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Mintos la guida definitiva – pt 3

In questa terza parte della “guida definitiva” di P2P-Italia di Mintos, ho voluto concentrare l’attenzione su alcune tipologie particolari di investimento in questa piattaforma. Cioè, le possibilità che viene qui permessa di investire in valute differenti dall’euro e di investire in prestiti messi in rivendita da altri investitori (allo scopo di sfruttare rendimenti aggiuntivi).

Aggiungo poi in fondo all’articolo un piccolo capitolo dedicato al funzionamento della sezione “Portfolio“, utile per monitorare la qualità dei nostri investimenti.

INVESTIRE IN VALUTA

Partiamo col dire che normalmente l’investimento in valuta ha un rendimento nominale superiore rispetto ad un classico rendimento in euro. Ovviamente però a questo tasso più alto corrispondono altri elementi di rischio aggiuntivi e degli oneri.

Investire in valuta è possibile in tre passaggi:

  1. Convertire gli euro depositati nella valuta desiderata (pagando commissioni), oppure in alternativa depositare direttamente in Mintos nella valuta desiderata utilizzando convertitori esterni (es. Transferwise).
  2. Investire nella valuta selezionata attraverso qualsiasi classico metodo disponibile in Mintos (es. auotinvest oppure investimenti manuali).
  3. Attendere il rendimento e poi riconvertire la valuta estera in euro quando si vuole liquidare la posizione, pagando altre commissioni.

Osservando questi 3 semplificati step, si può notare che oltre al classico rischio e rendimento tipici di qualsiasi investimento in p2p lending, entrano in gioco altri due fattori importanti nella valutazione dell’operazione:.

  • Le commissioni per cambiare in valuta estera e quelle per riportare in euro la valuta convertita. Queste sono sostanzialmente costi che occorre decurtare dal rendimento complessivo in valuta.
  • Il rischio di cambio, corrispondente alle variazioni di tasso di cambio che fanno variare per tutta la durata della conversione il controvalore in euro del vostro investimento.

Il calcolo di convenienza dell’investitore sull’investire o meno in valuta deve quindi tenere conto di questi fattori.

Esempio di valutazione prestito in valuta

Per spiegare, poniamo come esempio di investire in lari georgiano (costo commissione di mintos: 2%, sia in andata che in ritorno all’euro). Sappiamo che del rendimento dei prestiti in lari dovremo tener conto di un abbassamento del 4% complessivo per questi oneri. Quindi, al rendimento nominale in valuta dei prestiti nel marketplace dovremo decurtare queste commissioni, spalmabili nel numero di anni in cui prevederemo di tenere nostri depositi in lari. Es. per prestiti al 17% se teniamo un anno solo o meno, il rendimento atteso dovrà essere decurtato del 4% (13 finale). Se due anni, decurteremo del 2% annuo (15). Se tre, decurteremo di circa il 1,33% annuo e così via.

Più è lunga la durata della conversione, meno incidenti sono le commissioni (perchè più rendimento aggiuntivo si otterrà attraverso l’investimento in valuta).

A questo nuovo rendimento dovremo anche decurtare la svalutazione attesa della moneta (lari in questo caso) rispetto all’euro. Guardando il grafico storico del tasso di cambio, ottenibile molto facilmente attraverso ricerche con google, vediamo che il lari si è svalutato mediamente dell’11% ogni anno. Considerando questo nuovo rendimento atteso dovremo poi confrontarlo con le corrispondenti alternative in euro che ci propone la stessa (tenendo ovviamente conto anche che il rischio dei loan originator sia paragonabile per questo confronto).

Nel caso considerato di interessi nominali in lari del 17% con previsione di tenere investimento in valuta per 2 anni, al 17% dovremo quindi decurtare 2% annuo per le commissioni e 11% per previsioni di svalutazione, portando un atteso al 4%. La cosa chiaramente sembra rendere poco conveniente ad oggi per il lari lari. Potrebbe però esserlo in altre valute, fate i vostri calcoli.

MERCATO SECONDARIO

La sezione nel sito del mercato secondario si presenta molto simile a quella del mercato primario, ed è raggiungibile nella stessa sua pagina.

Il mercato secondario è, come conosciuto, utile per due motivi fondamentali:

  • rivendere prestiti in portafoglio non ad immediata scadenza quando si ha necessità di liquidità o quando si percepisce un eccessivo aumento di rischio nel rimborso di questi prestiti.
  • ottenere rendimenti aggiuntivi acquistando a sconto prestiti che si ritiene rientrino nella propria strategia di investimento.

Acquistare

Il mercato secondario di Mintos, avendo questa piattaforma una gran varietà di tipologie di prestito e di loan originator, è il più attivo nel panorama del p2p lending europeo.

E’ naturalmente possibile acquistare l’intera quota di prestito presentata o solo una parte di essa. Selezionando il bottone “invest”, localizzato come nell’immagine qui sopra, si può inserire il valore di prestito da acquistare. Per confermare l’acquisto occorre andare nel “carrello”, rappresentato con l’icona della borsa in alto a destra della pagina, a fianco della sezione account.

Gli elementi importanti da considerare in questa tabella si possono riassumere sostanzialmente con quelli che erano importanti nell’analisi disponibilità del mercato primario. Vi rimando all’articolo in questione: Mintos guida definitiva – pt1.

Però, in aggiunta, questi di seguito sono gli ulteriori punti rilevanti da tenere in considerazione quando si sceglie di investire in questo mercato:

  • La % di premium o discount alla quale il venditore ha messo a mercato il prestito che vuole liquidare. Il premium è il costo aggiuntivo per acquistare tot € di valore nominale di prestito. Lo sconto, specularmente, è il minor costo per acquistare tot € di valore nominale.
  • YTM: è il tasso di interesse effettivo del prestito messo a mercato. Questo è differente dal tasso nominale a cui è stato inizialmente emesso. E’ più rilevante guardare questo YTM nelle nostre valutazioni di rendimento atteso perchè tiene già in considerazione di:
    • sconti o premium del venditore,
    • i giorni effettivi rimanenti dal rimborso rate (le quote capitali/interessi delle rate possono cambiare man mano che si avvicina alla fine e inoltre il prestito può essere acquistato non all’inizio del “mese” di una rata, ma anche a metà mese, situazione che ne alza il tasso effettivo a parità di condizioni).

Attenzione al fatto che il calcolo dell’YTM per i prestiti in ritardo viene effettuato simulando che la prossima rata (in ritardo) venga pagata il giorno successivo a quello in cui vedete il prestito. Quindi in questi casi non è per forza di cose preciso.

Faccio anche presente che non sempre è una buona idea, quando si acquista dal mercato secondario, evitare i loan in ritardo. Infatti, in caso di buyback guarantee che paga gli interessi per il periodo di ritardo, e se il loan originator è solido, è sostanzialmente indifferente prendere tali prestiti rispetto agli omologhi in ritardo. Occorre una valutazione.

Infine, importante far notare che acquistare un prestito nel mercato secondario di Mintos non genera commissioni per l’acquirente.

Vendere

Per vendere invece un prestito nel mercato secondario, l’investitore ha la possibilità dell’opzione nella sezione “my investments”.

Per fare ciò si deve andare a cercare i prestiti che si vuole mettere in vendita, attraverso il bottone posto alla fine della riga di ciascuno di essi. Una volta selezionati, basta andare in alto a destra nell’icona della borsa per accedere al riassunto e da qui decidere a quanto di sconto o di premio posizionare tutti i prestiti considerati. Apparirà come nell’immagine sotto

Infine, è necessario premere sell per vedersi questi prestiti messi in vendita nel secondary market.

Attenzione che è presente invece una commissione per poter vendere dei prestiti in Mintos! Questa commissione è dello 0.85% del valore capitale della quota che vendete.

Sapere quanto mettere in sconto o a premio nella vendita di ciascun determinato loan è l’abilità/necessità del “venditore”. Non c’è una risposta precisa. L’unico trick che mi sento di consigliare è vedere a che % di premio o sconto la stessa tipologia di prestito (importante: dello stesso intermediario!) sono attualmente disponibili nel mercato secondario. Guardare a che velocità vengono questi sottoscritti e da lì scegliere di conseguenza cosa inserire. Ovviamente basandosi anche sui tempi cui voi siete disposti ad attendere per vedervi liquidato tale/tali prestiti.

SEZIONE PORTFOLIO

Mi aggancio infine qui per parlare anche della sezione portfolio di Mintos, cioè la sezione dove analizzare i prestiti attualmente in possesso e, volendo, tutto lo storico dei prestiti sottoscritti conclusi.

Questa sezione dà un’interessante sommario di come è composto il nostro portafoglio e vedere se tale composizione corrisponde ai nostri obiettivi.

I grafici in alto (qui riporto i miei attuali) mostrano a sinistra come è la suddivisione per:

  • Tassi di interesse e l’interesse annuo atteso dai prestiti in essere.
  • Durata rimanente dei prestiti.
  • Nel grafico a torta, la diversificazione del portafoglio, di cui è possibile modificare l’elemento interessato attraverso la tendina in alto. Nella diversificazione, quelle di cui ritengo importante monitorare quella per: loan originator, geografica e loan status. Si può comunque ottenere la suddivisione anche per tipo di prestito, loan originator in default o meno.

Sotto questi grafici riassuntivi si trova l’elenco dei singoli loan, Attraverso la sezione filtri nella sinistra è possibile, in modo analogo a quanto descritto per la sezione “Investimento manuale“, filtrare i gruppi di prestiti in essere desiderati. Questa parte è molto utile nel caso in cui si voglia osservare lo stato di pagamento e delle rate di uno specifico prestito, possibile semplicemente cliccandoci sopra, aprendone i dettagli, e andando poi nella sezione “payment schedule”.

E’ possibile qui infine estrarre tale analisi anche sullo storico dei prestiti già conclusi (Finished investments) nel caso vi interessasse osservare quali sono state le performance passate del vostro portafoglio.

Buon investimento!

Mintos, la guida definitiva – pt 2

In questa seconda parte di quella che vuole essere la guida definitiva di Mintos su p2p-italia. Ho voluto concentrarmi su due aspetti che secondo me sono fondamentali nella strategia di investimento in Mintos: la sezione dedicata ai loan originator e le relative statistiche.

La sezione relativa ai loan originator di Mintos è una delle più complete del panorama delle piattaforme p2p estere.

Per chi mi segue da più tempo, sa che ritengo indispensabile conoscere le redditività effettive e la solidità patrimoniale di questi intermediari. Di fatto, sono loro a garantirci il buyback e sono quindi loro che se incontrassero eventuali problemi finanziari sarebbero la causa del mancato rimborso. Per capire in linee basi come poter prevedere tali eventuali problemi, lascio all’articolo sull’analisi di bilanci, ancora attualissimo: Valutare intermediari finanziari.

SEZIONE LOAN ORIGINATORS

Nella sezione apposita di MintosLoan originator” vengono innanzitutto elencati tutti gli intermediari attualmente attivi nella piattaforma (e, giustamente, anche quelli sospesi!). L’elenco generale dà già delle prime informazioni, che si suddividono in due parti:

L'”overview” presenta dei primi dati indicativi sui loan originator (es. paese di operatività, volumi etc.) ma non mi concentro molto in quanto le ritengo informazioni secondarie.

Rilevante invece il fatto che Mintos propone un proprio rating ai vari loan originator, che va da A (valutato più solido) a D (in default), con vari gradi intermedi. Per quel che mi riguarda, ritengo sì indicativo osservare al volo questo rating, ma con due precauzioni: purtroppo in certi casi tali rating non sono stati ottimali, alcuni loan originator con rating alto hanno riscontrato problemi finanziari ed altri con rating basso personalmente vedendo i bilanci e la situazione paese li valutavo relativamente più sicuri. Quindi:

  • ripeto che occorre una valutazione autonoma dei loan originator sulla base dei documenti di cui parlerò anche più sotto.
  • In alternativa, una buona opzione è anche confrontare il rating proposto con quello presente da un valutatore indipendente. Il più conosciuto ad oggi è la sezione dedicata del blog di explore p2p, dove si possono trovare tips di vario tipo su ciascuna delle finanziarie che listano in Mintos.

Nel corso dell’ultima tornata della P2P Masteclass di Giugno, buona parte del lavoro si è concentrato su come valutare in autonomia la solidità dei loan originator a partire dai bilanci, riprendendo in mano l’elenco di questi e rielaborando le classifiche di rating. Senza anticipare nulla, ma ne è risultato come Delfin Group, Everest Finanse, Placet Group, Mogo e Iute Credit fossero risultati i 5 loan originators ad ora (in futuro le cose possono cambiare) più solidi secondo le nostre valutazioni, anche piazzandosi in certi casi più in alto rispetto ai rating di Mintos. Mentre, per contro, CashWagon, GetBucks, il gruppo SunFinance ed il gruppo Finko sono risultati invece da valutare come livello molto basso in questi termini, anche più basso dei rating di Mintos. Poi effettivamente sia GetBucks che CashWagon hanno avuto dei problemi con loro filiali sospese, e secondo me non sono finiti.

La seconda sottosezione della finestra Loan originator è invece la sezione “Details“, che trovo invece molto più utile della prima perchè fornisce informazioni indispensabili sulle caratteristiche peculiari dell’investimento su ciascuno di essi. Di seguito i più importanti:

  • Group guarantee: per i loan originator che appartengono ad un gruppo di finanziarie, tale opzione fornisce all’investitore l’informazione che in caso di default le altre finanziarie sono chiamate a coprire il debito al suo posto. Attenzione che la cosa è anche ovviamente “speculare”: se l’intermediario e sano e ha questa opzione, può essere chiamato a coprire i debiti di un’altra finanziaria in difficoltà.
  • Interest income on delayed payments: vi indica se in caso di ritardo, tale periodo di ritardo concorre anch’esso a maturare interessi o meno. Importante per capire bene quale può essere il rendimento effettivo.
  • Penalty income: in certi casi al posto degli interessi nei ritardi, la finanziaria paga al suo posto delle penalties. Generalmente, queste penalties non si discostano molto dal valore che avrebbe avuto l’interesse mancante, quindi la considero un’alternativa comparabile.
  • Grace period: quanti giorni tecnici occorrono per il versamento nel conto delle rate maturate. Per dare l’idea, immaginate ai giorni di trasferimento di un bonifico in caso di operazione bancaria; il concetto è simile.
  • Ammortization sequence: da cosa si compongono le rate periodiche, esempio solo interessi, o capitale + interessi.

Entrando poi in ciascun loan originator in questa sezione è possibile accedere alla classica finestra specifica.

In essa, oltre al richiamo ai dati principali della overview, due cose importanti ci vengono rese disponibili:

L’elenco delle news del blog di Mintos che riguardano la finanziaria in questione, per un breve riepilogo storico sui recenti avvenimenti che la coinvolgono

E, più sotto, i documenti di cui parlavo che :

  • I loan agreements: Un fac simile dei contratti di prestito con noi investitori, che ci dà accesso preventivo alle varie clausole e dettagli contrattuali a cui ci troveremo di fornte
  • I financials, cioè i documenti di bilancio ufficiali scaricabili e, quando disponibili, anche i risultati infrannuali (ad esempio trimestrali o semestrali).

SEZIONE STATISTICHE

Anche la sezione statistiche di Mintos si può convenzionalmente suddividere in due parti. Una prima parte generale, dove vengono rappresentati gli aggiornamenti dei volumi di prestiti sottoscritti nella piattaforma, ed una parte specifica sui dettagli relativi all’andamento dei prestiti per tipologia e per singolo loan originator.

Della sezione generale, la parte secondo me più rilevante è quella relativa ai loan funded per mese.

Questa statistica FORNIVA in modo chiaro quanto era il volume di movimentato mensile all’interno della piattaforma. Purtroppo, dopo marzo i volumi sono molto calati (ora si stanno pian piano riprendendo) e Mintos, con una mossa di marketing che trovo non proprio ortodossa, ha portato la visuale di queste statistiche da mensile a progressiva! Ovviamente per non mostrare direttamente le colonne che sarebbero state “molto basse” del periodo da marzo a giugno Per cui se si deve ora andare a valutare il mensile si deve a sottrarre a mano i valori di ciascuna colonna, non benissimo.

L’altra cosa interessante della parte generale è la presenza anche una sezione dedicata esclusivamente al mercato secondario (anche qui cumulativa purtroppo!!) con le quote di prestiti venduti in pari, a premio o a sconto, che potrebbe essere utile per valutare il sentimento degli investitori di questa piattaforma in ogni momento storico.

La seconda parte invece, come detto, è la sezione dedicata ai dettagli per loan originator e tipologia di prestito:

Personalmente trovo più utile la sezione per loan originator, la tipologia di prestito, come si può vedere anche dal grafico a torta si sta ormai concentrando sui soli prestiti short term/personal loans e i car rental.

La parte interessante è la tabella dati (che, per chi volesse costruirsi delle pivot, è anche estraibile in excel) sui numeri aggiornati in tempo reale dei prestiti attivi. I volumi sono raggruppati per status, cioè current, in ritardo (sulla base delle classiche classi di giorni di ritardo) , in default ed in pending.

Si parte dalla tipologia di prestito e poi, espandendo, si dettaglia per loan originator e per paese di sottoscrizione. I dati sono osservabili sia in valore assoluto, sia in percentuale di status per ciascuna riga di analisi.

La tabella è uno strumento molto utile per valutare le previsioni di ritardo effettivo per i prestiti sottoscritti dall’investitore con ciascun loan originator e può essere molto utile metterlo a confronto con i rendimenti di volta in volta da questo offerti per arrivare a calcolare le previsioni di ritorno effettivo prima di selezionare i prestiti su cui investire.

ATTENZIONE!: un errore comune di interpretazione su questa particolare tabella di statistiche è pensare che siano rappresentati tutti gli effettivi ritardi per le finanziarie! Non è così, sono rappresentati tutti gli effettivi ritardi per gli investitori. Infatti nei casi in cui è previsto il buyback, quando questo scatta il prestito in queste statistiche viene considerato come pagato, mentre per la finanziaria è ancora aperto, da recuperare. Per avere dettagli migliori su questo aspetto per i loan origintaor, il posto più corretto dove andare a cercare sono le note integrative dei loro bilanci, dove, nei bilanci più strutturati (non tutti), tali dettagli vengono mostrati meglio.

Infine, delle ultime informazione statistiche che trovo molto importante in questo periodo dove i pending payments sono molto rilevanti, anche se non si trovano nella “sezione ufficiale”, si possono ricercare nelle news periodiche del blog di Mintos. Qui, periodicamente, vengono pubblicati degli excel in valore con i volumi aggiornati e lo storico dei pending per ciascun loan originator, altro elemento molto utile per la valutazione preventiva dei propri investimenti in questa piattaforma.

Si conclude qui la seconda parte di questa review approfondita di Mintos. Per chi fosse interessato e non l’avesse ancora fatto, ricordo che si può iscrivere a questa piattaforma tramite questo link: Iscrizione, per ricevere un bonus fino all’1% dell’investito nei primi 30 giorni e dare un utile contributo al blog!

La review proseguirà con un prossimo articolo!

Mintos, la guida definitiva – pt 1

Ho deciso di riscrivere la review di Mintos che si trovava sul blog, ormai molto datata.

Molte cose sono accadute su Mintos negli ultimi 18 mesi e molti aggiornamenti, funzioni e anche indicatori di rischio, sono comparsi e credo sia importante fornire al blog di p2p-italia una sua review più strutturata, che sia coerente con quella che ancora oggi è la piattaforma di p2p lending più utilizzata dagli investitori europei.

Come ormai tutti sanno Mintos è una piattaforma marketplace, cioè raccoglie nella propria offerta i prestiti che una moltitudine di loan originator (attualmente 70 brand ma, come vedremo, alcuni di questi a loro volta si compone di altre società figlie, quindi sono in realtà molti di più) che si occupano anche per la maggior parte, a loro volta, di offrire la garanzia di buyback per i prestiti che scontano dei ritardi.

In Mintos si possono trovare varie modalità di investimento nei prestiti di p2p, alcune secondo me performanti, altre meno, e ci sono delle sezioni nelle piattaforme dove ottenere le informazioni necessarie per le nostre valutazioni sui prestiti in cui investire, cosa su cui Mintos secondo me è sempre stata all’avanguardia.

Mintos è da molto tempo la prima nell’Unione Europea anche come volumi di investimento trattati, anche se nell’ultimo periodo, in seguito alla crisi covid e a vari loan origintator che non sono riusciti a far fronte tempestivamente alle proprie obbligazioni di buyback nei confronti degli investitori, il volume di tali movimenti è calato, come si può vedere dal grafico qui sotto. Ha avuto un crollo netto a marzo 2020 mensile e ora sta pian piano riprendendo la crescita, anche se con trend ancora lontano dalla situazione esistente, ad esempio, a fine 2019:

MODALITA’ DI INVESTIMENTO

In questo mio primo articolo mi concentrerò sulle tre modalità di investimento disponibili in Mintos, concentrandomi più su quelle che sono state ormai da 4 anni le mie riflessioni sulle funzionalità più utili e quelle meno affidabili.

Investimento Manuale

Come investimento manuale intendo l’investimento diretto nei prestiti presenti nel marketplace di Mintos, senza passare da procedure di pick automatico.

L’investimento manuale è reso disponibile dall’apposita sezione nel menù “Invest” e si presenta oggi in questo modo. E’ possibile investire nel mercato primario (prestiti di prima emissione da parte dei loan originaor) e prestiti del mercato secondario (prestiti messi in rivendita da parte degli stessi investitori che li avevano in precedenza acquistati).

Del mercato secondario parlerò nella seconda parte, per ora mi concentro su quelli che sono per me i filtri più importanti da considerare quando si deve andare a selezionare i prestiti che più si avvicinano alle nostre strategie, in modo tale da poter renderci a disposizione un’insieme di tali prestiti già ridotto a quelli che possono essere da noi preferibili:

Durata del prestito: selezionabile attraverso la barra scorrevole in alto a destra, permette di filtrare prestiti a breve durata (3 mesi per esempio) o più lunghi.

Valuta: Se interessati ad investire in valuta diversa dall’euro, ovviamente.

Country: Il paese di origine del prestito, caratteristica secondo me fondamentale in questo periodo di rischio di downturn economico in alcune nazioni.

Loan Originator: Filtro fondamentale nei casi (quasi tutti) in cui il loan originator vi offrirà il buyback per i prestiti in ritardo. Selezionare i giusti loan originator, che hanno la capacità prospettica di onorare questa garanzia, senza ritardi, spesso fa la differenza fra un rendimento effettivo di un investitore ed un altro.

Mintos rating: Mintos offre una propria preliminare autovalutazione della solidità dei propri loan originators. Tale rating fornito lo valuto non sempre coerente con quelle che sono state le mie personali valutazioni (ne parlerò nella seconda parte), comunque a livello generale, rating A prevede un rischio di regolarità di rimborso molto minroe di rating C ad esempio.

Buyback: ritengo onestamente sempre conveniente selezionare prestiti con buyback. Su Mintos i prestiti senza buyback non hanno un rendimento offerto competitivo.

Schedule extension: per filtrare prestiti dove il loan originator consentono al richiedente di rinnovare il prestito posticipandone il rimborso (Y) oppure no (N).

Amortisation method: per selezionare i prestiti che rimborsano sia interessi che capitale nelle rate mensili (rimborso più profittevole per l’investitore rispetto al rimborso dei soli interessi o addirittura rimborso totale alla fine del prestito).

Tasso di interesse: ebbene sì, SOLO quando ho applicato i vari filtri che ho elencato, passo ad ordinare in ordine decrescente (non filtro con la solita barra) la lista dei prestiti rimasti, per selezionare i prestiti che più mi aggradano.

Auto invest (o custom automated strategies)

Un’altra opzione per l’investitore, che è anche quella che personalmente preferisco per le mie strategie, è la possibilità di settare degli autoinvest. Soprattutto su Mintos, ed in questo periodo, è importante ottimizzare e tenere ogni tanto aggiornata la propria strategia di autoinvest.

Settare un autoinvest è un procedimento abbastanza classico, basta entrare nella sezione “Create new autoinvest strategy”.

Evitando le custom strategy (che sconsiglio in quanto preimpostate da Mintos e poco efficienti), e procedendo alla creazione customizzata dell’autoinvest, all’interno della sezione di settaggio si dà ovviamente molto spazio alle possibilità di selezione per loan originator, elencandone brevemente le informazioni principali. Sarà comunque indispensabile, prima di scegliere su quali lo concentrarsi, di visitare la loro apposita sezione per recepirne le caratteristiche ed i rischi principali, cosa di cui parlerò nel prossimo articolo.

In caso l’investitore selezioni più loan originator all’interno dello stesso autoinvest, è possibile scegliere in anticipo quanta quota parte dell’importo destinato a tale autoinvest dedicare a ciascuno di essi: è disponibile un tool apposito, apribile nel flag in fondo alla pagina “Diversification settings“:

In alto a destra è inoltre disponibile una previsione dei loans disponibili sulla base delle selezioni effettuate di volta in volta che viene aggiornato il settaggio. Purtroppo non sempre quest’ultima funzione “funziona” correttamente, in quanto molto spesso mi sono trovato che rappresentava 0 prestiti disponibili anche dopo aver verificato che in realtà ci fossero.

La mia strategia di settaggio autoinvest si basa in questi mesi sul settare un autoinvest per ogni loan originator in cui ho intenzione di investire.

Tre cose sono gli elementi fondamentali che considero nella mia strategia, oltre ovviamente alla selezione del loan originator:

L’importo massimo investibile in ciascuno di essi, calcolato sulla % di intero mio capitale in Mintos che al massimo accetto di investire in tale loan originator.

Il tasso minimo a cui sono disposto ad investire nei prestiti emessi e coperti da quel loan originator.

La priorità fra i miei vari autoinvest, che, attraverso il semplice meccanismo del trascinamento di ciascuno di essi nell’elenco principale, mi permette di scegliere quali devono avere la priorità di investimento nel caso in cui ci siano fondi disponibili nel mio account.

In questo modo ho a disposizione nel tempo una lista di autoinvest specifica per ogni loan originator, che modifico negli importi o in altri dettagli quando lo ritengo necessario e, soprattutto, sposto in alto o in basso nelle priorità per dare più o meno precedenza, a seconda dei casi, ad uno piuttosto che ad un altro nell’investimento delle mie giacenze.

La stessa cosa si potrebbe ottenere anche attraverso un corretto utilizzo del tool nelle diversification settings, ma nel tempo mi sono trovato meglio così, ma sono solo scelte personali.

Invest & Access

Il tool di Invest&Acccess è invece un’automatizzazione ancora maggiore dell’investimento. L’idea semplicemente è fornire a questa procedura solo l’importo che si vuole destinare all’investimento automatico ed essa si occupa della selezione dei prestiti, senza altre possibilità di filtro, fornendoti solamente una % di rendimento prospettata. Il vantaggio in compenso prospettato da Mintos è la liquidabilità dei fondi tramite questa procedura, che prevedeva un rientro veloce in caso di necessità.

Il problema invece è che l’idea inizialmente prospettata non corrisponde poi a quello che effettivamente è stato riscontrato.

Andando con ordine, questa è la schermata che ci si trova di fronte quando si deve settare tale procedura. Selezionando il target, si seleziona l’importo che verrà destinato agli investimenti automatici fra tutti i loan presenti nel marketplace. Una volta “pickati” i loan, saranno disponibili come informazione per l’investitore nella tabella che vedete sotto “portfolio details”.

Questa procedura presenta però, come anticipato, due problemi principali, che mi ha fatto optare per il non utilizzo e, addirittura, per sconsigliarla a chi mi chiede feedback:

Innanzitutto, il pick dei loan è, effettivamente, incontrollabile per l’investitore. Nel mucchio dei prestiti sottoscritti, compaiono anche prestiti che molto probabilmente mai in autonomia si avrebbe scelto; vuoi per rendimento troppo basso, o per scadenza troppo lunga, o per loan originator poco affidabile.

Seconda cosa, l’importo investito in Invest&Access non è immediatamente liquidabile; per la liquidazione, il prestito viene venduto nel mercato secondario di Mintos, perciò è necessario che ci sia un acquirente fisico che lo acquisti al posto nostro e la cosa non è per nulla scontata. Anzi, saranno liquidabili i prestiti proprio più appetibili, non quelli meno performanti, che rischieranno di rimanere in nostra pancia fino a naturale scadenza, anche se messi in vendita, bloccando i fondi in questa procedura.

Insomma, questi due motivi non mi fanno consigliare l’utilizzo di Invest&Access e, in aggiunta, lo sconsiglio anche per i principianti negli investimenti del p2p lending (come invece consigliato dalla stessa Mintos) perchè, utilizzando tutto questo automatismo, non ci si rende conto di tutte le varie peculiarità e caratteristiche dei vari prestiti che per chi è all’inizio credo sia indispensabile imparare a conosscere, cosa che ritengo possibile solo passando dagli investimenti manuali.

A conclusione di questo articolo, ricordo per chi non fosse ancora iscritto a Mintos e volesse iniziare, di iscriversi tramite il mio link, che vi renderà disponibile un ritorno fino all’1% sugli investimenti che farete nei primi 30 giorni.

Nei prossimi articoli di questa “miniserie” dedicata, affronterò altri argomenti, quali la sezione informativa dei loan originator, come leggere le statistiche, il mercato secondario e varie altre sezioni di questa importante piattaforma!

Analisi bilanci #1: Mintos

Con questo articolo volevo inaugurare una breve serie di contributi riguardanti delle piccole analisi sui degli ultimi anni delle varie piattaforme di p2p lending su cui investo (e non).

Ho pensato di iniziare, assieme al mio amico Leonardo Pinna con cui ho collaborato su una serie di video in tema sul suo canale, con il bilancio della piattaforma ad oggi principale nel panorama p2p lending: Mintos.

Innanzitutto trovo importante sottolineare come questi bilanci devono essere letti tenendo conto di un’importante distinzione fra due tipi di operatività: chi si occupa del semplice servizio di marketplace e chi si occupa anche della gestione del mercato dei singoli prestiti. Mintos fa parte del primo caso e, come vedrete quando presenterò i dati di altre piattaforme che invece si occupano anche direttamente della parte operativa, ha volumi apparentemente inferiori se confrontati a piattaforme appartenenti al secondo caso. Questo non vuol dire cioè che l’attività e l’affidabilità di Mintos siano per forza inferiori a Viainvest o Robocash (come mostrerò più avanti), semplicemente bisogna stare attenti a non confrontare mele con pere.

Lascio innanzitutto link al relativo video, effettuato in collaborazione con l’ottimo youtuber Leonardo Pinna, dove presentiamo nel dettaglio le voci del bilancio Mintos del 2018:

Qui sotto invece ripropongo le principali voci aggregate del bilancio in oggetto, mostrando anche l’andamento storico dal 2015 (anno di fondazione), per permettere un confronto intuitivo sull’andamento nel corso degli anni:

 DATI IN MIGLIAIA DI €20152016201720182019
      
Ricavi da commissioni505212.1384.647 
Stipendi-56-323-758-1.535 
Altre spese amministrative-85-344-1.037-2.841 
Altri ricavi e perdite-3-36-146-257 
      
Utile/perdita dell’anno-94-18119613 
      
Crediti21152778889 
Attività immobilizzate67169584571 
      
Cassa3622127090 
      
Debiti4457715770 
      
Equity406475716781 

Mintos come scritto è una società che guadagna sulle commissioni generate dall’inserimento nel proprio marketplace dei prestiti originati dalle finanziarie di cui potete trovare elenco nel sito.

Come è noto, ed è intuibile dalle statistiche di volumi di prestiti che ci presenta la stessa Mintos, la crescita di tali volumi è stata costante durante la sua attività e questa è comunque una buona cosa per la prospettiva di tenuta. Sempre da tali statistiche, si può notare che anche il 2019 ha portato ad un ulteriore aumento dei volumi, ed è facilmente prevedibile la cosa si riperquoterà con un ulteriore aumento dei ricavi di questa piattaforma nel bilancio che uscirà fra qualche mese, vedremo se meno o più proporzionale rispetto all’aumento dei costi o degli investimenti.

Come anche spiegato nel video, Mintos nel 2018 ha investito molto sia in aumento del personale (di quasi 2,5 milioni di euro) e sia nelle altre spese operative, cosa che ha fatto lievitare i costi in quell’anno leggermente di più rispetto all’aumento delle vendite. Tale situazione è il motivo principale del risultato finale di periodo relativamente basso, nonostante appunto l’incremento di volumi di attività del sito.

La somma di cash e crediti a breve è leggermente superiore ai debiti a breve, segno che al momento la situazione sembra essere quasi “in pari” nella sua capacità di assolvere le normali obbligazioni operative (indice di copertura a breve = 1,27).

Mintos è poi ancora in una situazione di solidità patrimoniale “normale/leggera”: il rapporto fra equity e non current asset è pari a 1,36. Non ha quindi problemi rilevanti di coperture se l’attività prosegue ordinatamente, ma (a fine 2018) non ha ancora passato la fase di start up e accumulato quelle riserve finanziarie necessarie a supportare una grossa crisi, vedremo i risultati del bilancio 2019.

Attenzione! Questo ricordo ancora NON vuol dire che tutti i buyback dei prestiti che trovate su Mintos sono poco a rischio: Mintos infatti NON si sostituisce ai loan originators quando questi hanno problemi finanziari. Come vedremo in altri articoli di questa miniserie, piattaforme che dovranno anche sostenere i rischi dei mancati pagamenti da parte dei richiedenti dovranno avere di solidità patrimoniale più alti di Mintos e risorse ben più consistenti. L’obiettivo dell’analisi della solidità di Mintos deve essere quello di analizzare le prospettive di attività della sola piattaforma e sito web, cosa comunque necessaria affinchè i nostri investimenti vengano remunerati secondo le previsioni che ci attendiamo, senza intoppi e ritardi dovuti a problemi di gestione.

Si vedrà con il bilancio 2019 (che uscirà fra maggio e giugno di quest’anno) se Mintos sarà riuscita ad aumentare gli utili mettendo a frutto gli investimenti fatti nei due periodi precedenti e se riuscirà a dare ancora più sostanza alle sue riserve.

Nel frattempo… fatemi pure sapere nei commenti se questa serie può essere interessante per i lettori e cosa vorreste magari analizzassi nei relativi articoli futuri.