Recensione Robocash (2022) – Il gruppo più solido del p2p lending

Aggiorno l’articolo di recensione della piattaforma Robocash, dato che la trovo una delle migliori piattaforme di p2p lending odierne, come si può vedere dalla classifica che aggiorno trimestralmente (Le migliori piattaforme) e la precedente review era ormai datata. Con l’occasione, ho anche raccolto qualche integrazione che ritenevo utile inserire.

Parto col dire che Robocash è conosciuta nel panorama del p2p lending per essere il gruppo finanziario attualmente più solido. E’ un gruppo che ormai da anni macina utili e chi mi segue da più tempo, sa quanto questo sia importante per chi fornisce il buyback nei prestiti dove investiamo. Più un gruppo è solido, più ha coperture per pagare il buyback a noi investitori anche in periodi di particolari crisi del mercato (che sporadicamente accadono). E quando il buyback è coperto anche in questi periodi, il flusso di cassa dei nostri investimenti non è a rischio.

Partiamo quindi col presentare il gruppo Robocash.

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GRUPPO ROBOCASH

Il gruppo Robocash concentra la sua attività nei prestiti personali in Europa ed in Asia. Ha due linee di business:

  • il lending tradizionale (i classici sportelli fisici che erogano finanziamenti alle persone), attivo in Russia e nel Sudest Asiatico, finanziato da Robocash stessa e dalle banche locali. Business attivo dal 2010.
  • il p2p lending online (attraverso la piattaforma Robocash, dove noi investiamo), attivo in Kazakistan, Spagna, Lettonia, Singapore e, anche se oggi non più attivo causa crisi in quella nazione, in Sri Lanka. La piattaforma online è stata lanciata nel 2017 e si è espansa anno dopo anno.

Gran parte del team di Robocash è russo, ma tutta l’attività online ha sede in Croazia, all’interno dell’unione europea: tutti i nostri depositi convergono in un conto europeo, e finanziamo i prestiti nelle nazioni dei richiedenti, attraverso delle filiali del gruppo nei paesi prima citati. I nostri soldi quindi non passeranno mai dalla Russia.

Il gruppo Robocash è uno dei più solidi nel panorama del p2p lending europeo. Questa è il punto di maggior vantaggio per chi vuole investirci. Nell’anno 2021 ha raccolto un utile pari a quasi 30 milioni di € e possiede un equity di circa poco meno di 67 milioni di €. La crescita nel tempo è stata costante, come si può notare dai grafici qui sotto che riportano i dati del loro bilancio (bilancio revisionato da FBK, una società di audit che non fa parte delle big4).

La maggior parte dei risultati del p2p lending sono comunque generati dalla filiale in Kazakistan, una delle prime filiali ad essere fondata.

Vi lascio qui anche un’intervista che avevo fatto a Sergey Sedov, ex CEO di Robocash ed ora membro del consiglio di amministrazione, fatta attraverso varie domande pervenute da investitori italiani. Ha ormai due anni, ma la trovo comunque ancora attuale ed interessante: Intervista a Robocash

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MERCATO PRESTITI

Innanzitutto, tutti i prestiti disponibili sono convertiti sempre in euro. Nonostante il finanziamento anche in nazioni extra-europee, il montante e gli interessi sono sempre basati sulla nostra valuta (nessun rischio cambio diretto).

Il funzionamento della sottoscrizione dei prestiti nella piattaforma presenta delle particolarità rispetto a quasi tutte le altre piattaforme di p2p.

In Robocash si investe SOLO tramite il settaggio di autoinvest. Non è possibile investire manualmente, andando a scegliere i singoli prestiti. Si sfrutta in pieno il “robot” Robocash, cioè la procedura settata dalla piattaforma che altro non è che un classico autoinvest da utilizzare in modo esattamente simile a quello delle altre piattaforme che conosciamo.

Su tutti i prestiti è offerta la garanzia di buyback. Questo buyback scatta dopo 30 giorni di ritardo: oltre tale scadenza i prestiti sono ricomprati dalla piattaforma che versa all’investitore anche gli interessi per il periodo di ritardo. Oltre al buyback del singolo loan originator è attivo anche la garanzia di gruppo Roocash: se in futuro un loan originator del gruppo dovesse fallire, le altre società andranno a coprire i rimborsi mancanti agli investitori. Ed è qui la forza del gruppo: avendo un bilancio molto forte e delle riserve finanziarie elevate, il rischio insolvenza si riduce molto per l’investitore.

Ormai c’è sempre una buona disponibilità di prestiti in piattaforma, il cash drag che ho registrato nell’ultimo anno è stato sostanzialmente nullo.

Durata e Rendimenti

I prestiti nella piattaforma hanno una durata che varia dai 30 giorni ai 2 anni. Sono teoricamente previsti prestiti anche più lunghi dei due anni, ma non li ho mai incontrati ancora.

Robocash offre solo prestiti emessi dal gruppo Robocash.

I rendimenti dipendono dalla durata del prestito. Più la durata è lunga, maggiore è il tasso di interesse riconosciuto all’investitore. Esiste una griglia che definisce i rendimenti offerti, che cambia ogni tanto a seconda delle condizioni del mercato. La grigia attuale (agosto 2022) è questa:

E’ chiara la volontà di Robocash di incentivare l’investimento a medio-lungo termine nella piattaforma. Comunque, i prestiti a breve sono quelli che subiscono più modifiche nel rendimento, non è raro trovare momenti dove si arriva al 10 o anche all’11% anche su di essi.

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AUTOINVEST

Come detto si può investire in Robocash solamente attraverso il settaggio di un autoinvest.

Nella sezione invest si può creare un “portfolio” che altro non è che creare un autoinvest.

E’ possibile settarlo attraverso la selezione di:

  • durata del prestito
  • tasso d’interesse
  • loan originator (che altro non sono le nazioni dove investire: 1 loan originator sta ad 1 nazione).
  • il minimo e il massimo da destinare a ciascun prestito
  • l metodo di reinvestimento delle rate rimborsate (reinvestimento totale, della sola quota capitale, o prelievo totale nel conto principale)
Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è robocash-autoinvest.jpg

Attenzione! Sono necessari dei passaggi in più per attivare un autoinvest, rispetto alle altre piattaforme. In Robocash è necessario sempre “riservare” manualmente un determinato importo in un autoinvest PRIMA di farlo partire. Se non lo fate NON preleverà da solo i fondi che volete investire.

Si devono seguire i seguenti passaggi:

  1. Avere a disposizione della liquidità nel conto principale.
  2. settare l’autoinvest (o gli autoinvest).
  3. Prima di attivarlo, travasare la quota di liquidità che volete investire. Lo si fa in questa stessa pagina selezionando l’importo nella casella “Current size of the portfolio”, cioè scegliere quanti fondi volete dedicare allo specifico autoinvest
  4. Solo ora, attivare l’autoinvest per iniziare ad investire.

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FERMARE UN AUTOINVEST

Anche la procedura di prelievo dei fondi, specularmente, è un po’ più complessa rispetto alle altre piattaforme. Per prelevare i fondi da un autoinvest, occorre:

  • Fermare l’autoinvest.
  • Attendere che i prestiti del relativo autoinvest vengano rimborsati (o venduti se li volete vendere).
  • Spostare i fondi liberati dall’autoinvest al vostro conto principale. E’ possibile utilizzando ancora una volta la casella “Current size of the portfolio”, mettendola stavolta a 0€ o all’importo che volete LASCIARE sull’autoinvest.
  • Dopo questo, vedrete i vostri importi liberati dall’autoinvest, nel vostro conto principale disponibili per il prelievo.

Tutta questa organizzazione dell’investimento fa sì che risulti ancora meno importante la valutazione del singolo prestito da parte dell’investitore, che in tutto e per tutto si trova a finanziare in realtà il loan originator in cui sceglie di investire. A forza di ciò, anche le informazioni sul singolo prestito non sono così dettagliate come in altri marketplace.

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MERCATO SECONDARIO

In Robocash è presente la possibilità di rivendere i prestiti alla piattaforma. Non c’è un classico secondary market, ma il gruppo fornisce la possibilità di riacquistarsi direttamente i prestiti su cui necessitiamo di una liquidazione anticipata.

Per farlo, basta andare nella sezione “My investments”, dove troviamo tutti i nostri prestiti investiti. Selezionare il flag iniziale nella riga del prestito che vogliamo vendere e cliccare “Sell”. Nessuna commissione viene prelevate per tale vendita.

I prestiti NON vengono venduti ad altri investitori, ma direttamente alla piattaforma. Possiamo vendere i prestiti solamente al prezzo del capitale restante, senza possibilità di impostare sconti o ricarichi. Per tali motivi, i nostri redditi della piattaforma Robocash NON sono soggetti ad IVAFE italiana.

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TASSAZIONE

Essendo piattaforma estera, Robocash non opera da sostituto d’imposta. I rendimenti vengono corrisposti interamente al lordo, senza trattenute. Starà noi poi integrare la nostra dichiarazione dei redditi con i profitti ottenuti in Robocash.

Per fare ciò, Robocash mette a disposizione un report fiscale, che possiamo generare ed estrarre nella piattaforma. Attenzione, non è un report fac simile della dichiarazione italiana, ma fornisce comunque i dati di cui abbiamo bisogno.

Nella sezione “Account Statement”, sulla destra, ci dà questa possibilità. Occorre generare prima il report (New statement e selezionare il periodo 1 gennaio-31 dicembre); ci metterà qualche ora a generarlo. Una volta fatto, basterà fare il download.

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LOAN ORIGINATOR

Come già detto, in Robocash operano vari loan originator che altro non sono che le varie società di cui si compone il brand Robocash, operanti ciascuna in un paese specifico.

Robocash mette a disposizione nella sezione Loan originators una descrizione dell’operatività di ciascun loan originator. Si può qui avere una visuale riassuntiva a riguardo dei prestiti che esso offre nella piattaforma, qualche numero di sintesi dei suoi affari e i rapporti societari tra esso ed il gruppo Robocash.

Questo è, ad esempio, quello che si può ora trovare a riguardo della filiale spagnola del gruppo:

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è robocash-loan-originator.jpg

Conoscere la situazione dei loan originator dove investiamo è fondamentale in Robocash: sono loro a coprire il buyback. Quindi, sostanzialmente, stiamo prestando soldi a loro, anzichè ai richiedenti finali.

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CONCLUSIONI

Dalle opinioni degli investitori devo dire che Robocash è stata ormai da un paio d’anni una delle migliori e più tranquille piattaforme dove investire in p2p lending. Vi lascio qui anche il relativo link di Trustpilot: Recensioni Robocash

Passo infine, come sempre, a riassumere quelli che sono per me i punti di forza ed i punti di debolezza di Robocash:

PUNTI DI FORZA

  • Gruppo finanziario più solido del panorama P2P.
  • Garanzia di buyback di gruppo per tutti i prestiti della piattaforma.
  • Possibilità di rivendere i prestiti se vogliamo liquidarli anticipatamente.

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • Si investe solo tramite autoinvest.
  • Poca diversificazione di prestiti.
  • Rendimenti più contenuti sui prestiti a breve termine.
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Se avete qualsiasi domanda su questa piattaforma non esitate a commentare o a scrivermi nella sezione contatti. Buon investimento!

30 commenti
  1. francesco
    francesco dice:

    Ciao Paolo, dalla descrizione non ho capito bene cosa devo fare con gli autoinvest per non lasciare il capitale immobilizzato.
    Grazie
    Francesco

    Rispondi
    • p40l0m4r
      p40l0m4r dice:

      Ciao Francesco!
      Occorre nella sezione autoinvest utilizzare la barra “current size of portfolio”. Inizialmente ti indicherà l’ammontare di capitale che risulta non ancora assegnato a nessun autoinvest (cioè nel tuo conto principale e non investito).
      Trascinandola verso destra si assegna l’importo voluto all’autoinvest che si sta settando. Una volta attivato lo stesso verranno sottoscritti in automatico i prestiti.
      PS: occorre poi ovviamente accertarsi che i limiti che abbiamo dato all’autoinvest non siano troppo restringenti rispetto alle disponibilità di prestiti sulla piattaforma.
      Integro l’articolo!

      Rispondi
  2. lesdc91
    lesdc91 dice:

    Ciao Paolo,

    A quando una recensione di Bondora?

    Mi sembra particolarmente interessata la funzione go and Grow per gestire la liquidità stile conto deposito.

    Grazie mille.

    Saluti

    Rispondi
  3. lesdc91
    lesdc91 dice:

    Ciao Paolo,

    A quando una recensione di Bondora?

    Mi sembra particolarmente interessata la funzione go and Grow per gestire la liquidità stile conto deposito.

    Grazie mille.

    Saluti

    Rispondi
    • p40l0m4r
      p40l0m4r dice:

      Ciao!
      Per ora non ho ancora scelto di investire in Bondora, per vari motivi legati al rapporto rischio/rendimento a mio avviso non ottimale.
      Se dovessi un giorno investirci farò certamente una recensione!

      Rispondi
  4. Flavio
    Flavio dice:

    Ciao. Sto diversificando su più piattaforme, che mi sembrano meno rischiose. Ho letto e mi hai interessato. Come posso avere l’1%? Suppongo tu mi debba dare un link, per non iscrivermi senza qualcosa che mi ricolleghi a te ….
    Mi manca però sapere quale è l’investimento minimo e quale è il minimo consigliato….
    Grazie.
    Flavio.

    Rispondi
    • p40l0m4r
      p40l0m4r dice:

      Ciao Flavio! Puoi iscriverti da questo link: https://robo.cash/ref/acb . Il bonus ti verrà riconosciuto al termine dei primi 30 giorni
      Non c’è investimento minimo nella piattaforma (cioè c’è ma di 10€), il consigliato dipende troppo dalla tua strategia di investimento, se sei nuovo nel p2p però suggerisco una % molto bassa del portfolio.

      Rispondi
  5. Flavio
    Flavio dice:

    Ciao. Sto diversificando su più piattaforme, che mi sembrano meno rischiose. Ho letto e mi hai interessato. Come posso avere l’1%? Suppongo tu mi debba dare un link, per non iscrivermi senza qualcosa che mi ricolleghi a te ….
    Mi manca però sapere quale è l’investimento minimo e quale è il minimo consigliato….
    Grazie.
    Flavio.

    Rispondi
    • p40l0m4r
      p40l0m4r dice:

      Ciao Flavio! Puoi iscriverti da questo link: https://robo.cash/ref/acb . Il bonus ti verrà riconosciuto al termine dei primi 30 giorni
      Non c’è investimento minimo nella piattaforma (cioè c’è ma di 10€), il consigliato dipende troppo dalla tua strategia di investimento, se sei nuovo nel p2p però suggerisco una % molto bassa del portfolio.

      Rispondi
  6. Gruzkoz
    Gruzkoz dice:

    Ciao, complimenti.
    Dalla tua esperienza, è meglio fare meno autoinvest ad “ampie maglie” con importi piccoli, o importi più grossi più “mirati”?
    Grazie mille.

    Rispondi
    • p40l0m4r
      p40l0m4r dice:

      Ciao Gruzkoz e grazie!
      Io fra le due che hai citato sono più per il grosso e mirato. Qui su robocash lo vedo meno rilevante che su altre, ma per diminuire il rischio, meglio secondo me selezionare i lo più solidi (il kazako per esempio), anche se c’è la group guarantee.
      Poi si può diversificare anche per durate/rendimenti per esempio. Sta alle preferenze di ciascuno.

      Rispondi
  7. Simone
    Simone dice:

    Ciao Paolo,
    grazie mille per tutto quello che fai ogni giorno su questo sito: è oramai da mesi un mio punto di riferimento!
    Volevo chiederti però qualche informazione sul programma loyalty di Robocash perché non penso di averne capito il funzionamento
    Grazie mille
    Simone

    Rispondi
    • p40l0m4r
      p40l0m4r dice:

      Ciao Simone e grazie mille per il riscontro, mi fa molto piacere!

      Il loyalty di Robocash funziona che se riesci ad avere un conto nella piattaforma che supera le soglie degli scaglioni indicati, avrai un rendimento aggiuntivo di un +×% annuale sui prestiti (es. Se hai bonus di +0,5, i prestiti con rendimento 12% ti renderanno 12,5%). Piùalto è il tuo scaglione raggiunto, più alto è questo bonus.

      Rispondi
  8. Roberto
    Roberto dice:

    P2P-lending o Loan-sharking?

    Scrivo questo articolo in seguito alla mia breve esperienza con i siti di P2P lending, finita rapidamente una volta che mi sono reso conto di come venivano impiegati i miei soldi. Come molti, prima di lanciarmi in questa nuova forma d’investimento, avevo voluto informarmi bene ed essere ben cosciente dei vantaggi e soprattutto dei rischi che avrei corso. Moltissimi siti e canali youtube italiani ed esteri trattano di questi prestiti “tra pari”, i più in maniera positiva, altri indicandone i rischi più o meno seri e le strategie d’investimento elaborate per ridurli. Stranamente nessuno ha verificato/riportato cosa ci sia dietro questi prestiti (o almeno io non ho mai trovato quest’informazione).

    Dopo un mesetto di letture, convinto di potermi lanciare in questo ramo con piccoli investimenti, mi sono iscritto diversi siti di P2P-lending, per una strategia di differenziamento del rischio, ed ho cominciato ad investire…
    Nel fondo della mia coscienza però si agitava un interrogativo che non riuscivo ad ignorare, ovvero l’eticità di simili prestiti e se interessi così alti (nel range del 9-14% l’anno, ma anche più) fossero etici quantunque guadagnati legalmente, alla luce del sole e pagando regolarmente le tasse.
    Così cominciai a cercare ciò che nessun sito che tratti di P2P lending vi dice: quanto paga di interessi il borrower a cui avete prestato i soldi? Quanto guadagna -rispetto a voi che ci mettete i soldi- l’istituto di credito/il sito P2P che vi rivende il prestito? Certo, il sito che coordina e gestisce gli scambi avrà delle spese e neanche leggere, e la finaziaria che vi rivende il prestito non lo farà gratis. Ma quant’è il giusto compenso per questo? Provate adesso a formulare una percentuale che a vostro avviso sarebbe adeguata, poi confrontatela a quanto segue.

    Seguitemi in quanto sto per illustrarvi, e capirete come il P2P lending spesso tradisca il termine P2P (contratto diretto tra pari, ovvero tra borrower= chi chiede il prestito, e lender= voi che lo comprate dalla finanziaria emittente), e si presenti invece come l’uso dei nostri soldi con interessi da strozzini sui borrower, il cosiddetto loan-sharking. Tutto comunque avviene nel rispetto delle leggi, o dovrei dire piuttosto nella mancanza di leggi specifiche. Non a caso troviamo che le società di P2P hanno sede legale in stati dove simili interessi non causano l’immediata revoca della licenza (solitamente Estonia, Lettonia, Lituania, o Croazia). Nello stesso modo, i paesi che determinano interessi più alti sono quelli con legislazioni carenti o nulle riguardo l’usura (tipicamente Polonia, Russia, Kazakistan, Ucraina, ma anche -apparentemente- la vicina Spagna).

    Questi presupposti dovrebbero farci pensare, e potrebbero essere di per sè un criterio sufficiente per escludere gran parte delle società di credito a priori (salvo le eccezioni ben regolamentate e più oneste, che esistono, ma rendono poco). Nel caso tuttavia aveste sufficiente pelo sullo stomaco per fregarvene dei borrower (con la classica scusa che nessuno li costringe ad attivare un prestito così sconveniente), non potrete non convenire con me che certe condizioni di finanziamento estremo vi espongono a rischi esponenziali rispetto a quanto avevate calcolato, in cambio di briciole rispetto a quanto effettivamente riscosso. Io sto ritirando tutto ciò che è in scadenza per chiudere per sempre questo esperimento e ricominciare a vivere in pace con la mia coscienza. Voi regolatevi come credete, ma almeno in maniera consapevole!

    Ora passo ai fatti con esempi concreti… a voi proseguire questa ricerca con altri siti di P2P e società di credito, sempre che riusciate ad ottenere queste informazioni così accuratamente “ignorate”.

    PEERBERRY https://peerberry.com
    Dopo Mintos questo è ritenuto -a ragione- il miglior sito di P2P lending, e persino più affidabile. Peerberry è l’unico che al buyback garantito aggiunga l’impegno delle società finanziarie appartenenti al medesimo gruppo di coprire a vicenda momentanei problemi ad ottemperare il buyback. Peerberry è anche estremamente onesto quanto a disponibilità di dati (https://peerberry.com/peerberry-statistics). Personalmente mi sono trovato benissimo anche nella rapidità dell’assistenza. Unica pecca un sistematico cash-draw di qualche giorno anche con le modalità d’investimento automatico attivate… tanto da dover procedere spesso in modalità manuale.
    Fin qui tutto bene. Però un giorno mi è saltato il pallino di andare a vedere nel gruppo Aventus (che è il principale ente finanziario, nonchè fondatore di PeerBerry) quale interesse applicassero ai borrower. Mentre simili informazioni non sono disponibili per i prestiti a lungo termine, possono facilmente essere recuperate per quelli short-term, direttamente dalle pagine web che li emettono (https://peerberry.com/loan-originators).

    Alcuni esempi concreti: gli short polacchi (Pozyczka-plus, SMART-Pozyczka e i loro derivati) sono in teoria i finanziamenti più affidabili del gruppo perchè in area euro e praticamente sempre rimborsati con al massimo un paio di settimane di ritardo. Per questo sono anche quelli che ci rendono meno, con APR (interesse annuo) del 9%. Ma quanto costano al borrower?
    Andiamo a vedere Polyczka-plus https://pozyczkaplus.pl (usando Chrome come browser, così possiamo attivare la traduzione della pagina). Usando la finestrina a destra per il calcolo rapido del prestito, o guardanto il banner centrale, in data odierna (1-Nov-2021) si evince che, dopo un primo prestito a costo 0 o al 50% se superiore ai 5000 zloty polacchi = circa 1082 euro, si passa alla bellezza di un APR che va dal 1885% al 1926% per i clienti abituali… e ora spiegatemi cosa ha da sorridere la signorina del banner. Ma se il suo sorriso vi pare immotivato, voi siete davvero contenti di prendere al massimo lo 0,0047% dell’effettivo interesse pagato correndo un rischio 209,4 volte superiore?
    Per Smart-Pozyczka https://smartpozyczka.pl il discorso è identico e vi risparmio le faccine sorridenti del banner, andatevele a vedere voi stessi. Identiche ricerche potete farle da soli per società che operano in Ucraina (es. https://www.credit7.ua, con APR intorno al 1190%), in Russia (es. https://belkacredit.ru, interesse di “solo” 1% al giorno) e così via. Tenete conto che queste società cambiano quasi di continuo le modalità di calcolo dell’interesse per cui guardando la stessa pagina in settimane diverse potranno risultarvi tassi diversi. Finita qui la mia arringa su peerberry sia chiaro che è solo un esempio di sito P2P lending molto noto ed usato, ma per nulla diverso da altri. I numerosi default di enti finanziatori su Mintos (ad oggi una decina e tutti concentrati in tempi recenti) ci dice come questi investimenti siano stati portati all’estremo e quindi sempre più rischiosi. Tant’è che di recente Mintos ha bloccato l’iscrizione automatica al suo sito creando una lista d’attesa, perchè l’eccesso di denaro non portasse le sociatà finanziarie a concedere crediti sempre più temerari coi soldi dei lenders.

    ROBOCASH https://robo.cash
    Questo sito di P2P lending poco conosciuto è in realtà molto performante, in assoluto quello in cui mi sarebbe piaciuto restare, perchè ha rendimenti elevati, automatismi molto affidabili, ed il buyback dopo solo 30 giorni, per cui una volta creata la strategia e lanciati gli investimenti sarebbe possibile dimenticare che esista e andare a riscuotere contante quando serve… ma… i prestiti più interessanti sono quelli spagnoli, perchè in euro, senza rischi di cambio. Così per due volte sono andato sull’interfaccia Prestamer (https://prestamer.es) a vedere che ne pensavano gli utenti e dare una sbirciata agli interessi richiesti. Qui è accaduta una cosa davvero strana: una prima volta, gli interessi per i clienti abituali risultarono dello 0,96% per i 21 giorni previsti (= APR 16,68%), una cifra incredibilmente onesta dato che a noi danno il 10%. Poi di recente una svolta: se andate in fondo alla loro pagina, nella parte scritta in grigio chiaro, potrete notare che il tasso giornaliero è salito al 2,99% (APR 1091%). L’unico altro sito consultabile per microcredito di RoboCash è quello kazako https://robo.zaimer.kz, perchè gli altri istituti asiatici (a Singapore e nelle Filippine) non hanno un sito. Qui viene richiesto il 1,5% al giorno (APC 547,5%).

    Mi spiace di avervi citato gli esempi di questi due siti come se fossero dei “colpevoli”, mentre mi sono trovato bene e sicuramente gli altri P2P lending ad alto rendimento non hanno situazioni diverse. Sia chiaro che questa non è una denuncia, i siti di P2P lending sono realtà che operano comunque a norma di legge. Quello che auspicherei è una legislazione uguale per tutti, almeno a livello europeo… e tassi ragionevoli.
    Quanto a noi lenders, vi raccomando di non valutare la solidità della compagnia a cui vi appoggiate solo per la sua contabilità: ciò che manda a gambe all’aria società con tassi così elevati non è solo l’insolvenza dei borrowers, ma la possibilità che venga loro ritirata la licenza (come è successo a IFN Extra Finance, e probabilmente a CashWagon, su Mintos), o che una nuova regolamentazione sui tassi renda fuorilegge tutti i prestiti attivati, causando una loro rimodulazione al ribasso con elevato rischio di defalut.

    Un’ultimo avviso su Bondora: sono entrato ed uscito in meno di un mese e non ho idea di quanto sia l’interesse reale fatto pagare ai borrowers. Con il go&grow le cose però sono molto cambiate rispetto al periodo precedente: hanno fatto una campagna di finanziamento che ha fruttato il triplo di adesioni rispetto a quanto cercato, di conseguenza concendono prestiti molto più facilmente. Ho personalmente verificato uno per uno i prestiti di classe AA, A e B raccolti (infatti facevo investimenti con una strategia a rischio ridotto). Per gli A e B il borrower risultava almeno nel 50% dei casi una persona con modesto stipendio, vivente in una casa in affitto e con un altro debito già attivo. Praticamente aggiungendo il debito con Bondora/noi aveva appena di che mangiare. In una prospettiva di 5 anni (ormai sono quasi tutti prestiti a lungo termine) che possibilità di defult vi immaginate? E qui non c’è alcuna garanzia di buyback. Data questa strategia osserverò con interesse l’evolversi della situazione nei prossimi 5 anni quando il default diverrà diffuso ed esponenziale (date un occhio alla pagina https://www.bondora.com/it/public-statistics in particolare il sesto grafico “Rendimento sul capitale investito comulativo”).

    Per me l’esperimento col P2P lending ad alto rendimento è finito per questioni prettamente etiche, chi di voi ha avuto esperienza diretta di debiti insolvibili sa come ci si sente e in quali situazioni di disperazione si può cadere, divenendo facili vittime dell’usura. Non voglio per nessuna ragione trovarmi dall’altra parte! Non voglio neanche perdere i miei risparmi in investimenti che nascondono rischi molto più elevati di quelli che ci raccontano, e che alimentano realtà incredibilmente avide. Si mangiano il pranzo, e ci lasciano le briciole… e il conto.

    Se ritente che queste informazioni siano importanti per favore fatele circolare. Non rivendico alcun copyright per quanto ho scritto, quindi potete copiarlo e riportarlo, a vostro piacimento.

    JMTC
    Roberto

    Rispondi
  9. Gian Piero
    Gian Piero dice:

    ciao ho bisogno di aiuto per la tassazione sia per robocash che per afranga.Perchè non fai un articolo? oppure posso contattarti in privato?

    Rispondi
      • Daniele
        Daniele dice:

        Ciao Paolo,
        qui riporti che visto che vendi i tuoi loan alla piattaforma e non c’è premium/discount si può mettere in “solo monitoraggio”, ma quello che c’è scritto sullo user agreement (rev 9 del 14.10.2022 – art. 5.2.11) la tua parte di loan viene messo a disposizioni di altri utenti .. per te rimane comunque nella configurazione di solo monitoraggio ivafe?
        grazie cmq
        Daniele

        Rispondi
        • p40l0m4r
          p40l0m4r dice:

          Ciao Daniele,
          quello che conta, da interpello, è che lo strumento (il loan) possa essere venduto decidendone in autonomia il prezzo di vendita; è inininfluente a chi lo vendi.
          In Robocash il prezzo non lo puoi decidere, è semplicemente il capitale rimasto + interessi accrued, quindi sono per il solo monitoraggio.

          Rispondi
  10. Ilaria
    Ilaria dice:

    Ciao, utile la recensione su Robocash, che ne pensi della nuova Ceo? E dell’ abbandono del Ceo originario?
    Inoltre, mi servirebbe sapere che ne pensi di Viainvest e dei suoi “asset backed”, le obbligazioni basate sui prestiti. Grazie mille!

    Rispondi
    • p40l0m4r
      p40l0m4r dice:

      Ciao, in realtà li Ceo originario è rimasto a membro del board per concentrarsi su una gestione più “ad alto livello” (sembra) e passato la delega alla nuova Ceo. O almeno è la versione ufficiale; ovvio che se ci fossero stati problemi di qualsiasi cosa da parte del ceo precedente non ne avrebbero pubblicità… Ad oggi però non ci sono altri elementi che possano far pensare ad una motivazione differente da quella ufficiale…. Non so dire altro però.

      Per quanto riguarda Viainvest, mi sembra chiaro che le nuove asset backed siano un miglioramento a livello almeno teorico (vedi quello che ho scritto sulle Notes di Mintos nel report di luglio: sono esattamente la stessa cosa). Chiaro che l’obbligo di trattenuta può essere una seccatura (a livello burocratico: a livello economico è solo un’anticipazione di tasse). Il problema è la gestione degli autoinvest, che ancora non è perfetta nel sito Viainvest, ed il fatto di aver tolto l’early exit per le credit line, di cui magari parlerò in un prossimo articolo ed è una cosa totalmente negativa fatta dall’oggi al domani.

      Rispondi
  11. Alfio
    Alfio dice:

    Ciao trovo difficoltà a trovare gli importi di inizio e fine anno,li devo calcolare io o c’è una procedura in particolare
    Non solo per robocash ma anche per altre piattaforme
    Grazie

    Rispondi
    • p40l0m4r
      p40l0m4r dice:

      Ciao, in realtà su Robocash quando nell’account statement inserisci il filtro “last year” (ma vale con qualsiasi filtro di durata), la prima riga che proprio esce nel riassunto è il valore all’inizio del periodo, e l’ultima è il valore finale. Non capisco forse la domanda?

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  12. lorenzo
    lorenzo dice:

    salve!
    quanto potrebbe essere il rischio che la piattaforma fallisca?
    avrei da investire circa 30mila divisi fra robocash e peerberry, differenziando molto all’interno delle stesse ma rimanendo solo su queste sue che sembrano le più solide.

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    • p40l0m4r
      p40l0m4r dice:

      Buongiorno Lorenzo.
      Come puoi capire non è possibile rispondere in modo oggettivo alla domanda.
      Però possiamo analizzare lo strumento che meglio ci possa indicare quale è il rischio di “fallimento” di chi gestisce la piattaforma: il bilancio. E, parlando di Robocash, ti direi che attualmente la solidità finanziaria del gruppo è la più alta fra le piattaforma di cui leggi in questo blog. Per quanto riguarda il rischio fallimento, escludendo eventi totalmente esterni alla normale operatività (esempio, anche se tutta la gestione legale e finanziaria della piattaforma è in Croazia, il team è in gran parte russo), direi che è fra le piattaforme a meno rischio fallimento.

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