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Quanloop è uno scam? Perchè non ci investo

Benvenuti ad una mia nuova recensione di una piattaforma di p2p lending. Questa volta voglio parlare di Quanloop, una realtà che vedo molto pubblicizzata online oggi e sulla quale molti di voi lettori mi avete chiesto un riscontro. Scambiando qualche chiacchiera con qualcuno di voi, ascoltavo vari dubbi se Quanloop potesse essere effettivamente una buona piattaforma (data la semplicità su come investire e l’alto rendimento), oppure un business a forte rischio scam. Ho quindi cercato di riassumere quella che è la mia visione in questo articolo.

Sono sincero, a me non piace parlare nel blog di piattaforme su cui non ho investito personalmente. Ma leggendo da varie parti recensioni molto semplici, classici specchi per allodole, mi sono un po’ girati i cinque minuti e ho voluto buttare giù quest’articolo.

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COS’E’ QUANLOOP

Partiamo innanzitutto a tirare il perimetro di questa piattaforma.

E’ una piattaforma di investimento estone specializzata nel lending aziendale, attiva dal 2019. Si caratterizza per una modalità di investimento completamente automatizzata per l’investitore (ne parleremo qui più avanti) che permette un utilizzo assolutamente semplice, avvicinandosi molto al concetto di un fondo di investimento comune rispetto ad una piattaforma di lending vera e propria. Al contempo, ha molti elementi “grigi”/ sconosciuti nella propria gestione, che cercherò di descrivere in questo articolo.

Chi controlla Quanloop è indicato direttamente nel loro sito:

Quanloop proprietà

Leggendo, l’azienda è posseduta da due imprenditori esteri: Valentin Ivanov e Rene Rattur. A gestire operativamente l’attività e le scelte di investimento di Quanloop sono lo stesso Ivanon e Osauhing QFM, una società che opera come fondo di investimento. Molto grigia è la situazione di questo fondo.

Andando a cercare dati su questa Osauhing QFM, si trovano questi risultati di fatturato (circa mezzo milione di euro a semestre) e di tasse versate allo stato (zero, da più di tre anni):

E questo non è certo un bel segnale, contando che tasse 0 vuol dire molto probabilmente utili non positivi (per lungo tempo). Non la migliore delle situazioni per un fondo che dovrebbe gestire i nostri investimenti.

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INVESTIRE IN QUANLOOP

La modalità in cui è possibile investire, come detto, è molto molto semplice. E, al contrario di quello che tanti pensano, non è necessariamente sinonimo di buona cosa. Infatti a mio avviso non lo è. Ve lo spiego.

Non c’è un vero e proprio autoinvest in Quanloop. L’investitore ha la possibilità di selezionare solamente fra tre piani di rischio: un “low risk” un “medium risk” e un “high risk” plan. Delle caratteristiche dei prestiti, e di dove andrà ad investire ciascun piano non sappiamo nulla. Sappiamo solo quale sarà il nostro rendimento e quale sarà il range di loan to value dei progetti che andremo a finanziare.

Quanloop investimenti

Semplice giusto? Sì… ma ora passo ai punti critici. Punti di cui mi stupisco come molti investitori non li ritengano importanti, quando valutano la loro scelta di investire in questa piattaforma.

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Gestione NON controllabile da parte nostra

Innanzitutto, una volta selezionato il piano, chi gestisce la piattaforma farà tutto AL POSTO NOSTRO. Gestendo loro di fatto tutti i destini dei nostri capitali depositati. Non avremo modo di riprenderci il nostro capitale se non quando i prestiti ai richiedenti di Quanloop verranno rimborsati.

Voi mi direte, beh, ci sono già altri servizi che offrono una gestione totale del portafoglio in quedti termini. Vero, ma vediamoli:

  • Consulenti finanziari/piattaforme di consulenza (es. Moneyfarm): anche qui deleghiamo la gestione a terzi. Faccio però notare che ogni consulente finanziario italiano (abilitato a proporre il servizio!) deve sottostare a rigide normative in tema di: a) comunicazione delle operazioni per conto del cliente b) informativa sui risultati della gestione c) sottoscrizione di assicurazioni per la propria attività. Pensate realmente che Quanloop sia obbligata a questi obblighi, o fornisca a voi questi servizi? Chiaramente NO.
  • Banche: classico, anche i nostri consulenti di banca gestiscono al posto nostro i nostri risparmi. A parte gli obblighi di comunicazione che sono anche qui presenti, su di loro mi soffermo sulla TIPOLOGIA di investimento dove vi investono. Nonostante le solite chiacchiere da bar sulle “banche sono ladre, colluse etc.”, investono i nostri risparmi con un portafoglio con gradi di rischio nettamente inferiore al p2p lending. Titoli di stato, azioni quotate (e non quotate ma con alta capitalizzazione), obbligazioni, ETF; anche derivati, ma con sottostanti per la maggior parte legati agli asset appena citati. Il rischio è minore, e ovviamente anche il rendimento lì è minore. Non stiamo parlando della stessa cosa di Quanloop.
  • Altre piattaforme di lending che propongono servizi simili di gestione totale del portafoglio. Beh, non sono mai andati bene/sono esageratamente rischiosi. Penso alle strategie automatiche di Mintos: chi ha assistito al periodo buio del p2p di inizio 2020 sa che la più grande causa delle perdite degli investitori in quella piattaforma era per aver utilizzato tali strategie, che andavano a sottoscrivere i prestiti dei loan originator che venivano “scartati” dagli investitori che invece analizzavano autonomamente i prestiti. O alle strategie di Bondora, dove per spiegami sul perchè la considero spazzatura, vi invito a leggere il mio articolo che avevo scritto un paio di anni fa: Perchè NON investo in Bondora

Il p2p lending/crowdlending per natura è rischioso, un terreno dove molte aziende (in alcuni casi anche poco sane/raccomandabili) cercano fondi per le loro attività, che possono avere alte, ma anche molto basse, possibilità di successo. Per questo per poterne uscire qui profittevoli è importantissimo capire bene DOVE e COME investiamo i nostri soldi.

Mi aggancio qui per il secondo punto.

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Nessuna REALE informazione sui richiedenti.

Vi lascio qui sotto un semplice screen dei dati a disposizione:

Quanloop prestiti

A parte le informazioni che vi ho riportato, non c’è ALCUNA altra notizia su:

  • chi concretamente sta chiedendo i nostri soldi (come facciamo a valutare se sarà solvibile)? L’obiezione potrebbe essere che è Quanloop che garantisce per noi il risultato, fornendoci lei i rendimenti, dato che gestisce per noi i risparmi. Contando che è vero, se mi seguite da un po’ saprete che a mio avviso è importantissimo comunque sapere i risultati della gestione, in particolare sapere quanti richiedenti stanno ritardando i rimborsi o sono passati dal tribunale per tentare dei recuperi, creando stress alla gestione della stessa Quanloop. Ne riparlerò comunque nell’ultimo punto.
  • Che tipo di business stiamo finanziando. C’è un semplice “business loan”. Cosa? Attività solvibile, rischiosa o altamente speculativa?. Immobiliare? Commercio? Industria? Cripto? Vendite di gelati in Islanda? Quasi sicuramente saranno tutte piccole medie imprese, ma sarà mai possibile secondo voi poter avere una minima idea della gestione del portafoglio in questo modo?
  • Dove stiamo finanziando? In Estonia? In Europa? In Asia? Anche sapere questo è importante, in quanto questo ci dà l’idea di quali difficoltà si potrebbe andare incontro in casi di passaggi al tribunale per insolvenze o peggio fallimenti del richiedente e quindi avere un elemento in più per valutare la rischiosità della piattaforma. Ma se mancano i due punti precedenti, figuriamoci se possiamo arrivare a questo.

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Impossibilità di sapere i risultati reali della gestione di Quanloop

Come risultati reali della gestione, intendo se Quanloop ha una gestione profittevole o in perdita, e se è abbastanza capitalizzata per poter coprire.

Oltre a quanto indicato all’inizio dell’articolo sui risultati del fondo, non sono riuscito a trovare assolutamente altro. Oggi ormai è indispensabile conoscere i risultati di un richiedente che utilizza i nostri fondi per le proprie attività, e gli utili di questa attività per fornirci il rendimento e rimborsarci il capitale!

Il fatto di non conoscere questi risultati, soprattutto in questo clima di segretezza che si respira utilizzando la piattaforma e cercando approfondimenti, è assolutamente inaccettabile a mio avviso.

Qualcuno di voi è riuscito ad ottenere informazioni migliori in merito? Vi prego di segnalarmelo.

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Interessi giornalieri e investimenti a brevissimo termine

Questo è l’unico motivo che posso eventualmente riconoscere ad una scelta di investimento in Quanloop. Essendo completamente slegato, nella sostanza, ai prestiti reali sottostanti, l’investitore può scegliere in qualsiasi momento di liquidare l’investimento e ritirarlo.

Inoltre, gli interessi sono riconosciuti giornalmente, non mensilmente come la maggior parte delle piattaforme p2p o alla fine del periodo, come una parte del business lending.

Questa metodo è già conosciuto agli investitori: è lo stesso del grow and growth di Bondora. Ma in Quanloop gli interessi sono più alti.

Ovviamente, occorre sottolineare ancora una volta che, non essendo contrattualmente legati questi interessi ad un singolo progetto, essi vengono pagati fino a che il business di Quanloop, nel suo complesso, è sostenibile.

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ALTRI PROBLEMI

La Consob italiana di recente ha segnalato i problemi di Quanloop con l’autorità di vigilanza Greco. Tale regolatore ellenico, ha mandato comunicazione a tutte le corrispettive autorità europee, perchè non trovava regolarità con le autorizzazioni ad operare della piattaforma. Quanloop da parte propria ha comunicato che è pienamente in regola con il regolatore estone (paese di dove ha sede). Nonostante questa segnalazione si traduca in un nulla di fatto, risulta molto particolare il fatto che la Consob abbia comunque deciso di esprimere il proprio dubbio di regolarità in modo ufficiale.

Potete trovare la segnalazione direttamente nelle newsletter Consob, al 17 gennaio 2022.

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CONCLUSIONI

Come al solito procedo ad elencare quali sono secondo me i punti forti e di debolezza di Quanloop:

PUNTI DI FORZA

  • Interessi incassati giornalmente, pregando ogni giorno che qualcuno li faccia arrivare anche il prossimo.
  • Possibilità offerta di prelevare in qualsiasi momento il capitale investito.

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • Molta opacità nella gestione dei prestiti e dei relativi risultati.
  • Impossibilità di comprendere i risultati di gestione della piattaforma e della finanziaria che la gestisce. I pochi dati trovati non sono buoni.
  • Segnalazione subite da parte di qualche regolatore nazionale europeo.

E stavolta chiudo direttamente con la risposta alla domanda: Quanloop è uno scam? Direi che non ci sono elementi per dirlo attivamente. Il problema è che nessuno degli elementi della mia ricerca mi ha fornito in modo oggettivo che operi regolarmente. Ergo, anche se non posso dire sia uno scam, NON posso sicuramente dire che non lo sia. E questo, per le mie valutazioni, è già sufficiente.

Risultati Aprile 2023

Eccoci al mio aggiornamento sul p2p lending di Aprile.

Altro mese regolare (mi piace!), dove non ho effettuato molti movimenti di capitale e quindi gran parte degli investimenti hanno avuto possibilità di “ciclare” liberamente producendo profitti. Dopo varie valutazioni, ho aperto posizione pure in un’altra piattaforma di p2p al consumo, Income Marketplace, di cui credo presto scriverò anche una recensione.

Solo neo, escludendo la situazione in Estateguru e Crowdestor che vanno per le lunghe, è che continuano ad esserci alcuni problemi di cash drag in alcune piattaforme, dati dalla mancanza di sufficienti prestiti disponibili dove investire.

Questo mese comunque cercherò nel mio articolo di soffermarmi su quasi tutte le piattaforme dove investo, senza lasciarne molte per strada (penso un articolo così “completo” non lo facessi da un po’ di tempo).

Sotto il profilo dei numeri, sono ora arrivato al 51^ mese di investimenti da quando ho aperto il blog. Gli interessi complessivi questo mese sono stati 478€. Di seguito la solita tabella di dettaglio con tutte le piattaforme:

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Qui di seguito il riassunto dei principali avvenimenti nelle singole piattaforme.

Come sempre, ricordo che se vi interessa iscrivervi in qualcuna di queste, potete approfittare dei bonus dedicati nella sezione Bonus per investitori! Così aiuterete anche il blog di P2P-Italia con un riconoscimento economico!

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MINTOS

Anche su Mintos comincio a far fatica a trovare molti prestiti a breve termine. L’offerta nel marketplace è ancora sconfinata. Ma sto notando in questo periodo si sta spostando verso una durata di medio-lungo termine. A livello generale per quello che sono i loan originator che ho selezionato.

Le occasioni a breve termine cominciano a diminuire. E non voglio cambiare la mia strategia, prendendo prestiti di loan originator buoni, a breve ma con meno del 10% di rendimento lordo, oppure andare su altre finanziarie meno solide.

Per ora ho comunque ancora tutto investito nei miei autoinvest. Avevo già spalmato un po’ del mio capitale a medio termine, attorno ai due anni. Vediamo se le cose continueranno in questo trend anche su questa piattaforma.

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ROBOCASH

Contando che posso contare sul riacquisto pressoché istantaneo dei prestiti di Robocash che volessi liquidare (vengono riacquistati senza problema alcuno il giorno successivo la richiesta, all’incirca) ho allungato ancora la durata media dei miei investimenti in Robocash. Il motivo è sempre lo stesso: voler prendere qualche rendimento aggiuntivo. Nello specifico, anche qui, non scendere sotto il 10% lordo.

Nessun problema di cash drag comunque finora, e ad aprile incasso pure una serie di rate in ritardo che hanno fatto scattare il buyback. Il totale mensile registra 78€.

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ESTATEGURU

Purtroppo altri due progetti in Estateguru mi sono andati in default (uno tedesco, l’ultimo che mi rimaneva ancora in bonis) ed uno finlandese. Purtroppo la situazione che si sta passando in questa piattaforma è ormai molto critica. Tutto sta nelle mani delle azioni di recupero di quello che “è/era?” uno dei più efficienti sotto questo aspetto. Ma ci vorrà qualche mese almeno, ahimé.

I risultati sugli interessi quindi si limitano ai progetti ancora in attività (ormai meno della metà del mio capitale investito), ed il rendimento, che vedete nella tabella ad inizio articolo, ne risente parecchio.

Comunque, non ho ricevuto questo mese nemmeno il solito aggiornamento sullo stato di avanzamento delle procedure di recupero/concorsuali; di solito arrivava nella penultima settimana.

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CAPITALIA

Altro investimento da 1.000€ nella piattaforma di p2b Capitalia. Si tratta di un progetto di ristrutturazione di un edificio di 4 appartamenti a Riga. Preso nel mercato secondario al tasso lordo annuo dell’11,28%.

Come sapete, se avete letto il mio ultimo articolo il business lending nel 2023, Capitalia è l’unica piattaforma di business lending dove aumento gli investimenti oggi. (questo nello specifico è un immobiliare, ma il concetto vale per altri progetti che mi sono promesso di valutare in piattaforma nel prossimo futuro).

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RECROWD

Incasso i primi interessi dei due prestiti sottoscritti a marzo su Recrowd. Solo uno di questi due mi ha già generato interessi, l’altro ha la prima rata che cade nella prima settimana di gennaio. Questi profitti, aggiungendosi a quelli dell’altro progetto preso a gennaio, portano il rendimento complessivo del mese a 12€. Rendimento lordo! non tengo qui conto delle trattenute, per coerenza con i dati mostrati nelle altre piattaforme, anche se, come sapete, facendo da sostituto d’imposta Recrowd versa direttamente il netto.

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ESKETIT

Nessuna novità di rilievo in Esketit. I rendimenti in questa piattaforma sono oggi nella fascia media del mercato (11-12%) e c’è sempre disponibilità di prestiti su cui poter investire.

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LENDERMARKET

In questi mesi il team di Lendermarket, credo in accordo con i referenti di Credistar, stanno continuamente lanciando promo e cashback. Questo per quantomeno limitare la “fuga” di capitali da parte degli investitori in seguito ai problemi di restituzione registrati e diffusi al pubblico da Mintos e l’aumento esponenziale di estensioni (vere/forzate? mah) dei prestiti nella stessa Lendermarket. A questo si aggiungono anche quelli che oggi sono i rendimenti offerti più alti nel mercato del p2p al consumo in valuta euro: è possibile trovare prestiti a lungo termine anche al 18%.

Tutto questo comunque non smuove la mia convinzione di alto rischio. Più alto di quello che si può notare dai soli bilanci del gruppo Credistar. Sto infatti continuando il mio piano di rientro totale dell’investimento, per rigirarlo in altre piattaforme.

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LANDE

Nonostante cause differenti, cioè motivi di fragilità “strutturale” del comparto, anzichè specifica del proponente, e tassi di interessi troppo bassi per essere qui appetibili, anche in Lande ho continuato nei prelievi. Questo contraddicendomi a quello che dicevo negli ultimi mesi, dove prevedevo di restare con una quota comunque consistente: in giro ci sono troppe alternative migliori.

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PEERBERRY

Siamo in un periodo di grandi problemi di cash drag su Peeberry. Togliendo i soliti investimenti immobiliari a lungo termine dei loan originator lituani. Che però scarto per via, come sempre, dell’interesse troppo basso, il 9,5%, ed il fatto che in questa piattaforma non è presente il mercato secondario per liquidare anticipatamente.

Almeno, cash drag per i loan originator che ho selezionato. Sono i miei autoinvest la fonte di informazione qui. Non ho avuto granchè modo di sondare la situazione per le finanziarie che considero più “deboli”.

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PREPAY

Nemmeno ad aprile è stato presentato in piattaforma Prepay. Purtroppo questo è il mio terzo mese consecutivo dove non sono riuscito ad investire. Per cui ho prelevato una parte del mio capitale (1.000€), per non lasciarlo tutto infruttifero. L’ho girato in un’altra piattaforma:

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INCOME MARKETPLACE

Come anticipato nel reportino dello scorso mese, ho depositato ed investito i miei primi capitali in Income Marketplace.

E’ una piattaforma che considero nella fascia ad alto rischio ed alto rendimento del mio portafoglio di p2p lending. Qui si possono ottenere rendimenti nominali fino al 15%, anche se le finanziarie, pur se non in perdita o con equity fragili, sono di recente costituzione. Oppure, in nazioni “esotiche” extraeuropee.

Essendo p2p al consumo, sapete quanto sia importante la solidità dei loan originator che coprono il buyback (come nel caso delle finanziarie che listano prestiti in Income Marketplace). Non siamo a livello trash, anzi, però qui sono obbligato a richiedere rendimento più alto del normale per investirci, rispetto ad altre piattaforme con società più consolidate, o comunitarie. Finora comunque, questo rendimento risulta disponibile.

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TWINO

Altri rimborsi regolari del piano rientro dei prestiti russi in Twino. Onestamente, comincio a pensare che sia passato per questa piattaforma il periodo di “allarme”, generato dalla sovraesposizione passata di prestiti nelle zone colpite dalla guerra.

Questo ha significato che ho smesso di effettuare qui i piccoli prelievi continui di capitale, che seguivano appunto i rimborsi del piano di rientro. Dal mese prossimo, se non ci saranno solide diminuzioni dei tassi, credo ci ricomincerò a reinvestire in altri prestiti.

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CROWDESTOR

Ho ricevuto qualche aggiornamento in Crowdestor su alcuni dei prestiti congelati che ho in portafoglio da tempi immemori. E, soprattutto, anche qualche rata di capitale mi è stata pagata, diminuendo, leggermente la mia esposizione in questa piattaforma. Qui ricordo sto attendendo di liquidare il prima possibile l’incaglio.

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VARIE

Penso quella di Income Marketplace, anticipata ad inizio articolo, non sarà la sola recensione che porterò a breve nel blog. Ho anche nel mirino una recensione “negativa” su Quanloop. In molti me ne stanno parlando e mi chiedono pareri. Cercherò di spiegare perchè secondo me sia una piattaforma da evitare nettamente.

Il business lending nel 2023 – facciamo il punto con Capitalia

In questo articolo ho voluto fare un approfondimento sull’attuale situazione negativa nel settore del business lending, cioè il settore del lending destinato ai finanziamenti aziendali. Ne ho parlato con il CFO di Capitalia Gintaras Matuzas, una delle finanziarie che meglio ne stanno uscendo, vendendo i risultati mostrati ed i miei personali rendimenti, facendomi un po’ raccontare qualche aggiornamento della piattaforma. Questo è quello che ne è uscito.

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Come avrete notato, se mi seguite costantemente, ho accennato varie volte nei miei ultimi articoli al particolare momento economico che stiamo attraversando. E come esso si sta riflettendo negativamente in modo particolare nel p2b, cioè nei nostri prestiti in finanziamenti ad imprese.

Relativamente poco effetto ha avuto nel settore dei prestiti al consumo, con eccezione alle limitazioni alle finanziarie ucraine e a quelle russe, per effetto delle sanzioni. Ma da quel lato la gran parte sta pian piano recuperando i ritardi. Il settore immobiliare non ne ha invece proprio particolarmente risentito.

Dove invece si è assistito ad un aumento vertiginoso di ritardi è stato il settore aziende/piccole medie imprese.

Economia 2023 e crowdlending – le sfide

Il 2022 è stato molto impattante dal punto di vista politico-economico, in termini negativi purtroppo. Si era appena usciti dalla pandemia covid, e l’economia mondiale non si era ancora ripresa del tutto. In particolare nel settore dei trasporti e del reperimento di materie prime per la produzione: vi ricordate le file chilometriche di container via nave nei principali porti mondiali? In questa situazione già fragile, lo scoppio della guerra in ucraina ha dato un altro colpo importante, al settore energetico, facendo esplodere i costi. Non solo ai cittadini comuni, ma pure alle imprese ovviamente, e quelle produttive ne hanno sofferto di più.

Tutte queste conseguenze ce le stiamo ancora trascinando in questo inizio di 2023. E il mondo del crowdlending di certo ne ha risentito. Non molto sul settore prestiti al consumo, ma al business lending sicuramente sì.

Quando parlo con voi di investimenti in p2p lending baltico / est europeo, rilevo che due problemi sono particolarmente vivi nella testa degli investitori italiani:

  • La preoccupazione generata dal non vedere prospettive di termine della guerra in Ucraina, ad oggi.
  • Il particolare momento macroeconomico, caratterizzato da un’inflazione che fatica a calare stabilmente e da tassi di interesse alti (ed ancora in aumento), per contenere l’aumento generalizzato dei prezzi.

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Cercando la possibilità di avere qualche riscontro anche da qualche referente di piattaforma baltica, coinvolta nel settore, ho avuto modo di fare due chiacchiere via etere con Gintaras Matuzas, CFO di Capitalia.

Capitalia

Ho scelto Capitalia come referente per fare un aggiornamento, perchè è stata una delle piattaforme le cui performance hanno risentito finora poco o nulla dell’attuale situazione. Mentre in altre, come Estateguru nel settore immobiliare e Lande nel settore del business lending, abbiamo assistito ad un peggioramento delle solvibilità dei richiedenti, i finanziamenti di Capialia non hanno rilevato aumenti sostanziali nelle percentuali di ritardo, né tantomeno di default.

Statistiche prestiti Capitalia dal 2017 al 2023

Ne ho voluto parlare quindi con Gintaras.

Visti risultati positivi, ho voluto riportare nel blog quali fossero gli accorgimenti che hanno permesso loro di ottenere tali risultati. Ho quindi approfittato della sua disponibilità, per farmi raccontare qualcosa anche sull’avanzamento nel tema dell’adeguamento al regolamento europeo sul crowdfunding. Infine, ho raccolto qualche dettaglio sui programmi futuri di questa piattaforma,

Ad oggi (aprile 2023) Capitalia è l’unica piattaforma di business lending dove sto incrementando il mio personale volume di investimento. Se siete interessati a leggerne la mia recensione, la potete trovare qui: Recensione Capitalia.

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Intervista a Capitalia

Come affrontare la situazione attuale – soluzioni di Capitalia

P2P ITALIA: Nel periodo attuale, i risultati dei prestiti in Capitalia sono stati tra i migliori nel settore del crowdlending baltico, se vediamo il numero e la complessità dei progetti in ritardo e dei recuperi. Gintaras, quali sono le ragioni principali a cui attribuisci questo risultato, anche confrontandosi con i concorrenti che soffrono un po’? Capitalia ha apportato correzioni alle procedure di valutazione dei richiedenti?

Gintaras Matuzas, CFO di Capitalia

GINTARAS MATUZAS: Ci sono 3 fattori importanti quando ci si confronta con la concorrenza, e penso tutti contribuiscano notevolmente ai buoni risultati che vediamo:

  1. Abbiamo iniziato a prestare a società baltiche nel 2010, quindi abbiamo acquisito ormai oltre 12 anni di esperienza nel core business dei prestiti. Nel corso degli anni abbiamo costruito un forte modello di scoring del rischio di credito, procedure efficienti e un team di gestione davvero esperto e con esperienza in questo settore. Inoltre, tutte le nostre decisioni di credito finali sono prese dalla commissione di valutazione, che consente di catturare non solo i rischi storici, ma anche i rischi potenzialmente imminenti, oltre ad essere creativi in situazioni difficili di ritardo o di recupero. Lavorare con le piccole e medie imprese e prestare senza garanzie ci ha insegnato come recuperare i debiti. Negoziando ed essendo flessibili con i debitori, dal momento che la riscossione forzata spesso non porta i migliori risultati.
  2. Noi e gli investitori beneficiamo entrambi del meccanismo di garanzia del portafoglio del Fondo europeo per gli investimenti EaSI (ndr. potete trovare qualche informazione, in italiano, qui: F.do euorpeo EaSI). Questa struttura offre sicurezza alle aziende più piccole garantendo l’80-90% del capitale. In caso di insolvenza o di ristrutturazione di tali prestiti, riacquistiamo tali prestiti e chiediamo fondi di garanzia al EIF.
  3. Mettiamo il nostro denaro in ogni progetto, quindi i nostri interessi sono sempre allineati con gli investitori. Offriamo agli investitori solo progetti in cui siamo felici di investire noi stessi.

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P2P ITALIA: Viviamo in un particolare momento macroeconomico. Inflazione elevata, tassi interbancari in aumento e ombra di guerra a poche centinaia di chilometri dall’Unione europea. Qual è la percezione della situazione nei paesi baltici, in particolare nel settore del finanziamento delle piccole/medie imprese? Come piattaforma di prestito, se qualcosa ti preoccupa nel prossimo futuro, cosa di più?

GINTARAS: Un’inflazione elevata e tassi interbancari elevati significano in realtà che i nostri prodotti finanziari sono più attraenti per le imprese. In altre parole, il nostro finanziamento è ora più economico in questo contesto rispetto a prima e il divario in termini di costi di finanziamento è diminuito (finanziamento bancario contro finanziamento non bancario per le imprese dei paesi baltici).
Parlando della situazione di guerra – abbiamo percepito che per i primi 3 mesi tutti si erano in pausa, non sicuri se avrebbero dovuto investire in sviluppo o crescita. Tuttavia, le cose sono ora più o meno tornate alla normalità e non vi è grande domanda da parte delle imprese per capitale aggiuntivo.
Per quanto riguarda il futuro: il nostro segmento clienti, le piccole e medie imprese (o in realtà le micro e le piccole imprese se guardiamo agli standard europei) non hanno solitamente un debito bancario significativo dove l’Euribor creerebbe un enorme stress. Tuttavia, per l’economia nel suo complesso, il tasso Euribor elevato e ancora in aumento dovrebbe iniziare a mostrare i suoi effetti presto.

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Regolamentazione europea sul crowdfunding

P2P ITALIA: Per quanto riguarda la recente regolamentazione europea del crowdfunding, Capitalia come piattaforma di crowdlending aziendale rientra nel suo ambito di applicazione. Come è la vostra situazione oggi per quanto riguarda le procedure e l’adattamento da rispettare? Come ha percepito l’adozione di questo regolamento europeo da parte dei governi baltici? Sono stati reattivi o c’è ancora qualche argomento che devono accelerare per facilitare la tua operatività?

GINTARAS: Stiamo lavorando a stretto contatto con il regolatore in Lettonia, dove si trova il nostro quartier generale ed il processo funziona bene. Adeguiamo alcune procedure e ci verrà richiesto di apportare alcune modifiche per continuare a utilizzare i meccanismi di garanzia del EIF, in quanto non ancora adottati per le piattaforme di crowdfunding. È un argomento piuttosto ampio ma, in breve, siamo sulla strada della licenza e ci aspettiamo di riceverla entro la fine dell’estate.

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Dettagli sul futuro della piattaforma Capitalia

P2P ITALIA: Parliamo di fiscalità per gli investitori. Avete annunciato in passato la possibilità di una ritenuta alla fonte anticipata sugli interessi percepiti. Questa procedura non riguarda ancora gli italiani, giusto? Lo prevedete in futuro? Perché?

GINTARAS: Insieme al regolamento stiamo preparando la ritenuta alla fonte. Quest’anno iniziamo con il nostro paese base, la Lettonia, e abbiamo già dei piani per la Lituania. In molti casi ci aspettiamo che ci saranno trattati di doppia imposizione tra i paesi lettoni e più popolari da cui provengono i nostri investitori. Consentiamo anche di tenere conti aziendali invece di conti privati individuali e molti o i nostri investitori più grandi utilizzano questa opportunità anche per motivi fiscali.

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P2P ITALIA: Sarà disponibile un conto di deposito per gli investitori anche sulla vostra piattaforma in futuro? O avete intenzione di continuare con il metodo di deposito e di credito effettivo, dove i trasferimenti sono direttamente da/ per gli investitori conti personali?

GINTARAS: Sì, lo annunceremo nei prossimi mesi. Abbiamo già firmato un accordo con un istituto di pagamento paneuropeo e ora lo stiamo integrando nei nostri sistemi. Ciò consentirà agli investitori di avere una comoda elaborazione dei pagamenti e la gestione del portafoglio.

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Conclusioni

Grazie a Gintaras per questo intervento nel blog, spero sia stato utile a voi investitori per poter avere qualche informazione utile in più, e più approfondita, da un addetto del settore!

Da parte mia sono sicuro siamo di fronte ad un momento di “selezione” nel lending ad aziende. Varie piattaforme, con elementi di scoring non consolidati od affinati o, peggio, con una politica di pubblicazione di progetti molto lasciva, subiranno il colpo. Gli investitori, avendo a disposizione ormai un buono storico di statistiche e risultati di ciascuna piattaforma, hanno ormai la capacità di selezionare efficientemente e filtrare i rischi ecessivi. Slostando i capitali e i conseguenti volumi di investimento, contribuiscono anche loro stessi a determinare i destini delle piattaforme, spostando i favori dove il lavoro di selezione e supporto è migliore.

E questo spero sia un incentivo ulteriore alla serietà, per chi vuole essere un player di successo in questo particolare segmento di investimento come, a mio avviso, Capitalia.

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Ricordo infine sempre, se desiderate iscrivervi a Capitalia, potete farlo dal link qui sotto per sostenere il blog di P2P-Italia:

Iscriviti a Capitalia

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Alla prossima e buon investimento!

Risultati Marzo 2023

Eccoci al mio aggiornamento sul p2p lending di Marzo.

Anche a Marzo poche novità rilevanti nelle piattaforme dove investo. Sono contento del portafoglio attuale, per come è stato suddiviso durante il periodo natalizio, e ne sto semplicemente godendo i frutti. Per cui troverete un report leggermente più scarno del solito.

Le piattaforme dove ho puntato stanno facendo il loro dovere (Mintos). Quelle dove ho i fondi in recovery.. stanno “recoverando”, chi più velocemente, chi meno. E, per quanto riguarda le novità, in quelle dove mi sono già inserito (Recrowd) sono più che soddisfatto; in quelle dove non ho ancora depositato, sono ancora in fase di valutazione, che sta andando più lunga del previsto, causa purtroppo miei impegni vari.

Sotto il profilo dei numeri, sono ora arrivato al 50^ mese di investimenti (mi faccio gli autoauguri! :)), da quando ho aperto il blog. Dopo gli aumenti di capitale di gennaio, ho iniziato ad incassare interessi più alti, ovviamente, in valore assoluto. Gli interessi complessivi sono stati, quindi, di 454€. Di seguito la solita tabella di dettaglio con tutte le piattaforme:

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Qui di seguito il riassunto dei principali avvenimenti nelle singole piattaforme.

Come sempre, ricordo che se vi interessa iscrivervi in qualcuna di queste, potete approfittare dei bonus dedicati nella sezione Bonus per investitori! Così aiuterete anche il blog di P2P-Italia con un riconoscimento economico!

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MINTOS

C’è poco da fare, come scritto nel mio aggiornamento sulle Migliori piattaforme, Mintos oggi è di gran lunga la mia preferita in assoluto. Ormai sono arrivato a destinare qui quasi il 25% del mio capitale investito in p2p lending.

Il rapporto rendimento rischio che si può trovare analizzando bene i loan originator è eccezionale, comparato alle altre piattaforme. Sono andato a selezionare anche qualche prestito a media-lunga scadenza (non con molto capitale, dato che come sapete amo la liquidabilità, anche se è ben attivo il mercato secondario). Ebbene sono riuscito a trovare molti prestiti, in formato notes, di ottimi loan originator (es. eleving group) al 14,5%, che equivalgono ad un buon 15% annuo considerando l’interesse composto.

La cosa positiva è che la disponibilità di questi prestiti, sia in termini di numero, sia in termini di importo finanziabile, è enorme. Trovo molto sottovalutata questa situazione da parte degli investitori. Ecco qui i volumi attuali di Mintos, confrontati con quelli storici (dato da p2pmarketdata.com). Nonostante il “filtro” sui loan originator oggi sia molto più alto (il trash, anche se ancora ben presente, è comunque più limitato di un tempo), personalmente trovo il volume di investito non in linea con le potenzialità odierne per gli investitori:

mintos volumi investito p2p lending
Dati da p2pmarketdata.com

E io, ovviamente, ne approfitto.

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ROBOCASH

Nulla di granchè da dire su Robocash. Ormai conoscete tutti la mancanza di prestiti a breve termine (ma che avrebbero comunque un interesse in offerta basso). Dal mio lato, sto incassando interessi di prestiti a medio termine in cui avevo investito qualche mese fa, a vari step.

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RECROWD

A marzo ho investito in due nuovi progetti su Recrowd, portato il totale a 3.

Per “stanchezza” nel ricercare un progetto ad interessi mensili, ad inizio mese ho investito 1.000€ in un progetto full bullet che mi interessava (di tipo “Sport”, in Via Andreoli a Roma).

Poi, nemmeno a farlo apposta, pochi giorni dopo un progetto ad interessi mensili è stato finalmente proposto: un Exclusive a Marina di Scarlino, Grosseto. Dato che l’ho trovato comunque non male, ho investito altri 1.000€ anche lì.

recrowd investimenti immobiliari

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PREPAY

Nemmeno a marzo è stato presentato in piattaforma Prepay un nuovo progetto immobiliare. La piattaforma in queste settimane sta proponendo progetti aziendali, su cui però io per ora preferisco non entrare.

Comunque da anticipazioni ricevute, una riconversione dovrebbe essere proposta a brevissimo, quindi attendo ad aprile.

ESKETIT

Dopo gli abbassamenti dei tassi del mese scorso, in Esketit tutto sta procedendo regolarmente. C’è grqnde abbondanza di prestiti disponibili e evito quelli giordani, che reputo relativamente più rischiosi.

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ESTATEGURU

Non ci sono grosse novità in Estateguru, se non il fatto che gli aggiornamenti mensili promessi sui prestiti tedeschi in default stanno arrivando regolarmente.

Per il grosso di quei prestiti, siamo nel punto in cui si sta cercando di mettere in vendita gli asset a collateral, oppure allo step precedente, cioè di iniziare la procedura di insolvenza verso richiedenti che non hanno rispettato i piani di rientro promessi di recente.

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CAPITALIA

Sto cercando qualche altro progetto da investire in Capitalia. Ce n’era uno molto interessante verso metà mese, un finanziamento ad un’impresa agricola con interesse sull’11,5% annuo. Si trattava però di una nuova tranche rispetto ad un altro prestito in cui avevo già una quota ed ho preferito lasciar perdere per motivi di tenere comunque una buona diversificazione dell’investito.

Attenderò quindi aprile per valutare qualche nuova opportunità, confermando che Capitalia è l’unica piattaforma ora dove trovo sufficientemente conveniente investire nel p2b (prestiti ad aziende).

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SMARTIKA

Se vi ricordate, avevo in passato parlato del mio “esperimento” di investimento su Smartika. E, in questi report, se leggete le tabelle iniziali, vi sarete accorti dei risultati di questo mio investimento. Piccolo, ma che è sempre stato attivo.

Lo scopo era testare un’ulteriore piattaforma italiana che facesse funzione da sostituto d’imposta, per avere anche questa “carta” nel blog di p2p-italia per i lettori che fossero interessati a questa tipologia di asset. Avevo, fra le bozze, un’idea di articolo per parlare appunto di Smartika, dei pregi (fiscalità) e difetti (rendimento).

La cosa è andata a signorine. In quanto a marzo ho ricevuto comunicazione che Smartika sarà fusa con Banca Sella (che già gli era socio). In conseguenza a questa azione, tutti gli investimenti in p2p lending tramite la piattaforma sono previsti in riacquisizione da Banca Sella stessa. Per cui, tutto si azzererà e, mentre i prestiti rimarranno attivi, non saranno più a credito di noi investitori privati, che verremo liquidati, ma di Banca Sella direttamente.

smartika banca sella p2p lending italia

Ma la cosa più importante è che non è chiaro oggi il futuro della piattaforma. Dalla mail ricevuta, sembra cesserà proprio di esistere per come oggi è concepita (un marketplace per investitori privati).

Quindi, poco da dire, presto riceverò il capitale investito e gli interessi accumulati e chiuderò la mia posizione su Smartika.

Per voi lettori, comunque, poco male. Cercavate una piattaforma sostituto d’imposta che fosse presente negli articoli di P2P-Italia? Beh ora c’è a tutti gli effetti Recrowd.

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PEERBERRY

Noto su Peeberry che le valutazioni dei siti di rating sui loan originator dove ho da sempre investito (i polacchi di Aventus group) non sono così alte come mi sarei aspettato dalle mie valutazioni personali.

Contando il fatto che le valutazioni personali sono sempre le più importanti (e anch’io non sfuggo a questo criterio!), ho cominciato a farmi qualche domanda se possa essere effettivamente migliore aumentare la diversificazione su altre finanziarie. Che rendano magari qualcosina di più del 9,5% dei polacchi di Aventus. Non è in gioco ovviamente la valutazione sulla piattaforma, ma i miei criteri di ripartizione del portafoglio specifico.

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INCOME MARKETPLACE

Non sono riuscito a marzo a versare la mia prima quota di capitale in Income Marketplace, come inizialmente preventivato. Nessun problema con la piattaforma, la questione è esclusivamente legata ai miei flussi di cassa perosnali che mi ha costretto a posticipare tale primo deposito.

E’ una piattaforma giovane, ad alto rendimento, di cui ho sicuramente intenzione di investire e nel prossimo futuro anche di presentarci una recensione nel blog.

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TWINO

Dal mio punto di vista, Twino, con la ritornata regolarità di pagamenti rispetto ai conosciuti problemi post sanzioni alla Russia, sta tornando una piattaforma molto interessante. Il fatto di aver a disposizione la possibilità di offrire le Securities (come Mintos e Viainvest), la rende molto appetibile per chi vuol investire in p2p lending.

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VARIE

Mi sono informato sull’iscrizione all’albo dei formatori finanziari AIEF. Sto attendendo alcuni riscontri per le modalità operative e la burocrazia necessaria per buttarmi in questa nuova avventura. Lo scopo sarebbe chiaramente quello di “sfruttare” la mia esperienza specifica nel settore del crowdlending per fare formazione anche al di fuori di queste pagine eteree. Direttamente al pubblico, per far conoscere sempre di più questo settore ancora oggi parecchio sottovalutato nei portafogli di investimento “classici”. Con tutto ciò che riguarda gli specifici rischi ed opportunità da conoscere e valutare, per poter avere dei profitti a doppia cifra. Speriamo la cosa possa andare in porto!

Le migliori piattaforme p2p – Aprile 2023

Siamo entrati in una fase di ribasso di tassi nel mercato del p2p e crowdlending. In controtendenza rispetto al perdurare del momento inflativo ed al rialzo dei tassi base operato dalla banca centrale. La causa è la grande mole di investitori che nei mesi passati si è riversata in questa forma di investimento (ma il p2p non doveva morire con il 2020 come dicevano alcuni? Bah…). Un aumento repentino della domanda di investimento che le piattaforme non hanno voluto seguire completamente adeguando ad occhi bendati l’offerta. Aumentare proporzionalmente l’offerta avrebbe voluto dire, genericamente parlando, rovinare i rapporti attuali di solvibilità.

Quindi, trovandosi di fronte ad un eccesso di liquidità, le finanziarie hanno pensato bene al loro gioco e hanno concesso interessi sostanzialmente inferiori. Questo è un elemento di cui ho tenuto molto conto in questo ranking aggiornato, dando molto peso a chi ha invece mantenuto i rendimenti costanti.

Parlando di solvibilità, mentre il p2p esce sostanzialmente molto bene (finora) dal conflitto ucraino, lo stesso non si può dire per il lending immobiliare ed aziendale (nei baltici!). Qui i ritardi sono aumentati sostanzialmente , come credo lo sia ora il rischio per i progetti che verranno messi nelle relative piattaforme nei prossimi mesi.

Alcune piattaforme hanno performato meglio di altre, chiaramente, ma in alcuni casi il crollo di solvibilità è stato evidente. Chi ha fatto cosa?

Ecco quindi l’aggiornamento della mia “classifica”, che come sempre potete trovare in questa pagina: Le migliori piattaforme – Aprile 2023

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Le valutazioni

Ricordo sempre che, a parte la premessa di questo ranking specifico, sono sempre queste le 6 “caratteristiche” su cui baso i miei voti:

  • Rendimento: il rendimento atteso per un investitore che investe con una buona dose di valutazione dei rischi e dei progetti. NON è il rendimento di un investitore casuale che seleziona con poca attenzione. Quello capite sarà molto minore e varierà a seconda della diversificazione di ambiti e di livelli di rischio della singola piattaforma.
  • Solidità/Rimborsi regolari: Per quanto riguarda le piattaforme di prestiti al consumo, definisce lo stato di salute degli intermediari che offrono il buyback nella piattaforma e/o dei soggetti che gestiscono la piattaforma stessa assicurandone la continuità. Per quanto riguarda invece le piattaforme che finanziano aziende o progetti immobiliari, definisce il livello di regolarità di rimborsi dei progetti; o, dall’altro lato, quanti ritardi possiamo aspettarci nella loro offerta.
  • Esperienza team: uno degli elementi fondamentali per l’affidabilità nella gestione della piattaforma, sia attuale che in prospettiva di continuità futura, trovo sia l’esperienza pregressa del team in ambito di successo in p2p lending o in ambito comunque finanziario (o immobiliare se parliamo di crowdlending immobiliare).
  • Trasparenza: indica il livello di informazioni che la piattaforma mette a disposizione agli investitori, e la loro affidabilità, affinché possano valutare la situazione in essere nel modo migliore possibile e il più vicino possibile alla realtà dei fatti.
  • Regolamentazione: quanto la piattaforma segue correttamente le normative a cui è sottoposta la sua attività, sia di tutela all’investitore (controlli di istituzione esterne, informativa e procedurale), sia in ambito fiscale.
  • Diversificazione: le reali possibilità, all’interno della singola piattaforma, di diversificare correttamente i propri investimenti, su diversi settori, nazioni, gradi di rischio, eccetera.

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Non vi resta che andare al relativo articolo, raggiungibile anche dall’apposita sezione della home del blog!

Risultati Febbraio 2023

Eccoci al mio aggiornamento sul p2p lending di Febbraio.

Piccola cosa per iniziare… P2P-Italia si adegua ai tempi correnti ed inizia a sfruttare l’AI :). Ovviamente non nella redazione degli articoli (quella resterà sempre la mia, pessima ma vera). Però da qui in poi tutte le immagini che inserirò negli articoli, quando non direttamente riguardanti qualche piattaforma, sarà generata da un tool di intelligenza artificiale. Era necessario? No, ma la trovo un’innovazione che bene o male andrà a rivoluzionare parecchio il mondo online e volevo trovarci un posto anche qui.

Tornando alle cose che vi interessano, stiamo vivendo un periodo dove gli interessi sulle varie piattaforme estere sono in fase di ribasso. Parlo del tasso con cui i prestiti vengono offerti. Come mai, dato che l’inflazione è ancora alta ed i tassi BCE stanno aumentando? Perchè, semplicemente, in questo periodo si ha assistito ad un forte aumento degli investitori nel p2p lending. Così alto che varie piattaforme non riescono a soddisfare la troppa domanda di investimento (anche per non peggiorare la qualità dei prestiti). Quindi, come normale legge di mercato, si abbassano i tassi per approfittare di tale surplus di investitori a disposizione. Il trend sto vedendo è generale su varie piattaforme di prestiti al consumo.

Per quanto riguarda invece i miei investimenti, febbraio è stato per me un mese abbastanza statico. Dopo tutti i cambiamenti del mese scorso e lo stralcio che avevo effettuato sui prestiti in default su Crowdestor, ritorno a registrare rendimenti normali.

Sotto il profilo dei numeri, sono ora arrivato al 49^ mese di investimenti, da quando ho aperto il blog. Dopo gli aumenti di capitale di gennaio, ho iniziato ad incassare interessi più alti, ovviamente, in valore assoluto. Gli interessi complessivi sono stati, quindi, di 454€. Di seguito la solita tabella di dettaglio con tutte le piattaforme:

risultati p2p lending interessi profitti

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Qui di seguito il riassunto dei principali avvenimenti nelle singole piattaforme.

Come sempre, ricordo che se vi interessa iscrivervi in qualcuna di queste, potete approfittare dei bonus dedicati nella sezione Bonus per investitori! Così aiuterete anche il blog di P2P-Italia con un riconoscimento economico!

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MINTOS

Dopo gli aumenti di mio capitale investito in Mintos del mese scorso, febbraio è proceduto molto tranquillo ed ho incassato i miei interessi pieni dai loan originator scelti. Altro record di 151€ di profitto in questa piattaforma.

Questa è indicativamente invece la composizione attuale del mio portafoglio loan originator in Mintos. E’ solo parziale, voglio che comunque vi facciate voi le vostre analisi qui!

mintos portfolio prestiti

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ROBOCASH

Avevo il mese scorso risettato i miei autoinvest in Robocash per raccogliere una maggior quota a lungo termine, in conseguenza delle ulteriori riduzioni di tasso nei prestiti a medio. Non ho aggiornamenti da segnalare, incasso regolarmente gli interessi come di consueto.

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RECROWD

Primi interessi ricevuti per me nella piattaforma Recrowd.

Avevo anche aumentato a gennaio la mia quota investita ma mi sto impuntando di finanziare riconversioni che propongano interessi mensili all’investitore, per una questione di cash flow personale. Purtroppo su Recrowd, anche se previsti da qualche mese, la maggioranza continua ad essere con la formula “full bullet”: capitale ed interessi tutti alla conclusione dell’operazione.

Rimarrò in attesa e, nel frattempo, sto valutando anche qualche altra piattaforma immobiliare che dia interessi mensili.

E’ ovviamente però sempre molto interessante Recrowd perchè ha cominciato a fungere da sostituto d’imposta definitivo, applicando l’aliquota “magica” del 26%, aumentando un po’ il netto dei profitti reali.

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PREPAY

A febbraio un altro progetto è stato proposto nella piattaforma di Prepay. Un prestito di piccolo importo ad un’azienda che sfrutta l’ai per le operazioni di trading. Non vi ho però non ho partecipato, dato che qui mi voglio concentrare nel settore immobiliare, che ad oggi considero relativamente più sicuro.

Nemmeno a farlo apposta, infatti, contestualmente è arrivata comunicazione del primo ritardo su un progetto. Si tratta del primo finanziamento aziendale che era stato proposto al pubblico (Generative Care). Nemmeno a questa raccolta avevo partecipato).

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ESKETIT

Anche Esketit ha abbassato il rendimento di qualche suo filone di prestiti.

Nello specifico, ad inizio mese ha portato ad un classico 12% tutti i prestiti emessi dal loan originator della Giordania; prima buona parte di tali finanziamenti era offerta al 14%. Quindi anche il loan originator giordano si adegua a quello che è il tasso standard della piattaforma: il 12%.

esketit prestiti disponibili
Inoltre, notizia proprio di fine mese (non ho fatto a tempo ad aggiornare l’immagine sopra!), anche questo stesso standard del 12 è stato abbassato all’11%.

Io ho reagito… escludendo il loan originator giordano dai miei autoinvest. Perchè deve rendermi uguale un prestito in un paese extraeuropeo, rispetto agli europei, soprattutto in una nazione sì stabile, ma in medio-oriente??

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ESTATEGURU

Nonostante in Estateguru il blocco dei prestiti in default, per la stragrande maggioranza tedeschi, rimane costante, senza novità in incasso, almeno il team della piattaforma sta facendo degli sforzi a livello comunicativo.

Via mail stanno più o meno periodicamente comunicando qualche aggiornamento sulla situazione specifica per singolo progetto in default. Gli aggiornamenti riguardano lo stato della trattativa specifica con il richiedente o, in caso non si sia riusciti a trovare un accordo sul piano di rientro, lo stato della procedura di insinuazione al collaterale per la vendita dell’asset.

Come comunicato anche in una loro live, oggi siamo ancora in una fase preliminare della procedura. Auspicano di dedicare questo 2023 alla risoluzione di gran parte dei casi, almeno nella definizione dell’azione e nella valutazione del possibile recupero, quando non sia possibile proprio far tornare il prestito in bonis con interessi di mora. Un team di avvocati appositamente incaricato sta supportando il team storico di Estateguru in questa eccezionale situazione.

Vedremo come si evolverà la situazione, i progetti in difficoltà in Germania sono veramente molti. Quindi può ben essere che non tutto possa andare sempre secondo i piani. Ciò che comunque mi conforta in parte è che hanno ripreso le comunicazioni specifiche (anche se via mail e non in piattaforma), dopo averle “inconsciamente” tolte.

Nessuna novità ancora, invece, sull’indagine interna sulla regolarità dell’operativo dell’ex team tedesco.

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VIAINVEST

Non so se avete letto l’articolo dello scorso mese (Gennaio 2023).

Beh, quello è avevo scritto riguardo Viainvest è il motivo per cui ho prelevato una certa somma a Febbraio che destinerò ad altre piattaforme.

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CAPITALIA

Ho investito in un altro progetto aziendale in Capitalia. Sto cercando di mantenere in questa piattaforma un capitale costante reinvestendo i rimborsi periodici dei vari progetti che ho in portafoglio. Come già detto, è l’unica piattaforma di crowdlending aziendale di cui non diminuisco il capitale, in quanto qui il tracking record di solvibilità non ha subito peggioramenti in questo periodo difficile di inflazione.

Parlando con il referente della piattaforma, ho raccolto novità a riguardo della paventata ritenuta fiscale in anticipo agli investitori. In realtà la cosa sarà per ora effettiva solo per investitori lettoni e lituani. Tutti gli altri, italiani compresi, NON subiranno questa ritenuta, e continueranno a ricevere direttamente il lordo intero degli interessi. Insomma, un passaggio in meno.

Magari ne parlerò meglio in un prossimo articolo.

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LANDE

Continuo a diminuire la mia quota di investimento in Lande, tenendo sempre fede al principio che voglio espormi meno verso il crowdlending aziendale.

Quindi anche questo mese, ho prelevato gli importi ricevuti dai piani di rimborso pagati.

Non ho però intenzione di proseguire ancora con questi prelievi, ho raggiunto un importo accettabile. Il team lande, anche se piccolo, lo reputo comunque di buona qualità. Il problema è solo la situazione economica generale.

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PEERBERRY

Primo mese di interessi pieni per la mia riapertura dell’investimento nella piattaforma Peeberry.

I tassi qui sono leggermente minori delle altre piattaforme; questo mi frena un po’. Spero che Peerberry non segua l’andamento generale e li diminuisca ulteriormente!

Se, invece, dovesse mantenerli e la media del mercato si avvicinasse quindi all’offerta di Peerberry, allora sì quella sarebbe l’occasione per un mio aumento di investito.

peerberry prestiti disponibili

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AFRANGA

Piccola novità positiva su Afranga: i miei autoinvest impostati hanno ricominciato, dopo vari mesi (estate scorsa) a trovare prestiti su cui investire.

Credo proprio il motivo sia stato dovuto alla diminuzione degli investitori in seguito proprio al problema cash drag degli ultimi tempi e alla riduzione del tasso di interesse offerto al 13%.

Sarà una cosa duratura od un fuoco di paglia? In ogni caso ho sempre la “fortuna” di aver investito in questo periodo in prestiti sul secondario ad un piccolo premio, per avere comunque un rendimento fra il 13,5 ed il 13,9%, alla media durata. Quindi prenderò qualche profitto in più rispetto a quelli dei prestiti oggi disponibili in piattaforma.

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TWINO

Non parlo oramai granchè più di Twino, ma per il semplice fatto che sto ricevendo molto regolarmente il piano di rimborso pattuito per i prestiti russi in cui avevo investito a fine 2021 e che hanno subito il problema blocco finanziario in Russia allo scoppiare della conosciuta guerra ucraina.

Non c’è nessun tipo di problema, capitali previsti rimborsati e interessi incassati.

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VARIE

Fra le varie cose, che mi stanno ancora posticipando l’uscita di vari articoli che ho intenzione di pubblicare (manca il mio tempo!) sto valutando seriamente di procedere ad abilitarmi come formatore finanziario AIEF.

Per quel che mi riguarda, la trovo un ottimo asset aggiuntivo, a livello di competenze. E mi permetterebbe di fornire il servizio di formazione, che alcuni di voi mi hanno chiesto, su tutto quello che riguarda il mondo del crowdlending e dei relativi investimenti.

Cosa ne pensate? Fatemelo sapere anche in privato.

Risultati Gennaio 2023

Eccoci al mio aggiornamento sul p2p lending di Gennaio.

Questo mese moli eventi sono accaduti nelle piattaforme dove investo. Quella che reputo più importante è l’annuncio fatto da Recrowd sul fatto che comincerà a brevissimo a fungere da sostituto di imposta a titolo definitivo, in modo del tutto regolare.

Lato crowdlending aziendale, si continua invece nel periodo di aumento dei ritardi. Ho cominciato a prelevare varie quote da alcune piattaforme. Estateguru in particolare mi sta generando qualche problema di troppo. In Crowdestor, poi, ho deciso di stralciare qualche prestito che ormai ritengo non più recuperabile, visti i troppi mesi senza aggiornamenti ed in situazioni che considero poco rosee.

Per quanto riguarda i risultati dei profitti, sono ora arrivato al 48^ mese di investimenti, da quando ho aperto il blog. Gli interessi complessivi sono stati, quindi, di soli 29€, tenendo conto del mio stralcio in Crowdestor. Di seguito la solita tabella di dettaglio con tutte le piattaforme:

p2p lending risultati

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Qui di seguito il riassunto dei principali avvenimenti nelle singole piattaforme.

Come sempre, ricordo che se vi interessa iscrivervi in qualcuna di queste, potete approfittare dei bonus dedicati nella sezione Bonus per investitori! Così aiuterete anche il blog di P2P-Italia con un riconoscimento economico!

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MINTOS

Ho effettuato un grosso deposito in Mintos, che ho girato interamente in investimento nelle sue Notes, nei loan originator che mi stanno dando più sicurezza in termini di bilancio.

In termini di interessi, ho già anche incassato parte di questo effetto causato dall’aumento della mia esposizione. Sono infatti ritornato, per la prima volta dopo parecchi mesi, ad avere un profitto mensile su di una piattaforma a tre cifre. Ho raggiunto i 117€.

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ROBOCASH

Ho aumentato la quota di investimento anche in Robocash. Nonostante i recenti ribassi dei tassi offerti, essi non hanno intaccato i prestiti a medio termine. Per cui ho lì girato tale aumento, dato che è possibile liquidare in anticipo i prestiti, con una velocità di riacquisto ottima da parte degli altri investitori.

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RECROWD

Ecco poi quella che ritengo la notizia del mese: Recrowd ha annunciato che inizierà a svolgere a pieno titolo la funzione di sostituto di imposta definitivo.

Ciò vuol dire aliquota fiscale fissa al 26% sui rendimenti e la non più necessità per l’investitore di compilare la dichiarazione dei redditi per gli stessi.

Da una mail inviata, e da un webinar esplicativo, hanno descritto la loro partnership con il servizio di pagamento Pitupay di Prestiamoci, società regolarmente iscritta all’albo di Banca d’Italia. E’ lo stesso metodo utilizzato anche dalla piattaforma Evenfi.

Dopo questa notizia, il rendimento netto ottenibile dalla piattaforma aumenta in automatico (spesso, ma dovete verificare la vostra situazione reddituale, l’aliquota del 26% è più bassa dell’aliquota irpef di un investitore). E stiamo parlando di una piattaforma che nell’immobiliare ha un tracking record ai limiti dell’eccezionale, in senso positivo.

recrowd sostituto imposta tassazione

Dal webinar hanno comunicato che il passaggio di regime avverrà appena concluse le documentazioni formali, quindi a brevissimo (qualche giorno/paio di settimane al massimo?).

Ho qualche dubbio da risolvere a riguardo del rapporto fra Pitupay (di proprietà di Prestiamoci) e Recrowd. I contratti di prestito, dai pochi che ho potuto vedere, mi risultano stipulati fra l’investitore e direttamente il richiedente che effettua l’operazione (Recrowd qui non è parte). Se non erro, nel caso di Pitupay, deve essere Prestiamoci che opera da sostituto d’imposta, penso anche se il contratto è generato dalla piattaforma Recrowd (ed i soldi degli investitori sono depositati in un conto estero separato, ma legato alla piattaforma Recrowd. Come funziona il rapporto fra le parti intermediarie? Potrebbe essere un buon momento per effettuare un interpello, chi lo sa…

Comunque ad ora credo opterò per aumentare i miei volumi di investimento anche qui, nelle prossime settimane, grazie a questa possibilità. Al giorno d’oggi, con la normativa europea che entra in vigore al 100% questo novembre (dopo varie posticipazioni) troverei molto ingenuo non essere certi di quello che si sta facendo lato fiscale.

Purtroppo Recrowd non mette a disposizione bonus di benvenuto per i nuovi investitori, ma se volete cogliere la nuova situazione di sostituto d’imposta della piattaforma per testare la piattaforma, potete iscrivervi dal link affiliato di P2P-Italia, questo: Iscrizione Recrowd.

Iscrivervi tramite i link del blog è il miglior modo di sostenere il nostro lavoro, e di permetterci di continuare a pubblicare articoli!

E, a proposito, potete anche leggere la recensione di Reinvest sulla piattaforma. La potete trovare qui: Recensione Recrowd.

Nel frattempo a Gennaio avevo già effettuato il mio primo investimento in questa piattaforma, in un prestito a rendimenti mensili. Avrò i primi interessi a Febbraio.

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PREPAY

Ho incassato a Gennaio gli interessi anticipati del progetto Duplex 2 in Prepay. 47€ che aumentano il mio portafoglio in questa piattaforma. Purtroppo stanno un po’ scarseggiando le opportunità negli ultimi tempi, comunque da febbraio tale media dovrebbe aumentare, bontà dei progetti permettendo!

Approfitto dell’articolo per annunciarvi che con il club Prepay triveneto (che cogestisco, in quanto collaboratore con questa piattaforma), stiamo organizzando un aperitivo a Vicenza martedì 7. Siete investitori Prepay e abitate in zona? Sentiamoci che ci si incontra di persona davanti ad una birra! 🙂

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ESKETIT

Nulla di nuovo in Esketit, i miei recenti incrementi hanno ottenuto i profitti regolarmente attesi e a Gennaio porto a casa 45€ di interessi.

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ESTATEGURU

Estateguru è oggi la piattaforma più problematica per i miei investimenti in p2p lending.

Una grossa fetta di prestiti è in ritardo e se ne sono aggiunti altri 3 in default. Praticamente tutti i default sono in prestiti a richiedenti tedeschi (indipendentemente dalla natura).

Dico che è la più problematica in quanto Estateguru ha inviato una nota dove, in seguito al cambio del management che operava in territorio tedesco, hanno iniziato delle indagini interne sul precedente per accertarsi che non siano state commesse violazioni alle procedure interne di gestione. Ciò significa che nemmeno Estateguru oggi è sicura del corretto operato dei gestori del loro mercato tedesco degli ultimi anni!

La cosa non mi sorprende, dato che lo “scoppio” dei ritardi e dei default di quella nazione va oltre ogni attesa. Causava sempre una percentuale di ritardo maggiore della media della piattaforma, ma quello che è risultato negli ultimi mesi è realmente eccessivo! Vedremo cosa ne conseguirà, i prestiti dove ho investito sono comunque tutti formalmente coperti da un’ipoteca di primo grado, quindi non posso ora considerare irrecuperabile il mio capitale. Però sono un po’ preoccupato per i tempi di recupero nel caso in cui uscissero delle irregolarità di gestione. Vedremo.

Il rendimento di Gennaio in questo mese ne risente ancora, infatti ho incassato solamente 11€.

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CROWDESTOR

Come anticipato, ho deciso di procedere ad uno stralcio di alcuni dei miei prestiti su Crowdestor, quelli in recovery più incagliato. Si tratta di prestiti acquistati ancora nel famoso periodo fine 2019-inizio 2020; il momento antecedente la “grande crisi” del p2p lending. Questi prestiti sono ormai più di un anno dove non si ricevono aggiornamenti, per cui non posso dare molte probabilità di recupero. Rettifico a 0 quindi il mio capitale investito, al netto delle quote parzialmente rimborsate, per un totale di 480€.

Questo è il motivo di quel numero negativo nella tabella dei profitti mensili inserita ad inizio articolo.

A questo aggiungo anche che ho invece ritirato nel mio conto corrente bancario la quota investita in Flex, il fondo remunerativo flessibile di Crowdestor, per altri 250€. Questi erano altri fondi appartenenti ad un vecchio prestito, dove una votazione fra i prestatori di Crowdestor ha scelto la conversione in Flex del relativo capitale per operare un rimborso anticipato rispetto alle procedure forzose di recupero della piattaforma (alcune volte è possibile, dipende dagli accordi con il richiedente). Ero vincolato a tenere tale quota ferma nel fondo per 3 mesi e poi potevo prelevarla. E’ accaduto così.

Infine, considero anche la quota interessi del mese, che a Gennaio è stata la bellezza di.. 1€.

Ecco perchè non mi sogno di mettere nemmeno un euro in più in questa piattaforma e attendo i lenti recuperi.

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VIAINVEST

Il supporto di Viainvest mi ha molto innervosito questo mese.

Ebbene, ho ancora vari prestiti nelle credit line aperti, accesi molti mesi fa. Nessun problema di incasso dei relativi interessi, tutti pagati regolarmente, ma continuano ad essere in buona parte estesi. Possibilità correttamente prevista dal contratto al momento della sottoscrizione.

Sono ritornato con il supporto sul punto dell’aver tolto dalla sera alla mattina la possibilità (anch’essa presente in passato in contratto) di ricevere il rimborso anticipato del capitale, quando richiesto, sui prestiti a durata maggiore di 120 giorni. E’ accaduto con il passaggio alle normative sui nuovi strumenti, le Securities, senza in alcun modo consultare, nè tantomeno avvisare con anticipo gli investitori. Vi ricordate?

All’epoca non avevo mai contattato il supporto, avevo seguito semplicemente tutte le discussioni di altri investitori sui gruppi Telegram che si trovavano nella mia stessa situazione. Ora invece, dato che sono ancora “fermo” ad una quota di circa il 50% del mio capitale nelle credit line (quota che sta diminuendo, ma molto lentamente), ho deciso di provare a sentire qualche novità direttamente da Viainvest.

Nella conversazione che ho avuto hanno giustificato la rimozione come possibile in quanto non era prevista nel contratto originale con il richiedente, ma una semplice “opzione aggiuntiva” CONCESSA da Viainvest. Peccato che su questa CONCESSIONE (generosissima), descritta e spiegata nelle FAQ operative molti investitori ci hanno basate le proprie scelte di investimento. Il famoso Manual buyback.

viainvest credit line

Vero, non era contrattuale, ma hanno tolto comunque dalla sera alla mattina un elemento (direi quantomeno importante) sulle scelte finanziarie di un investitore privato.

Non è per me un gran peso tenermi in pancia queste credit line, attenderò il loro rimborso, lento, ma costante. E il loro adeguamento alle normative FCMC, con l’offerta di strumenti che trovo leggermente più sicuri, allo stesso interesse è cosa apprezzabile.

Il problema è che trovo una totale mancanza notata di rispetto verso l’investitore in questa mossa. Sembra, uso il condizionale, un metterla in quel posto agli investitori sulla questione credit line, dato che avrebbero sicuramente esercitato l’opzione di rivendita nel caso in cui fossero venuti a conoscenza in anticipo della necessità di togliere l’early exit in seguito al cambio regolamentazione.

A questo devo aggiungere anche vari giorni di non funzionamento del sito di Viainvest. Che, se vi ricordate anche in passato, ho varie volte detto che fa “andare in bagno a scaricare solido”.

Per tali ragioni ho deciso che diminuirò di molto la mia presenza in Viainvest. Ci sono alternative similari e per principio non ritengo corretto tale trattamento subito.

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CAPITALIA

Ho ricevuto il secondo rimborso completo (in tempo) nei progetti ad alta capitalizzazione su cui sto investendo con Capitalia.

Dato che ritengo tale gruppo quello che sta maggiormente performando nella difficile situazione attuale del crowdlending ad imprese, qui la mia scelta è di rimanere con una quota di investimento e di non diminuirlo.

Ho perciò selezionato un altro prestito a media durata, con interessi mensili e ci ho messo un altro 1.000€.

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LANDE

Come avevo anticipato, vista la difficile situazione del crowdlending aziendale, con quote di ritardo che stanno aumentando, anche Lande, ho iniziato a diminuire l’investimento in questa piattaforma, prelevando i rimborsi capitale di Gennaio.

Il totale in Lande della mia quota è quindi calato e credo la farò calare ancora nelle prossime settimane.

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PEERBERRY

Come anticipato, ho ripreso il mio vecchio account in Peeberry e ne ho versato una quota di 2.000€ per riprendere ad investire in questa piattaforma.

Lo avevo già tenuto in conto quando ero uscito, timoroso degli effetti dello scoppio della guerra su di un gruppo, quello Aventus, molto esposto in Ucraina. I miei timori però non hanno avuto grande riscontro, fortunatamente. Il recupero delle posizioni è stato molto veloce, molto di più rispetto a quello di altre piattaforme. Il tasso di recupero è oggi al 62% del capitale là investito, dopo appena 10 mesi. In ogni caso Peerberry sembra non aver subito il colpo.

peerberry recovery

Attenderò casomai i bilanci di Aventus per incrementare la mia quota, ma Peerberry è un colosso; è una piattaforma dove non posso rimanere fuori se non ci sono pericoli pendenti.

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LENDERMARKET

Sempre in atto la mia strategia di liquidazione del mio investimento Lendermarket, in seguito ai troppi dubbi sulla situazione dei rimborsi dei prestiti.

Quasi il 100% di questi va in buyback su Lendermarket ed i pending payments di Creditar su Mintos NON sono stati interamente rimborsati alla fine dell’anno, ma solo per un 6% circa. In Mintos Creditar ha chiesto un prolungamento del piano di rimborso dei pending che andrà fino a Maggio di quest’anno (ma è realmente credibile?).

Sono soddisfatto della mia scelta di fermarmi nell’investimento su di loro e di liquidare pian piano.

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AFRANGA

In Afranga a Gennaio c’è stato l’abbassamento del tasso di interesse generale offerto. E’ passato dal 14 al 13% attuale. Era una mossa prevedibile, anche se non dichiarata, in quanto come sapete c’è una situazione di eccesso di investitori rispetto alla disponibilità di prestiti.

La cosa personalmente mi tocca poco, in quanto avevo già investito attraverso il mercato secondario in prestiti a medio o lunga scadenza al tasso del 14%, nettato di uno 0,qualcosa, per pagare un premio a chi li vendeva per farci una plusvalenza. Con il senno di poi, è stata una scelta azzeccata, perchè posso tenere investito in questa piattaforma ad un rendimento maggiore di quello attuale.

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VARIE

Credo da febbraio, visti gli incrementi di capitale che ho depositato nel p2p lending, dovrebbero aumentare anche gli interessi mensili. Farò poi qualche indagine in più sulla struttura che sta dietro all’istituto di pagamento di Recrowd, che ha permesso di far loro da sostituto. E, cercherò anche di pubblicare un articolo a metà mese, tempi lavorativi permettendo, ma ho ancora qualcosa in cantiere!

Buon investimento!

Risultati Dicembre 2022

Eccoci arrivati anche al mio aggiornamento sul p2p lending di dicembre.

Molti aggiornamenti di fine anno li ho riportati nel mio recente articolo sulle Migliori Piattaforme, quindi questo mese il report sarà un po’ più leggero del solito in termini di argomenti. Mi concentrerò sostanzialmente sulle mie scelte di investimento.

Questo mese è andato benino, nel senso che il risultato profitti non è stato eccezionale, a causa soprattutto dei ritardi nel crowdlending aziendale.

Per quanto riguarda i risultati dei profitti, sono ora arrivato al 47^ mese di investimenti, da quando ho aperto il blog. Gli interessi complessivi sono stati di 392€. Di seguito la solita tabella di dettaglio con tutte le piattaforme:

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Qui di seguito il riassunto dei principali avvenimenti nelle singole piattaforme.

Come sempre, ricordo che se vi interessa iscrivervi in qualcuna di queste, potete approfittare dei bonus dedicati nella sezione Bonus per investitori! Così aiuterete anche il blog di P2P-Italia con un riconoscimento economico!

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MINTOS

Altro mese molto positivo su Mintos dove sto incassando gli interessi del mio portafoglio creato a fine estate. In totale sono 85€ questo mese.

Non ho effettuato modifiche negli autoinvest, non ce n’è stato mai bisogno: i tassi delle notes continuano ad essere alti e la disponibilità dei loan originator che mi interessano pure.

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ROBOCASH

A dicembre c’è stato ancora un abbassamento dei rendimenti in Robocash, questa volta nella fascia di medio termine (90gg-2 anni). La nuova griglia è questa qui (con in rosso i ribassi):

E’ evidente stiano spingendo per far investire a lungo termine (maggiore di 2 anni). Considerando che tali prestiti sono rivendibili alla piattaforma, credo ora sposterò una piccola parte dei miei attuali investimenti in tale fascia per prendermi interessi pieni.

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PREPAY

Non ho effettuato investimenti a dicembre su Prepay. L’ultimo progetto aziendale non mi ha convinto nell’offerta. Sono invece propenso ad investire nel nuovo progetto immobiliare che aprirà il 2 Gennaio.

Mi segnalano che è ancora attiva la campagna di crowdfunding per diventare soci di Prepay, contano di chiudere il round in questo semestre. A breve diffonderanno dettagli su un incentivo per la sottoscrizione di alcune categorie di quote, vi informerò prossimamente meglio nel dettaglio qui negli articoli del blog. Se nel frattempo comunque potreste essere interessati, contattateli pure nel gruppo telegram (come forse saprete ho iniziato con loro privatamente una collaborazione, quindi posso farvi da tramite).

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ESKETIT

Ho aumentato a Dicembre la mia quota in Esketit, depositando altri 1.500€ circa. Sto investendo cercando comunque di tenere una quota sotto il 50% nei prestiti in Giordania, per una mia diversificazione geografica coerente, anche a costo di rinunciare ad una frazione di % di rendimento.

Sono stato avvisato da un gruppo Telegram europeo di alcune note non positive sul bilancio di gruppo di Esketit, a riguardo della troppa commistione di alcune voci che non permettono di capire bene la natura dei costi e la composizione degli assets. Ci darò un’occhiata e, con l’occasione, chissà che non riprenda la serie sull’analisi bilanci delle piattaforme in un prossimo futuro.

Come sapete se avete seguito il blog, potete leggere la mia recente recensione della piattaforma qui: Recensione Esketit.

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ESTATEGURU

Questo mese è stato il peggiore di sempre per me in Estateguru: non ho avuto nuovi default, ma il numero di progetti con qualche ritardo è aumentato molto. Oggi più del 50% dei miei progetti è in questa situazione e, come vedete, ho incassato solo 13€ di interessi a dicembre.

Sicuramente un po’è dovuto alle transazioni in corso a fine anno, ma è chiaro che la situazione in generale sta qui peggiorando. I prestiti in Germania in particolare, sono quelli che si sono deteriorati in modo più evidente, praticamente nessuno è current. Imbarazzante.

Sto cominciando a valutare la messa in vendita di qualche prestito, nel mercato secondario, o forzosa con la perdita del 35% del capitale.

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CAPITALIA

Con il nuovo anno, e con i problemi riscontrati in Estateguru, sto valutando di aumentare la mia quota in Capitalia dove comunque continuano a mantenere costante il livello informativo sulle situazioni dei richiedenti e non ho notato particolari ritardi nei progetti che ho finora sottoscritto.

Approfitterò delle prime settimane dell’anno per valutare quindi qualche altra azienda da finanziare in questa piattaforma, vediamo se ne troverò di adeguate.

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CROWDESTOR

Ottima situazione anche su Crowdestor dove incasso a Dicembre l’enorme cifra interessi di…. 1€. Solite situazioni, pochi aggiornamenti ma nei primi mesi 2023 dovrei rientrare almeno dei progetti che sono stati convertiti nella modalità Flex e diminuire l’esposizione nella piattaforma per qualche centinaio di euro.

crowdestor flex

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LANDE

Su Lande ho incontrato purtroppo il primo progetto in default, per un piccolo importo (100€): un finanziamento ad azienda agricola con il suo ultimo raccolto di grano come collaterale. Si andrà in tribunale per tentare di recuperare l’importo.

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VIAINVEST

Non è ancora stato sistemato il funzionamento degli autoinvest, cosa che mi costringe ancora all’investimento manuale nella piattaforma. Anche a costo di aumentare l’importo medio di sottoscrizione per singolo prestito.

Però come già detto più volte secondo me il passaggio alle Securities è stato un evento molto positivo per Viainvest, il rischio generale è leggermente diminuito. Peccato appunto la pessima gestione del sito web sulla transizione a questi nuovi strumenti. Ma, diciamocelo, il sito web di Viainvest non è mai stato una dei suoi lati migliori.

E, infatti, ancora sono in attesa dei rimborsi rimanenti dei prestiti in formato tradizionale (nella categoria credit line). Gli interessi vengono pagati normalmente, ma in vari casi il richiedente estende tale prestiti, come da sua facoltà. Se vi ricordate, infatti, con il passaggio alle normative FCMC per la gestione delle Securities, hanno qui tolto la possibilità di liquidare alla piattaforma in anticipo l’investimento.

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TWINO

Niente di nuovo in Twino: il rimborso dei prestiti russi procede lento ma regolare e sto pian piano procedendo al ritiro dei fondi dalla piattaforma. Ripeto che Twino è una delle piattaforme buone, il motivo del mio ritiro è per non avere una fetta del mio portafoglio troppo sbilanciata sui prestiti al consumo.

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LENDERMARKET

Sto continuando in Lendermarket la mia azione di prelievo dei fondi, in seguito agli anormali quote di ritardo nei rimborsi nella piattaforma nelle scorse settimane e nella riduzione dei pending in Mintos (dove nei primi giorni di Gennaio si dovrebbe conoscere la capacità reale di versamento in seguito agli accordi presi in precedenza).

Per fortuna il mese di Dicembre è stato comunque molto buono sotto il profilo degli interessi, in quanto una parte di questi ritardi, a me, è arrivata alla scadenza del buyback e quindi liquidata. 81€ il profitto totale del mese.

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RECROWD

Sono ancora alla ricerca di un investimento adeguato nella piattaforma Recrowd.

Personalmente, voglio attendere qualche progetto che riconosca interessi mensili, preferisco inizialmente evitare di investire quando viene pagato tutto full bullet, al termine dei 12 o più mesi di lavori. Vediamo se ne aprirà qualcuno di questo tipo a Gennaio, se no rivedrò un po’ il mio obiettivo, in un modo o nell’altro.

Ricordo poi sempre che potrete leggere la recensione di Reinvest sulla piattaforma. La potete trovare qui: Recensione Recrowd.

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AFRANGA

Non si arresta la situazione di eccesso di investitori in Afranga rispetto ai prestiti che lo staff Stikcredit decide di listare in piattaforma. Ormai per avere prestiti al tasso nominale del 14% è necessario passare solamente dal mercato secondario, attendendoli in vendita da chi li propone a premio.

Come scritto anche nel mio recente articolo Le migliori Piattaforme, lo stesso staff di Afranga ha consigliato di diminuire i propri importi di investimento perchè Stikcredit non ha intenzione di aumentare l’offerta a discapito della qualità (e questa è comunque una buona cosa).

Tutto regolare invece sotto l’aspetto del pagamento interessi. Non ho notato in Afranga un sostanziale peggioramento della quota ritardi rispetto al resto del 2022 (che comunque non è fra le più basse, ma qui c’è la solidità del gruppo Stikcredit che non ha dato segnali di problemi).

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VARIE

Sto pensando di rientrare a Gennaio in Peeberry. I gruppi di loan originator nella piattaforma che avevano prestiti in Russia e Ucraina sono riusciti ad uscire benissimo dai problemi legati allo scoppio della guerra. Nelle principali del gruppo Aventus poi si riesce ad avere un ritorno del 10-11% lordo quindi credo proprio sarà la prima (non) nuova piattaforma dove investirò nel 2023.

A Gennaio ho inoltre previsto di investire nuovi capitali nel p2p lending, aumentando un po’ la quota nel mio portafoglio. Sto in questi giorni selezionando le piattaforme dove incrementare la posizione.

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Profitti Mensili

Il mio portafoglio p2p

Esketit – La recensione

Eccoci ad un’altra recensione, su una piattaforma di p2p lending in cui sto investendo da vari mesi con una certa tranquillità. Sto parlando di Esketit.

Esketit è una piattaforma irlandese di prestiti al consumo. La sede è solo formalmente in Irlanda, immagino per motivi fiscali interni, perchè il team operativo e la gestione dei rapporti con i loan originator sono in Lettonia. Insomma, stiamo parlando di un’altra alternativa di p2p lending baltico, che sta crescendo molto in questi mesi anche come volumi di investimento.

E’ attiva dal 2020 ed è stata lanciata dai founders e proprietari di Creamfinance, un gruppo finanziario lettone attivo in questa tipologia di prestiti dal 2012.

Iscriviti a Esketit da qui

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ESKETIT E CREAMFINANCE

Creamfinance è molto noto agli investitori di lunga data di p2p lending, dato che in passato è stato uno dei più famosi loan originator di Mintos.

Analogalmente a vari altri loan originator solidi (come Stikcredit o PlacetGroup, per citarne alcuni), anche Creamfinance ha sposato la strategia di costruirsi una propria piattaforma di intermediazione per la raccolta di fondi per i prestiti al consumo che emetteva. In seguito a ciò, nel 2020, ha abbandonato il marketplace di Mintos (rimborsando totalmente ed in anticipo agli investitori tutti i suoi prestiti all’epoca esistenti) ed ha fondato la piattaforma Esketit.

Piccola (ma non tanto) differenza, è che la società che gestisce la piattaforma Esketit NON fa parte formalmente del gruppo Creamfinance, ma è di proprietà dei due founders dello stesso gruppo Davis BaronsMatiss Ansviesulis. Insomma, Creamfinance ed Esketit appartengono agli stessi proprietari, ma non fanno parte dello stesso gruppo societario. Sembra un dettaglio da poco, ma occorre tenerlo presente.

Dal lancio della piattaforma i volumi di investimento si sono subito espansi moltissimo, sfruttando appunto la popolarità e la storicità solida del gruppo. Qui sotto i dati a Dicembre 2022:

Esketit, p2p lending, statistiche

I bilanci di Creamfinance (gruppo) sono presenti nel sito di Esketit. Sono revisionati da BDO, non una bug4, ma una delle più conosciute società di revisione del settore finanziario dell’est europa; BDO revisiona anche Robocash, più vari bilanci di loan originator di Mintos. Ci dicono che nel 2021 il gruppo ha avuto un utile di poco meno di 3,5 milioni di € ed è arrivato ad un equity di 14,6 milioni. Sono numeri molto buoni per questo settore e ci sono utili, come sapete, dato che Creamfinance fornisce il buyback. Per dirla tutta, nel 2020 Creamfinance ha subito una perdita di mezzo milione di euro, legata all’effetto pandemia e all’aumento di alcuni costi di struttura, ma nei restanti degli ultimi 4 anni è sempre stata in utile.

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I LOAN ORIGINATOR

I loan originator attivi in Esketit sono 4 nel momento in cui scrivo, attivi ciascuno su una singola nazione (Polonia, Repubblica Ceca, Spagna e Giordania). Di questi, solo i primi 3 che ho elencato fanno parte del gruppo societario di Creamfinance; il quarto non ha legami di partecipazione ma è comunque posseduto dai founders della piattaforma, che, come detto possiedono anche la proprietà del gruppo Creamfinance vero e proprio.

In passato erano attivi anche altri loan originator (in Messico, in Lettonia ed un secondo in Polonia). Ad oggi però non stanno più emettendo prestiti nella piattaforma di Esketit.

Esketit, p2p lending, loan originator

E’ chiaro che la “specialità” di Esketit è il loan originator in Giordania, un paese dove ora possiamo investire in p2p lending solo attraverso questa piattaforma. Non valuto qui la solvibilità generale della nazione giordana, ovviamente però per i prestiti di tale paese viene spesso riconosciuto un interesse superiore rispetto agli altri: è un ottimo modo per cercare qualche rendimento in più, assumendosi un rischio leggermente superiore.

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I PRESTITI SU ESKETIT

In Esketit sono presenti tre tipologie di prestito:

  • Business loans: finanziamenti ad aziende, che sto vedendo sono molto rari in questa piattaforma e di cui non ho grande esperienza qui.
  • Installment loan: prestiti al consumo a medio termine (in media 12 mesi di durata). In questa tipologia rientrano soprattutto i prestiti in Giordania.
  • Short term loans: prestiti al consumo a brevissimo termine (normalmente 30 giorni). Questa è invece la tipologia principale dei prestiti europei di Esketit, ma sono comunque qui presenti, a rendimento più alto, anche prestiti in Giordania.

Nel momento in cui scrivo (dicembre 2022) i prestiti hanno un rendimento che va dal 12 al 14%. Normalmente i prestiti europei sono offerti al 12% di interesse. I prestiti short term loan in Giordania invece hanno un’offerta al 14%.

Tutti i prestiti sono coperti dalla copertura di buyback da parte del loan originator, che scatta quando sono passati 60 giorni di ritardo da una delle rate del prestito. In questo caso, vengono rimborsati all’investitore la quota capitale rimanente più gli interessi maturati per il periodo in ritardo. Il buyback, come da contratto, viene fornito dal loan originator (non da Esketit!).

I prestiti hanno la possibilità di essere estesi, fino ad un massimo di 5 volte. Guardando le statistiche, storicamente sono i prestiti in Giordania che subiscono ogni tanto un’estensione (circa il 30% delle volte).

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MARKETPLACE

Parto col dire che il deposito dei fondi in Esketit avviene oggi attraverso un conto svizzero della piattaforma (e quindi non all’interno dell’Unione Europea). Non la trovo proprio un agevolazione per gli investitori.

Il marketplace di Esketit, invece, è impostato secondo i classici canoni del p2p lending al consumo dei paesi baltici.

E’ presente una sezione del mercato primario, dove possiamo selezionare le nostre scelte di sottoscrizione da una lista di prestiti aperti all’investimento.

Esketit, p2p lending, prestiti

Sono presenti anche dei classici filtri per poter visualizzare meglio i prestiti di nostro interesse nel totale dei prestiti disponibili. Pochi, dato che la diversificazione dei prestiti in Esketit non è molta.

Cliccando su ciascun prestito, si possono analizzare i dettagli dello stesso.

Esketit, p2p lending, prestiti

Non sono molti dettagli, anzi non c’è praticamente nulla in più di utile rispetto a quello visibile nel marketplace. Anche Esketit si “adegua” a quello standard baltico sul fornire pochi dettagli del richiedente finale del prestito: l’investitore sta sostanzialmente investendo nel loan originator, non nel richiedente finale.

Comunque sono sempre convinto che un dettaglio maggiore su questo aspetto possa sempre dare qualche elemento in più di fiducia sulla concretezza ed esistenza reale dei singoli prestiti alla base.

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AUTOINVEST

Prima di parlare dell’autoinvest vero e proprio, per Esketit ho voluto spendere due parole anche per le strategie preimpostate dalla piattaforma.

In varie piattaforme infatti, a fianco della possibilità di settaggio autonomo, vengono proposte all’investitore degli autoinvest “preimpostati” dalla piattaforma stessa. In questi casi l’investitore non deve far altro che sceglierli fra le varie opzioni e attivarli, senza altra operazione alcuna. La scelta è resa possibile mostrandogli brevemente le caratteristiche tipiche di ciascuna strategia di investimento (le più rischiose e con più rendimento, le più sicure ma meno profittevoli, le più bilanciate, etc.).

Anche in Esketit tale opzione di strategia preimpostata è disponibile, in tre versioni, eccole qui sotto:

Esketit, p2p lending, strategy

Dicevo, di solito non ne parlo nelle mie recensioni, perchè spesso queste strategie non sono altro che un espediente per la piattaforma per “scaricare” agli investitori più inesperti, che non spendono troppo tempo nel settare i propri investimenti, prestiti o loan originator che solitamente non vengono scelti dagli autoinvest degli investitori più scaltri, perchè poco efficienti.

Ho invece analizzato queste strategie in Esketit e queste mi sembrano invece ben impostate, divise bene, e particolarmente utili alla profittabilità degli investitori più principianti. Certo, la cosa è favorita dal fatto che non c’è molta diversificazione fra i prestiti: tutti sono emessi oggi dal gruppo Creamfinance e i maggiori rendimenti sono dati dalla presenza o meno di una quota di prestiti in Giordania (più rischiosi e a interesse più alto) nel portafoglio proposto.

E’ poi sempre possibile, ovviamente impostare un classico autoinvest.

Gli step per il settaggio sono simili a qualsiasi altra piattaforma classica di prestiti al consumo.

E’ possibile impostare:

  • quanti € di capitale destinare all’autoinvest
  • i range di % di interesse, durata rimanente del prestito
  • il paese del prestito
  • i loan originator (su singoli paesi, ci possono essere vari loan originator del gruppo Creamfinance)
  • Lo stato attuale del prestito (se investire in soli prestiti current o anche in ritardo; fa poca differenza)
  • Altri dettagli

Come al solito, io preferisco sempre creare un autoinvest per nazione (o uno per paio di nazioni), per tenere gestito e meglio monitorato l’andamento del mercato in termini geografici.

Esketit, p2p lending, autoinvest

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MERCATO SECONDARIO

In Esketit è presente un mercato secondario per liquidare i propri prestiti in anticipo.

Per vendere i propri prestiti è sufficiente andare nella sezione “Portfolio”.

Qui, nella lista dei singoli prestiti sottoscritti, è presente nella destra di ciascuna linea di prestito il pulsante “Sell”.

Esketit, p2p lending, mercato secondario

Cliccando è possibile impostare per ciascun nostro prestito selezionato l’importo da vendere: è possibile anche decidere di vendere solo una parte della nostra quota di prestito.

E’ inoltre possibile anche impostare uno sconto o un sovrapprezzo, in %, sulla quota che vogliamo vendere. Per incentivare gli acquirenti all’acquisto, per una liquidazione veloce (in caso di sconto), oppure per tentare un extraprofitto da tale vendita (in caso di sovrapprezzo).

I passaggi comunque sono molto semplici e veloci.

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BONUS ISCRIZIONE

Come per molte altre piattaforme, anche per i nuovi iscritti ad Esketit è previsto un bonus di benvenuto.

Iscrivendovi dal link qui sotto, potrete avere un cashback dello 1% sul vostro conto per tutti gli investimenti che vi effettuerete nei primi 30 giorni, fino ad un massimo di 1.000€ di bonus.

Iscriviti a Esketit da qui

Ricordatevi di passare a consultare la pagina di Bonus iscrizione di P2P-italia, per rimanere sempre aggiornati sulle ultime offerte!

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CONLCUSIONI

Infine, come al solito per concludere, ecco quelli che secondo me sono i punti di forza e migliorabili della piattaforma:

PUNTI DI FORZA

  • Gruppo Creamfinance solido finanziariamente
  • Ottimo storico di solvibilità
  • Grande semplicità d’uso

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • Contratti stipulati con la piattaforma Esketit, non direttamente con il loan originator
  • Poca diversificazione possibile
  • Deposito in piattaforma avviene verso un conto corrente svizzero

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Piattaforme alternative:

Afranga

Viainvest

P

C

Risultati Novembre 2022

Eccoci arrivati al mio aggiornamento sul p2p lending di novembre. In queste settimane sono stato abbastanza impegnato dal lavoro e non sono riuscito ad occuparmi granchè del blog. Ve ne sarete accorti dal fatto che non ho pubblicato il solito articolo mensile su recensioni o varie del p2p lending, ma recupererò di certo durante le festività di fine anno.

Il mese a livello di profitti è andato comunque abbastanza bene. Sto come al solito diminuendo gli investimenti in piattaforme che hanno aumentato il loro rischio negli ultimi mesi (es. Estateguru), ed in piattaforme che danno problemi di cash drag (es. Afranga).

Al contempo ho aperto un conto anche in un’altra piattaforma italiana: Recrowd.

Per quanto riguarda i risultati numerici, sono ora arrivato al 46^ mese di investimenti, da quando ho aperto il blog. I profitti complessivi da interessi sono stati di 521€. Di seguito la solita tabella di dettaglio con tutte le piattaforme:

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Qui di seguito il riassunto dei principali avvenimenti nelle singole piattaforme.

Come sempre, ricordo che se vi interessa iscrivervi in qualcuna di queste, potete approfittare dei bonus dedicati nella sezione Bonus per investitori! Così aiuterete anche il blog di P2P-Italia con un riconoscimento economico!

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MINTOS

Mintos ha annunciato il ribasso della trattenuta fiscale ad anticipo al 5% a tutti i cittadini europei che abbiano fornito prova della residenza fiscale. Prima, tale trattenuta era del 20% o del 10% per noi italiani se presentavamo tale certificato di residenza.

La modifica, che segue comunque un aggiornamento della normativa nazionale lettone (è infatti stata applicata anche da Viainvest), sarà attiva da Gennaio 2023.

Per quanto riguarda i miei investimenti, non ho effettuato grosse modifiche al portafoglio, trovo la conformazione attuale molto performante e ho superato questo mese i 90€ di interessi. Sto in pratica sfruttando le ottime opportunità di rendimenti sui loan originator in cui ho investito quest’estate.

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ROBOCASH

Altro mese completamente regolare e senza novità su Robocash.

Per quanto riguarda i miei investimenti, ho ricevuto in questo periodo un blocco di buyback per prestiti che sono andati in ritardo. Questo è il motivo per cui ho incassato interessi elevati questo mese, per 70€.

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PREPAY

Dopo uno split in due dell’operazione, che ha ridotto l’importo richiesto per il finanziamento in piattaforma (non si riusciva facilmente a raggiungere il minimo richiesto), la raccolta del progetto Duplex in Prepay si è conclusa. Come al solito sono stati riconosciuti già gli interessi anticipati e raccolgo dall’investimento 88€. La seconda parte è stata finanziata attraverso il capitale del proponente, così il progetto è potuto partire.

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CAPITALIA

Mi è stato rimborsato in Capitalia il capitale del secondo progetto a cui avevo investito in piattaforma ad aprile, alla scadenza normale del termine, direttamente nel mio conto corrente.

Trovo carina l’aggiunta nel sito del grafico di cashflow storico. Non è nulla di innovativo, varie altre piattaforme di crowdlending lo utilizzano già da molto tempo, ma li trovo sempre utili per avere un’idea immediata di quali sono stati i flussi in entrata nel tempo.

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ESTATEGURU

Purtroppo continua il periodo di ritardi Estateguru maggiore rispetto alla sua media storica.

Non ho per fortuna subito altri default (i passati invece stanno continuando nelle preparazioni dei loro processi extragiudiziari o giudiziari di recupero e per vari si andrà lunghi ahimé).

Però la media di ritardi nei progetti non bloccati è palesemente aumentata. E, non essendoci qui, chiaramente, il buyback, lo trovo come un fattore di rischio in più.

Ho già cominciato a ridurre pian piano la mia esposizione in Estateguru, credo continuerò in questo finale di 2022.

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ESKETIT

Primo mese di investimento pieno in Esketit, ed i risultati per ora mi sembrano buoni.

Come in Afranga, anche in Esketit la % di ritardi è cospicua, ed il risultato conta molto sul buyback fornito da Creamfinance (una società comunque molto solida). Questa è la situazione dei miei ritardi ad oggi, dopo circa 40 giorni di investimento.

Per avere un ciclo completo di interessi dovrò attendere dicembre (o al massimo gennaio se il blocco ritardi sarà più cospicuo). Per ora ho portato a casa circa 19€ questo mese.

Ci farò sicuramente una recensione nel prossimo futuro. Nel frattempo se volete testare la piattaforma, nella pagina Bonus per investitori trovate il link per ricevere il bonus di benvenuto.

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CROWDESTOR

Poche novità su Crowdestor. Soliti aggiornamenti sui ritardi e sui loro processi di recupero. Ma questo mese poco spazio per incassi per quanto mi riguarda, purtroppo. Attendo febbraio per poter prelevare tutto l’importo spostato su flex per circa 300€ di un progetto che ha fornito questa possibilità per anticipare la liquidità di recupero da un processo giudiziario.

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LENDERMARKET

Ho notato un fatto molto strano e per nulla piacevole in Lendermarket. In questo mese ho avuto, praticamente, il 100% di prestiti a cui avevo investito, in ritardo e che sta addirittura andando tutto verso il rimborso tramite buyback.

E’ normalissimo per una piattaforma del genere arrivare ai buyback, anche in cifre considerevoli di portafoglio. Ma qui TUTTO il blocco dei miei prestiti investiti sta andando verso la scadenza dei 60 giorni di ritardo. E questa era una cosa che non mi era mai successa con piattaforme normalmente funzionanti.

E’ un’informazione da aggiungere ai problemi di pending payments avuti con Mintos quest’estate (non ancora completamente risolti dato che gli accordi straordinari hanno portato ad una promessa di rimborso rimanente (30%) del ritardo in quella piattaforma a fine anno).

In seguito a questi dati, ho deciso di ridurre ancora la mia quota di investimento in questa piattaforma.

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RECROWD

Ho aperto un conto ed effettuato un primo deposito in Recrowd.

Voi lettori conoscete già la piattaforma, ne ha fatto un’ottima recensione Reinvest, che potete trovare qui: Recensione Recrowd.

Ho scelto questa piattaforma per spostare un po’ di liquidità che avevo in piattaforme crowdlending estere (vedi Estateguru) e che voglio spostare in Italia in una piattaforma che in questo periodo abbia un ottimo track record. Recrowd è stata la mia scelta ideale.

Sono però in attesa del progetto giusto in cui investire: personalmente vorrei investire solo in progetti che danno interessi mensili, per questioni di cashflow. Vedrò comunque nelle prossime settimane quale sarà la frequenza di apertura di progetti di questo tipo e, se troppo lenta, cambiare idea e andare anche in quelli tradizionali.

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AFRANGA

Continua purtroppo il problema di Cashdrag in Afranga. Gli autoinvest prendono prestiti una volta su… una ventina di giorni. Per il resto, è necessario investire in manuale nel secondario.

Il problema del secondario è che ormai non si trovano nemmeno più prestiti con lo 0,1% di premio, ma questa percentuale arriva al minimo di 0,4-0,5. Il netto risultante è circa un 13,5% lordo di interessi attesi per tali prestiti (considero solo quelli con il 14% da emissione).

Oggi nei prestiti al consumo in est europa ci sono varie alternative con rischio non sostanzialmente superiore (vedi Mintos o Esketit per fare qualche esempio), per cui sto cominciando a trovare più conveniente spostare pian piano degli eccessi di liquidità in Afranga su queste piattaforme, sarà lavoro delle prossime settimane.

Il problema qui è chiaramente la grosse mole di investitori rispetto ai prestiti disponibili listati da Stikcredit. Ritornerò a ridepositare quando tale situazione si sarà contenuta.

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VARIE

Purtroppo per motivi di lavoro non sono riuscito a pubblicare a novembre altri articoli oltre ai report degli investimenti. Recupererò durante le festività natalizie, anche perchè volevo aggiungere una recensione di una piattaforma che sto utilizzando da poco. Quale? Beh lo vedrete seguendo il blog :).

Buon investimento!

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