengo Lendermarket la miglior piattaforma di p2p in termini di rischio/rendimento. Parlando del fil rouge di quest’articolo, nessun rapporto con Russia e Ucraina è presente nella piattaforma di Lendermarket (e per fortuna! le comunicazioni qui non sono proprio il punto forte, sarei stato preoccupato di dover affrontare l’aggiornamento sulle proprie reazioni alla crisi russa da parte di Credistar attraverso Lendermarket: sarebbe stata un’impresa titanica). In aggiunta comunque, i rendimenti si mantengono molto alti per il periodo, anche fra il 12 ed il 15%.
In totale ho ottenuto 49€ di interessi questo mese.
.
AFRANGA
Afranga è l’altra piattaforma che sta vivendo un periodo d’oro in questo mercato. Anche Afranga non è coinvolta nelle due nazioni in guerra e l’interesse del 12% è stabilmente presente. 45€ di interessi incassati.
.
ESTATEGURU
A febbraio ho avuto diversi recuperi su Estateguru, e per questo motivo è in questo mese la piattaforma dove ho ottenuto più profitti, in valore assoluto (67€). Purtroppo nella sezione news dei progetti, sto leggendo che i 6 che oggi ho in default stanno andando lunghi con le procedure concorsuali. Quindi ritengo ci sarà da attendere più tempo rispetto ai recuperi dei default precedenti. Vedremo, spero in ogni caso di non dover trovarmi a stralciare nulla per questi 6.
Estateguru ha un coinvolgimento nelle nazioni in guerra praticamente zero.
..
PEERBERRY
Peerberry è invece una piattaforma dove sono presenti loan originator che operano sia in Russia sia in Ucraina. Per reagire alla situazione di crisi, il management della piattaforma ha deciso di sospendere fino a nuove decisioni il listing di prestiti da queste finanziarie nella piattaforma. Peerberry si è apprestata a far notare che in ogni caso le attività in portafoglio di queste finanziarie coinvolte sono circa 3 volte l’esposizione che esse hanno verso gli investitori p2p (anche se, a dir la verità la cosa non è che mi convinca granché in quanto queste attività sono per lo più prestiti in attivo ed è tutta da dimostrare la loro solvibilità, soprattutto per quel che riguarda i loan originator ucraini).
Per quanto riguarda i miei investimenti in Peerberry, da tempo investo solo nelle principali finanziarie di Aventus Group, cioè in Polonia. E’ però presente l’accordo di copertura delle società del gruppo Aventus (comprese le mie) nel caso in cui qualcuna di queste dovesse fallire nel rimborsare gli investitori. Quindi, nel caso saltasse fuori qualche insolvenza russo/ucraina non è detto che anche i loan originator dove io investo non si trovino a dover coprire perdite. E qualche loan originator ucraino ha esposizioni importanti nella piattaforma (…Credit Plus).
In tutto questo mi è venuto molto in aiuto il fatto che Peerberry nei mesi scorsi ha abbassato i rendimenti e che, di conseguenza, avessi già ridotto considerevolmente la mia esposizione nella piattaforma. Non vedo però oggi, ancora, concreti pericoli per i miei capitali, per cui quella che ho attualmente la reputo adeguata, non preleverò ulteriormente. A febbraio ho qui incassato 6€.
..
Nessuna delle altre piattaforme del mio portafoglio ha esposizioni nelle due nazioni oggetto della crisi, per cui passo direttamente alla sezione criptovalute.
.
STAKING E LENDING CRIPTOVALUTE
Per non dilungare troppo l’articolo, riporto qui solo le piattaforme su cui ho da dire qualcosa di significativo.
.
PANCAKE SWAP
Come previsto, la mia esposizione nelle pool di liquidity swap che ho descritto nell’articolo precedente, mi hanno portato interessi importanti in valuta Cake, per via della loro rischiosità intrinseca. Quindi il “bottino” accumulato questo mese in Pancake swap è stato rilevante, per circa 40€, che corrisponderebbe ad un interesse annualizzato di un bel 38%.
.
BINANCE EARN
Col fatto che ormai per quel che riguarda lo staking cripto mi sono spostato su piattaforme più redditizie, in Binance Earn ho in staking ormai solamente MATIC, che mi ha reso questo mese 4€.
Ricordo sempre che continuo comunque ad utilizzare Binance per le conversioni iniziali in cripto per poter comodamente rifornirmi delle coin specifiche da mettere in lending in Ce.fi e De.fi nelle altre piattaforme. Per chi volesse iniziare in questo mondo molto interessante, può iscriversi a Binance tramite il blog di p2p-Italia dal link nella pagina Bonus per investitori, per ottenere uno sconto del 10% per SEMPRE su tutte le commissioni per le transazioni effettuate in questa piattaforma.
.
TERRA STATION
Mese molto controverso nell’ecosistema di Terra. Il valore del token LUNA è crollato seguendo il trend negativo del valore di Bitcoin, per poi riprendere bruscamente valore proprio negli ultimi giorni del mese.
Al netto di tutto questo, ho deciso di diminuire la mia esposizione in questa blockchain, in seguito a delle notizie raccolte sulla possibile gestione in perdita dell’intero ecosistema. Devo dire che sono voci, non ho ancora prove concrete a riguardo (e non è così facile comprenderlo come leggere un bilancio di un loan originator di crowdlending classico). Qui mi devo basare, purtroppo, su news indirette.
Perciò, dato che oggi è la blockchain dove sono più esposto, do deciso di undelegare parte degli staking in Terra Station, che mi verranno consegnati, come da contratto, dopo 30 giorni dalla richiesta, per poterli dirottare in altri lidi. Devo dire che la repentina recente ripresa del valore del token mi fa liquidare questa posizione molto più felicemente. A fine marzo quindi risulterò meno presente qui.
Non cambierò invece la mia strategia su Anchor Protocol, che renderò quindi la mia esposizione principale nella blockchain Terra, investendone la sua Stablecoin UST. In tutto, la somma delle due posizioni a rendita mi hanno generato a febbraio 22€ di valore.
.
VARIE
Avrei voluto in questo report parlarvi anche del rimborso ricevuto per la class action partita dopo l’exit scam di Kuetzal, che dopo un periodo di due anni di congelamento fondi incriminati, udienze in tribunale e azioni in vari paesi, è riuscita a portare a casa qualcosa e a redistribuirlo ai partecipanti che l’hanno sostenuta. Lo terrò come argomento per un prossimo articolo.
Nel frattempo, speriamo che le prossime settimane portino più lume della ragione agli strateghi della guerra dei giorni nostri e si tranquillizzi questa escalation che può solo portare a scenari di cui non ne sentivamo ovviamente nessuna mancanza.
.
Potrebbe anche interessarti:
Ciao Paolo,
seguo il tuo blog con molto interesse da un anno, di recente ho lasciato un paio di commenti sull’articolo di Reinvest “Crowdfunding immobiliare febbraio”. Finalmente ho deciso di scriverti perchè ci tengo davvero a farti sapere che sei stato per me di grande ispirazione. Non sono solito fare complimenti, e senza troppi giri di parole, posso dirti che considero il tuo blog come uno dei pochi ed apprezzabili sotto molti punti di vista, mi è servito tantissimo per arrivare fino a questo punto, perciò voglio davvero ringraziarti.
Ci tengo a precisare che non ho mai avuto una cultura finanziaria. Dopo un periodo di letture e approfondimenti attraverso alcune fonti estere ed italiane, sono entrato nel vivo degli investimenti un anno fa. Mi sono davvero appassionato al settore del P2P & Co. per il quale mese dopo mese sto cercando di incrementare e diversificare il mio portafoglio per quello che credo sia la migliore strada da intraprendere. Per quanto possibile cerco di restare sempre informato “sul pezzo” ed aggiornato seguendo le evoluzioni del P2P lending e d’intorni, e più in generale di ciò che può o potrebbe interessarmi man mano.
Ad oggi, il mio portafoglio globalmente è investito per l’80% in ETF ed il restante 20% nel P2P & Co. Ultimamente ho pianificato di aprirmi pure un piccolo spiraglio dedicato al mondo crypto (del quale francamente sono molto ignorante) sulla piattaforma Youhodler, non per speculare ma per sfruttare la piattaforma in modo simile al P2P Lending.
Visto che condividi pubblicamente i tuoi risultati, se può interessarti, avevo in mente un pensiero che ti butto lì, magari potrebbe servire per darti il giusto input per la realizzazione di qualcosa che possa coinvolgere maggiormente tuoi lettori. Mi riferisco alla possibilità di creare una “sezione” che possa dare in qualche modo spazio ai lettori per poter pubblicare il loro portafoglio e relative performance. Questa possibilità potrebbe servire sia per creare un maggiore coinvolgimento con i lettori ed al contempo può realmente servire come ulteriore spunto per capire e studiare i percorsi dei vari lettori/investitori così da rivalutare/perfezionare ulteriormente le proprie scelte ed il prorpio portafoglio.
Infine, ti sottopongo un paio di piattaforme di cui ho preso nota giusto per avere un tuo parere in aggiunta a quanto ho potuto riscontrare. Cosa ne pensi?
Income Marketplace (https://getincome.com)
Landex (https://www.landex.ai)
Ahhh dimenticavo di dirti che nel tempo ho sfruttato un paio dei tuoi codici bonus 😉
Un saluto,
Oscar
Ciao Oscar!
Intanto grazie mille dei complimenti, mi fanno molto piacere!
E ti ringrazio anche per lo spunto! Il blog cresce anche grazie alle indicazioni dei suoi lettori. Per quanto riguarda la sezione portafoglio dei lettori, l’idea è buona, ma la devo valutare anche per possibili ripercussioni tecniche negative che potrebbe assumere. Cioè:
– i portafogli dovrebbero essere consegnati in un formato standard (inserirli in un articolo/pagina necessita di lavoro di editing, se arrivano formati confusionari, la mia vita si complica parecchio :D).
– i portafogli nel tempo cambiano molto frequentemente. Se lancio l’idea, molti ne pubblicano uno che resterà lì “per sempre” rendendoli obsoleti dopo un po’ e rischiando di rendere la sezione “cimitero di fossili antichi” e confusionaria/sviante per chi legge dopo vario tempo.
– con la struttura del blog attuale, rischia di finire in una posizione che vedranno in pochi (sulla struttura ci sono comunque lavori in corso).
Non fraintendermi l’idea è buona. Ma deve passare prima il “setaccio” tecnico per renderla fattibile e appetibile!
Per quanto riguarda le piattaforme che mi hai menzionato:
– Income Marketplace è una piattaforma nuovissima che conoscevo appena, ora che me l’hai segnalata la metto nella watchlist per valutare un’eventuale entrata
– Landex invece si occupa di altre tipologie di investimento in terreni, di cui non sono personalmente interessato (ma non vuol dire che non sia buona!).
CIao!
Ciao Paolo,
mi fa piacer che l’idea ti piaccia ma capisco senz’altro che sia necessario valutare prima tutte le implicazioni tecniche nonché la stessa messa in pratica di un’idea del genere dentro questo blog. Difatti come scrivevo, la mia era una bozza di pensiero, un input che ti ho letteralmente buttalo li 🙂
In merito all’approfondimento di nuove piattaforme, sarebbe interessante poter leggere mensilmente di scoperte ed approfondimenti , per cui oltre alle precedenti, ti segnalo pure la piattaforma YOUHODLER che seppure riguarda il mondo cripto che personalmente ad oggi non mi coinvolge quasi per nulla, mi sono iscritto da pochissimo a quest’ultima poiché ho scoperto che fra le tante cose, puoi utilizzarla come “conto deposito” con interessi passivi al 12% con le stablecoin. A breve farò il mio primo versamento, ed al momento, essendo molto inesperto sul mondo crypto, come spiegavo nel precedente messaggio, mi limiterò ad utilizzarlo in questo modo simile al P2P lending. In futuro vedrò se allargare ulteriormente i miei orizzonti nel merito. Per adesso tra ETF, P2P & Co. e Youhodler (crypto lending) sono già abbastanza coinvolto.
P.S: a beneficio di tutti coloro che hanno una posizione aperta su Peerberry, segnalo questo articolo sul loro blog dove poter leggere la lettera aperta agli investitori da parte del CEO di Aventus Group Andrejus Trofimovas: https://peerberry.com/blog/aventus-group-andrejus-trofimovas-addresses-investors-on-the-wars-impact-on-business/
Oscar