Il business lending nel 2023 – facciamo il punto con Capitalia
In questo articolo ho voluto fare un approfondimento sull’attuale situazione negativa nel settore del business lending, cioè il settore del lending destinato ai finanziamenti aziendali. Ne ho parlato con il CFO di Capitalia Gintaras Matuzas, una delle finanziarie che meglio ne stanno uscendo, vendendo i risultati mostrati ed i miei personali rendimenti, facendomi un po’ raccontare qualche aggiornamento della piattaforma. Questo è quello che ne è uscito.
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Come avrete notato, se mi seguite costantemente, ho accennato varie volte nei miei ultimi articoli al particolare momento economico che stiamo attraversando. E come esso si sta riflettendo negativamente in modo particolare nel p2b, cioè nei nostri prestiti in finanziamenti ad imprese.
Relativamente poco effetto ha avuto nel settore dei prestiti al consumo, con eccezione alle limitazioni alle finanziarie ucraine e a quelle russe, per effetto delle sanzioni. Ma da quel lato la gran parte sta pian piano recuperando i ritardi. Il settore immobiliare non ne ha invece proprio particolarmente risentito.
Dove invece si è assistito ad un aumento vertiginoso di ritardi è stato il settore aziende/piccole medie imprese.
Economia 2023 e crowdlending – le sfide
Il 2022 è stato molto impattante dal punto di vista politico-economico, in termini negativi purtroppo. Si era appena usciti dalla pandemia covid, e l’economia mondiale non si era ancora ripresa del tutto. In particolare nel settore dei trasporti e del reperimento di materie prime per la produzione: vi ricordate le file chilometriche di container via nave nei principali porti mondiali? In questa situazione già fragile, lo scoppio della guerra in ucraina ha dato un altro colpo importante, al settore energetico, facendo esplodere i costi. Non solo ai cittadini comuni, ma pure alle imprese ovviamente, e quelle produttive ne hanno sofferto di più.
Tutte queste conseguenze ce le stiamo ancora trascinando in questo inizio di 2023. E il mondo del crowdlending di certo ne ha risentito. Non molto sul settore prestiti al consumo, ma al business lending sicuramente sì.
Quando parlo con voi di investimenti in p2p lending baltico / est europeo, rilevo che due problemi sono particolarmente vivi nella testa degli investitori italiani:


- La preoccupazione generata dal non vedere prospettive di termine della guerra in Ucraina, ad oggi.
- Il particolare momento macroeconomico, caratterizzato da un’inflazione che fatica a calare stabilmente e da tassi di interesse alti (ed ancora in aumento), per contenere l’aumento generalizzato dei prezzi.
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Cercando la possibilità di avere qualche riscontro anche da qualche referente di piattaforma baltica, coinvolta nel settore, ho avuto modo di fare due chiacchiere via etere con Gintaras Matuzas, CFO di Capitalia.
Capitalia
Ho scelto Capitalia come referente per fare un aggiornamento, perchè è stata una delle piattaforme le cui performance hanno risentito finora poco o nulla dell’attuale situazione. Mentre in altre, come Estateguru nel settore immobiliare e Lande nel settore del business lending, abbiamo assistito ad un peggioramento delle solvibilità dei richiedenti, i finanziamenti di Capialia non hanno rilevato aumenti sostanziali nelle percentuali di ritardo, né tantomeno di default.

Ne ho voluto parlare quindi con Gintaras.
Visti risultati positivi, ho voluto riportare nel blog quali fossero gli accorgimenti che hanno permesso loro di ottenere tali risultati. Ho quindi approfittato della sua disponibilità, per farmi raccontare qualcosa anche sull’avanzamento nel tema dell’adeguamento al regolamento europeo sul crowdfunding. Infine, ho raccolto qualche dettaglio sui programmi futuri di questa piattaforma,
Ad oggi (aprile 2023) Capitalia è l’unica piattaforma di business lending dove sto incrementando il mio personale volume di investimento. Se siete interessati a leggerne la mia recensione, la potete trovare qui: Recensione Capitalia.
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Intervista a Capitalia
Come affrontare la situazione attuale – soluzioni di Capitalia
P2P ITALIA: Nel periodo attuale, i risultati dei prestiti in Capitalia sono stati tra i migliori nel settore del crowdlending baltico, se vediamo il numero e la complessità dei progetti in ritardo e dei recuperi. Gintaras, quali sono le ragioni principali a cui attribuisci questo risultato, anche confrontandosi con i concorrenti che soffrono un po’? Capitalia ha apportato correzioni alle procedure di valutazione dei richiedenti?

Gintaras Matuzas, CFO di Capitalia
GINTARAS MATUZAS: Ci sono 3 fattori importanti quando ci si confronta con la concorrenza, e penso tutti contribuiscano notevolmente ai buoni risultati che vediamo:
- Abbiamo iniziato a prestare a società baltiche nel 2010, quindi abbiamo acquisito ormai oltre 12 anni di esperienza nel core business dei prestiti. Nel corso degli anni abbiamo costruito un forte modello di scoring del rischio di credito, procedure efficienti e un team di gestione davvero esperto e con esperienza in questo settore. Inoltre, tutte le nostre decisioni di credito finali sono prese dalla commissione di valutazione, che consente di catturare non solo i rischi storici, ma anche i rischi potenzialmente imminenti, oltre ad essere creativi in situazioni difficili di ritardo o di recupero. Lavorare con le piccole e medie imprese e prestare senza garanzie ci ha insegnato come recuperare i debiti. Negoziando ed essendo flessibili con i debitori, dal momento che la riscossione forzata spesso non porta i migliori risultati.
- Noi e gli investitori beneficiamo entrambi del meccanismo di garanzia del portafoglio del Fondo europeo per gli investimenti EaSI (ndr. potete trovare qualche informazione, in italiano, qui: F.do euorpeo EaSI). Questa struttura offre sicurezza alle aziende più piccole garantendo l’80-90% del capitale. In caso di insolvenza o di ristrutturazione di tali prestiti, riacquistiamo tali prestiti e chiediamo fondi di garanzia al EIF.
- Mettiamo il nostro denaro in ogni progetto, quindi i nostri interessi sono sempre allineati con gli investitori. Offriamo agli investitori solo progetti in cui siamo felici di investire noi stessi.
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P2P ITALIA: Viviamo in un particolare momento macroeconomico. Inflazione elevata, tassi interbancari in aumento e ombra di guerra a poche centinaia di chilometri dall’Unione europea. Qual è la percezione della situazione nei paesi baltici, in particolare nel settore del finanziamento delle piccole/medie imprese? Come piattaforma di prestito, se qualcosa ti preoccupa nel prossimo futuro, cosa di più?
GINTARAS: Un’inflazione elevata e tassi interbancari elevati significano in realtà che i nostri prodotti finanziari sono più attraenti per le imprese. In altre parole, il nostro finanziamento è ora più economico in questo contesto rispetto a prima e il divario in termini di costi di finanziamento è diminuito (finanziamento bancario contro finanziamento non bancario per le imprese dei paesi baltici).
Parlando della situazione di guerra – abbiamo percepito che per i primi 3 mesi tutti si erano in pausa, non sicuri se avrebbero dovuto investire in sviluppo o crescita. Tuttavia, le cose sono ora più o meno tornate alla normalità e non vi è grande domanda da parte delle imprese per capitale aggiuntivo.
Per quanto riguarda il futuro: il nostro segmento clienti, le piccole e medie imprese (o in realtà le micro e le piccole imprese se guardiamo agli standard europei) non hanno solitamente un debito bancario significativo dove l’Euribor creerebbe un enorme stress. Tuttavia, per l’economia nel suo complesso, il tasso Euribor elevato e ancora in aumento dovrebbe iniziare a mostrare i suoi effetti presto.
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Regolamentazione europea sul crowdfunding
P2P ITALIA: Per quanto riguarda la recente regolamentazione europea del crowdfunding, Capitalia come piattaforma di crowdlending aziendale rientra nel suo ambito di applicazione. Come è la vostra situazione oggi per quanto riguarda le procedure e l’adattamento da rispettare? Come ha percepito l’adozione di questo regolamento europeo da parte dei governi baltici? Sono stati reattivi o c’è ancora qualche argomento che devono accelerare per facilitare la tua operatività?

GINTARAS: Stiamo lavorando a stretto contatto con il regolatore in Lettonia, dove si trova il nostro quartier generale ed il processo funziona bene. Adeguiamo alcune procedure e ci verrà richiesto di apportare alcune modifiche per continuare a utilizzare i meccanismi di garanzia del EIF, in quanto non ancora adottati per le piattaforme di crowdfunding. È un argomento piuttosto ampio ma, in breve, siamo sulla strada della licenza e ci aspettiamo di riceverla entro la fine dell’estate.
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Dettagli sul futuro della piattaforma Capitalia
P2P ITALIA: Parliamo di fiscalità per gli investitori. Avete annunciato in passato la possibilità di una ritenuta alla fonte anticipata sugli interessi percepiti. Questa procedura non riguarda ancora gli italiani, giusto? Lo prevedete in futuro? Perché?
GINTARAS: Insieme al regolamento stiamo preparando la ritenuta alla fonte. Quest’anno iniziamo con il nostro paese base, la Lettonia, e abbiamo già dei piani per la Lituania. In molti casi ci aspettiamo che ci saranno trattati di doppia imposizione tra i paesi lettoni e più popolari da cui provengono i nostri investitori. Consentiamo anche di tenere conti aziendali invece di conti privati individuali e molti o i nostri investitori più grandi utilizzano questa opportunità anche per motivi fiscali.
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P2P ITALIA: Sarà disponibile un conto di deposito per gli investitori anche sulla vostra piattaforma in futuro? O avete intenzione di continuare con il metodo di deposito e di credito effettivo, dove i trasferimenti sono direttamente da/ per gli investitori conti personali?
GINTARAS: Sì, lo annunceremo nei prossimi mesi. Abbiamo già firmato un accordo con un istituto di pagamento paneuropeo e ora lo stiamo integrando nei nostri sistemi. Ciò consentirà agli investitori di avere una comoda elaborazione dei pagamenti e la gestione del portafoglio.
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Conclusioni
Grazie a Gintaras per questo intervento nel blog, spero sia stato utile a voi investitori per poter avere qualche informazione utile in più, e più approfondita, da un addetto del settore!
Da parte mia sono sicuro siamo di fronte ad un momento di “selezione” nel lending ad aziende. Varie piattaforme, con elementi di scoring non consolidati od affinati o, peggio, con una politica di pubblicazione di progetti molto lasciva, subiranno il colpo. Gli investitori, avendo a disposizione ormai un buono storico di statistiche e risultati di ciascuna piattaforma, hanno ormai la capacità di selezionare efficientemente e filtrare i rischi ecessivi. Slostando i capitali e i conseguenti volumi di investimento, contribuiscono anche loro stessi a determinare i destini delle piattaforme, spostando i favori dove il lavoro di selezione e supporto è migliore.
E questo spero sia un incentivo ulteriore alla serietà, per chi vuole essere un player di successo in questo particolare segmento di investimento come, a mio avviso, Capitalia.
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Ricordo infine sempre, se desiderate iscrivervi a Capitalia, potete farlo dal link qui sotto per sostenere il blog di P2P-Italia:
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Alla prossima e buon investimento!