Le migliori piattaforme p2p – Aprile 2023
Siamo entrati in una fase di ribasso di tassi nel mercato del p2p e crowdlending. In controtendenza rispetto al perdurare del momento inflativo ed al rialzo dei tassi base operato dalla banca centrale. La causa è la grande mole di investitori che nei mesi passati si è riversata in questa forma di investimento (ma il p2p non doveva morire con il 2020 come dicevano alcuni? Bah…). Un aumento repentino della domanda di investimento che le piattaforme non hanno voluto seguire completamente adeguando ad occhi bendati l’offerta. Aumentare proporzionalmente l’offerta avrebbe voluto dire, genericamente parlando, rovinare i rapporti attuali di solvibilità.
Quindi, trovandosi di fronte ad un eccesso di liquidità, le finanziarie hanno pensato bene al loro gioco e hanno concesso interessi sostanzialmente inferiori. Questo è un elemento di cui ho tenuto molto conto in questo ranking aggiornato, dando molto peso a chi ha invece mantenuto i rendimenti costanti.
Parlando di solvibilità, mentre il p2p esce sostanzialmente molto bene (finora) dal conflitto ucraino, lo stesso non si può dire per il lending immobiliare ed aziendale (nei baltici!). Qui i ritardi sono aumentati sostanzialmente , come credo lo sia ora il rischio per i progetti che verranno messi nelle relative piattaforme nei prossimi mesi.
Alcune piattaforme hanno performato meglio di altre, chiaramente, ma in alcuni casi il crollo di solvibilità è stato evidente. Chi ha fatto cosa?
Ecco quindi l’aggiornamento della mia “classifica”, che come sempre potete trovare in questa pagina: Le migliori piattaforme – Aprile 2023
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Le valutazioni
Ricordo sempre che, a parte la premessa di questo ranking specifico, sono sempre queste le 6 “caratteristiche” su cui baso i miei voti:
- Rendimento: il rendimento atteso per un investitore che investe con una buona dose di valutazione dei rischi e dei progetti. NON è il rendimento di un investitore casuale che seleziona con poca attenzione. Quello capite sarà molto minore e varierà a seconda della diversificazione di ambiti e di livelli di rischio della singola piattaforma.
- Solidità/Rimborsi regolari: Per quanto riguarda le piattaforme di prestiti al consumo, definisce lo stato di salute degli intermediari che offrono il buyback nella piattaforma e/o dei soggetti che gestiscono la piattaforma stessa assicurandone la continuità. Per quanto riguarda invece le piattaforme che finanziano aziende o progetti immobiliari, definisce il livello di regolarità di rimborsi dei progetti; o, dall’altro lato, quanti ritardi possiamo aspettarci nella loro offerta.
- Esperienza team: uno degli elementi fondamentali per l’affidabilità nella gestione della piattaforma, sia attuale che in prospettiva di continuità futura, trovo sia l’esperienza pregressa del team in ambito di successo in p2p lending o in ambito comunque finanziario (o immobiliare se parliamo di crowdlending immobiliare).
- Trasparenza: indica il livello di informazioni che la piattaforma mette a disposizione agli investitori, e la loro affidabilità, affinché possano valutare la situazione in essere nel modo migliore possibile e il più vicino possibile alla realtà dei fatti.
- Regolamentazione: quanto la piattaforma segue correttamente le normative a cui è sottoposta la sua attività, sia di tutela all’investitore (controlli di istituzione esterne, informativa e procedurale), sia in ambito fiscale.
- Diversificazione: le reali possibilità, all’interno della singola piattaforma, di diversificare correttamente i propri investimenti, su diversi settori, nazioni, gradi di rischio, eccetera.
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