Bilanci di fine anno
Arrivati alla fine anche di quest’anno, è tempo di bilanci. Ho deciso di scrivere un articolo relativo a quella che secondo me è una “classifica” personale attuale di quali attualmente sono le piattaforme di p2p lending che sto preferendo. E’ una classifica che ho voluto stilare anche per fare il punto della situazione fra le varie piattaforme, cercando di ordinare secondo le mie prospettive ed i miei obiettivi, quali sono le migliori e quali attualmente sono le meno consigliabili.
COME E’ ANDATO IL 2020
Il 2020, c’è poco da dire, è stato l'”annus horribilis” per quanto riguarda questa forma di investimento. Quello che è successo nei primi tre mesi, con gli scam risultati su Kuetzal, Envestio e sulla gestione di Grupeer ha chiaramente inciso sulla variazione della mia strategia e delle mie valutazioni per questo periodo. La crisi che sta ancora perdurando in questi mesi, legata al divagare della pandemia covid, ha accentuato tale variazione. Sto ora tralasciando (leggi portata quasi a zero) la mia parte di portafoglio p2p che dovrei dedicare ad investimenti in loan originator meno solidi, ma che mi potrebbero garantire quella fetta di rendimento aggiuntivo, a favore di un consolidamento delle mie posizioni.
E’ stato anche l’anno che ha visto nella seconda parte affermarsi e consolidarsi la tipologia di piattaforme “monomarca”. Cioè come rami di raccolta fondi di singole finanziarie, controllate molte volte direttamente dalle stesse. Ho notato che tali finanziarie, più consolidate, stanno adottando efficiente la linea del gestire una loro piattaforma o aprire una partnership esclusiva con una esterna, ma dedicata. La forma “marketplace”, dove l’investitore ha la possibilità di scegliere fra più loan originator in questo momento sta passando in secondo piano. Dato che varie volte (ma non sempre!!) tali loan originator sono invece quelli meno solidi, non consolidati nel business, che hanno bisogno di un appoggio condiviso per raccogliere liquidità da investire.
Come potete intuire dai numeri che ho pubblicato mese per mese, concludo quest’anno purtroppo un po’ sotto il break even di profitto (mi manca un mese e mezzo di rendimento per recuperare gli stralci dei primi tre mesi 2020, soprattutto quello di Grupeer). Speravo di chiudere quest’anno in pari, dopo tre di ottimi profitti, purtroppo dovrò attendere il 2021.
LA CLASSIFICA
Ecco qui di sotto quella che secondo me è la classifica attuale delle piattaforme preferite. Sono ovviamente considerazioni puramente personali, fatte allo stato attuale delle cose al momento in cui scrivo e derivate dalla mia pura esperienza. Sono ordinate in modo decrescente e, chiaramente, non considero piattaforme dove non investo.

PIATTAFORME TOP
Robocash: Ho deciso di inserire solo Robocash, ad oggi, come piattaforma top. I motivi sono semplici, ha un bilancio altamente performante, con una solidità che ritengo ottima nel panorama del p2p e un team consolidato nel tempo, che sta espandendo la propria attività. Allo stesso tempo, consente all’investitore di ottenere dei rendimenti del 12% lordi, anche a breve termine, che poche altre riescono ad offrire con queste caratteristiche di base.
PIATTAFORME BUONE
Viainvest: Al secondo posto ho deciso per Viainvest. Anche qui siamo con il 12% di lordo offerto. Il bilancio del gruppo finanziario è molto buono, ma non raggiunge ancora i livelli di Robocash. Inoltre, come saprete, non ha fatto molto parlare di sé quest’anno. Apparentemente non subendo alcuna conseguenza da tutta la situazione che si è creata con il covid e, in questi casi, “no news” significa “good news”.
Estateguru: A completare il podio ho optato per Estateguru. Poteva essere una top nella mia personale classifica, ma ultimamente qualche progetto legato al settore business sta subendo ritardi. Se avessi investito solo nelle pure riconversioni/ristrutturazioni immobiliari (come mi ero prefissato all’inizio, poi ho voluto mixare), sarebbe in cima. Comunque la competenza di gestione è riconosciuta e stiamo comunque vivendo una situazione economica difficile. E’ di gran lunga quella che valuto la migliore per il settore immobiliare.
Soisy: E’ una piattaforma che valuto al top nel panorama italiano. Non ha subito ad ora particolari effetti negativi dalla situazione economica che stiamo vivendo ed il team è fra quelli con più esperienza in questo mercato. I miei rendimenti netti attuali si avvicinano a quelli delle piattaforme estere. Questo grazie la loro possibilità di fare da sostituto di imposta, facendomi risparmiare tasse, e alla mia scelta di mixare nei comparti non garantiti.
Twino: Non la metto nel podio insieme alle altre tre baltiche per le recenti mancanze informative a riguardo dei bilanci di gruppo. Non vedo però ad ora problemi sostanziali di sostenibilità futura della piattaforma, anzi. I rendimenti finora comunque si sono tenuti ad un 1-1,5% inferiori rispetto alle “cugine”, anche a causa dei problemi cambi con i rubli, dato che molta attività la concentra in russia.
Mintos: Quella che era la piattaforma top l’anno scorso, ho dovuto farla scendere per tutto quello che è successo. Rimane sempre la piattaforma leader nei volumi e quella che sta facendo da apripista per molti esperimenti nel panorama del p2p (ma purtroppo questo non è sempre positivo in situazioni economiche incerte). Molti loan originator fragili hanno avuto problemi nella prima metà dell’anno, lasciando investitori poco esperti con delle perdite.

PIATTAFORME CON ALTI E BASSI
Criptalia: E’ una realtà in forte espansione nel panorama italiano. Segue il settore business, è ancora un po’ presto per valutare gli effetti nella situazione di crisi, dato che si è lanciata nella sostanza nella seconda parte dell’anno. E’ molto attiva nella comunicazione con gli investitori, introducendo un concept nuovo nel p2p nel nostro paese, più adatto ai nostri tempi, ma è ancora giovane dal punto di vista della gestione. Credo abbia spazi di crescita, vediamo come si consoliderà in futuro.
Peerberry: E’ l’unica piattaforma che ho ancora difficoltà a posizionare in questa classifica. Si basa su un paio di gruppi finanziari. Gli elementi buoni sono la solidità e l’esperienza del gruppo Aventus, che copre una grande fetta dell’offerta su Peerberry. Ho difficoltà invece a valutare realmente il gruppo Gofingo, mancano informazioni secondo me importanti. I rendimenti finali non sono al top, anche a causa del continuo saliscendi causato dalle modifiche delle offerte nel tempo da parte dei vari loan originator che offrono in questo mercato. Ma è un marketplace che ha potenzialità di “scalare” la mia personale graduatoria in futuro.
IUVO: Ho personalmente subito a livello di profitti la situazione di congelamento di tutti i rimborsi del loan originator KFP, dove è stata una causa legale, per cui non riesco a metterla più in alto. A guadare oggettivamente, in tutte le altre finanziarie pochi altri sono stati i problemi ed il team è riconosciuto come buono da molti. I rendimenti effettivi risultano però più bassi della media che ci si può attendere nel p2p europeo.
Swaper: E’ una piattaforma che non ha mai dato problemi di pagamenti durante tutto l’anno anche considerando i problemi risultati nel settore del mercato generale prestiti in Polonia, dove essa attinge molto. Superando i 5.000€ di investito, continua anche a permettere un ottimo 14% nominale lordo, che oggi è fra i più alti come rendimento. Ma perdurano nel tempo vari periodi di cash drag, che riducono il rendimento effettivo. Inoltre, la molta difficoltà a reperire informazioni complete sul gruppo Wandoo non mi permette di inserirla più in alto di così.
PIATTAFORME MEDIOCRI
Crowdestor: C’è poco da dire, i progetti della piattaforma stanno subendo un momento molto difficile a causa delle prolungate chiusure legate alla situazione covid e stanno subendo pesanti. Essendo una piattaforma ad alto rischio ed alto rendimento, una buona parte dei relativi richiedenti stanno avendo conseguenze, non avendo una struttura solida alle spalle. Il team si sta rilevando proattivo nel migliorare il livello attuale di comunicazione agli investitori, ma non trovo positiva a livello di immagine l’entrata di Geisari (ex proprietario e gestore di Monify, che ha lasciato mentre sta quasi affondando). Come detto, ora i rendimenti vengono dopo nelle priorità.
Crowdestate: Inserisco in basso anche Crowdestate, per i vari problemi riscontrati nei loro progetti business. La quota di default in tale settore è molto elevata, anche considerando il periodo covid e tale questione mi ha fatto molto dubitare dell’efficacia della loro due diligence. Aggiungo anche il fatto che al giorno d’oggi non vengono pubblicate informazioni sufficienti sullo stato finanziario dei richiedenti. Infine, anche nei progetti italiani non chiariscono bene la questione fiscale, azzardando ipotesi poco convincenti.
PIATTAFORME FLOP
Viventor: non mi ha per nulla convinto la gestione dopo il passaggio di proprietà al nuovo gruppo finanziario olandese Gielder. Tale operazione sono sempre più convinto sia stata fatta non con obiettivi di crescita su Viventor. Credo invece per coprire buchi finanziari del loan originator Atlantis Finance che fa parte di questo stesso gruppo. Le informazioni sui processi di recupero dei ritardi delle finanziarie presenti (molte hanno ritardi) non sono assolutamente sufficienti e trovo difficile ad oggi trovare un motivo, o una fonte, dove investire qui ulteriori soldi.
…
Ecco, arrivato alla fine dell’elenco, spero di essere stato sintetico, ma al tempo stesso esaustivo, sui motivi principali per cui ho stilato queste posizioni, ricordando che ovviamente non derivano nient’altro che dalla mia pura esperienza personale.
Approfitto quindi, essendo l’ultimo articolo per questo 2020, di fare i miei migliori auguri di buon anno a tutti i lettori!!
